Maggi, M5S: “Chi non si riconosce più nel programma è giusto che paghi la penale”

URBINO – Riguardo alla penale da 150.000 che il Movimento 5 Stelle vorrebbe infliggere ai candidati “disobbedienti” alle prossime elezioni amministrative, il capogruppo in Regione Giovanni Maggi difende la scelta, definendola “una garanzia” per gli elettori.

“Non si tratta di una penale per chi non è ligio alle disposizioni politiche che vengono dall’altro. Verrà inflitta a chi è stato eletto con il programma del M5S e non si riconosce più nel Movimento” ha commentato Maggi a Radio Ducato. “Per cui è una garanzia che il mandato dato degli elettori venga rispettato”.

Gli iscritti marchigiani del Movimento 5 Stelle sono d’accordo con l’introduzione di questa penale?Sono sicuro che concordino sul discorso dell’impegno etico. Quando ci si presenta ci sono delle regole da rispettare, i trasformisti della politica appartengono ai partiti, non al M5S.

Lei sposa questo impegno etico?
Io sono sono per l’impegno etico di chi si presenta a nome del Movimento: i candidati non vengono eletti soltanto per le loro qualità, ma soprattutto per un programma. Quindi se qualcuno non si riconosce più nel programma è giusto che il Movimento prenda dei provvedimenti nei suoi confronti.

Lei pagherebbe la penale?
Non ho paura di sottoscrivere un impegno etico che preveda una penale di 150mila euro, lo farei anche se fosse di 500mila euro. Io sono un ortodosso del Movimento.

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