Primo Natale con la tassa di soggiorno: ma i turisti a Urbino non diminuiscono

Urbino
di RICCARDO MARCHETTI

URBINO- Per la città ducale è il primo Natale con la tassa di soggiorno. Introdotta il primo giugno del 2015, è dovuta da tutti i turisti che dormono in città. Un onere in più che non sembra però aver avuto effetti negativi sul flusso turistico. Gli albergatori e gli agriturismi locali sentiti dal Ducato confermano infatti che il numero di prenotazioni per Natale e Capodanno è positivo o in linea con gli ultimi anni. La tassa di soggiorno era stata  espressamente esclusa dal programma elettorale di Maurizio Gambini, salvo poi essere introdotta poco prima dell’estate. Nei primi quattro mesi ha fruttato al Comune 63.000 euro: un risultato inferiore alle aspettative, ma c’è un motivo.

“Abbiamo concordato col Comune che la tassa non sarebbe stata applicata a chi ha prenotato prima del 31 marzo scorso, quando ancora non ne era stata deliberata l’introduzione” spiega il segretario di Confcommercio Urbino Egidio Cecchini. L’imposta standard è 1,50 € a persona a pernottamento, fino a un massimo di cinque anche non consecutivi, ma può variare da un minimo di 50 centesimi (campeggi) a un massimo di 2,5 € (hotel a 5 stelle).

Capodanno e Natale: previsioni rosee. Per il veglione di fine anno, molti alberghi non accettano più prenotazioni. Hanno già esaurito le camere a disposizione gli alberghi “Raffaello” e “Italia” e gli agriturismi “Valle del vento”, “Le Fontane”e “Ca’ Mignone”. E anche chi per ora ha avuto poche prenotazioni, come il “Colleverde country house” e il “Tortorina”, spiega che la maggior parte delle prenotazioni avviene a ridosso di San Silvestro. Più contenuti i dati relativi al Natale, in particolare per quel che riguarda gli agriturismi (ad eccezione del già pieno “Valle del vento” gli altri al momento sono senza prenotazioni), ma anche in questo caso non c’è nessuna novità rispetto agli anni passati.

Ponte dell’Immacolata. Dicembre era iniziato bene già con il weekend lungo dell’Immacolata (5-8 dicembre), durante il quale – secondo le stime del Comune – sono venuti a Urbino circa 50.000 turisti, di cui oltre 6.000 hanno visitato Palazzo Ducale. Un risultato addirittura migliore rispetto a quello del 2014, come hanno confermato quasi tutte le strutture. Hanno fatto il pieno l’albergo “Italia” (43 camere), il “Piero della Francesca” (50), “La Meridiana” (50) e l’agriturismo “Valle del Vento” (10 posti letto). Anche dove non c’è stato il pienone, comunque, il risultato è stato quasi sempre positivo (gli hotel Tortorina e San Giovanni avevano circa il 70% delle camere occupate). Secondo la maggior parte gli albergatori, a fare la differenza è stato principalmente il “ponte” (l’Immacolata quest’anno è caduta di martedì).

Sul ruolo degli eventi organizzati dal Comune come la “Festa del Duca d’Inverno” invece ci sono opinioni contrastanti. Per alcuni hanno inciso poco o niente in quanto, come sottolinea Francesco Ovarelli del “La valle del vento”, mal pubblicizzate. “Quasi nessuno sapeva del Duca d’Inverno – gli fa eco Giuliano Vici del “Piero della Francesca” – a fare la differenza è stato il ponte”. Non tutti concordano però: Marco Ricci de “La Meridiana”, per esempio,  dice che “la nuova amministrazione promuove bene città e territorio grazie a molti eventi e mostre. In più Urbino in questo periodo è una sicurezza, è una buona piazza per i visitatori. Il problema sono novembre e il periodo che va da gennaio a prima di Pasqua, quando viene pochissima gente”. “Il ponte è stato determinante e le iniziative del Comune hanno fatto il resto” sostiene Cesare Cangiotti del” Colleverde”.