Pesaro e Urbino riaccendono i motori: nel 2015 +24% di auto vendute

Autosalone a Urbino
di ILENIA INGUÌ

URBINO – Nella provincia di Pesaro-Urbino si ricominciano a comprare automobili. L’anno appena trascorso ha fatto registrare un incremento del 23,8% rispetto al 2014 con 9225 macchine vendute in tutto il territorio. Un aumento significativo sia rispetto alle quattro province marchigiane che al dato regionale, che si attesta al +14,9%. Sono i risultati che emergono da un’elaborazione dei dati pubblicati dall’Aci (Automobile Club d’Italia).

Positivo il mercato delle auto nuove. Nelle Marche il mercato delle “prime iscrizioni”, ossia delle auto di nuova immatricolazione, fa segnare un trend positivo anche a inizio anno: a gennaio 2016 c’è stato un aumento del 24,4% rispetto allo stesso mese del 2015. Un dato che, a distanza di sette anni dall’inizio della crisi, indica come nella nostra provincia i consumatori stiano tornando a spendere. “C’è una maggiore volontà dei consumatori di comprare auto sia nuove che usate” spiega Andrea Cauli, ufficio stampa Aci. “Da un lato è cambiato il concetto di mobilità – aggiunge Cauli – rispetto a 20 anni fa la macchina si usa meno; dall’altro si tende a cambiare auto perché quelle moderne sono più sicure e inquinano meno”.

Trend in crescita anche per le usate. La ripresa del settore automobilistico comprende anche i veicoli di seconda mano. Questi ultimi, tra i dati dell’Aci, rientrano nei cosiddetti “passaggi di proprietà al netto delle minivolture”, introdotti dal Decreto Dini. Si tratta di un escamotage per non pagare l’imposta provinciale di trascrizione: il privato vende l’auto al concessionario. Nel gennaio 2016 in provincia le compravendite di auto usate sono aumentate del 6,2% rispetto allo stesso mese del 2015 con quasi 60 autovetture vendute. Positivo anche il dato regionale, anche se la crescita è minore: +3,6%. Comunque meglio rispetto alla media nazionale, ferma al +0,6%. Sono in totale 625 le macchine usate acquistate nella provincia di Pesaro-Urbino nei dodici mesi del 2015, portando a un incremento del 5,1%.

Confronto del nuovo prima della crisi. Nonostante il segno “più” registrato dal settore automobilistico, siamo ancora lontani dai traguardi pre-crisi. Confrontando i dati delle vetture di prima mano del 2015 con quelli del 2009 (quando la congiuntura sfavorevole era appena iniziata) le differenze sono evidenti. Nelle Marche sono state vendute 16.810 automobili nuove in meno (-32%); netto anche il calo a livello provinciale (-25,6%, pari a 3.191 macchine rimaste nelle concessionarie). Risultati che difficilmente si raggiungeranno in futuro: “Rispetto a tre anni fa – dice Cauli – il mercato automobilistico vive una congiuntura favorevole ma difficilmente si tornerà ai livelli di dieci anni fa quando si vendevano due milioni e mezzo di auto nuove”.

Le opinioni dei concessionari. Nonostante i dati incoraggianti, diverse e discordanti sono le opinioni dei rivenditori autorizzati nella città ducale. Per Bernardini, monomarca Volkswagen, “si tratta di un trend positivo a inizio anno con sette auto nuove vendute e dieci di seconda mano”. Per il concessionario multimarche Ottaviani “da due anni il mercato automobilistico è fermo, a gennaio 2016  sono state ritirate tre macchine di prima mano e quattro usate”. C’è stata una grossa perdita economica “con un 40% in meno di ricavi sia per il nuovo che per l’usato rispetto a tre anni fa quando vendevamo un’auto al giorno, quasi 25 al mese. Nel 2010 vendevamo 300 autovetture all’anno, nel 2015 appena 80. Oggi la gente non si può più permettere di spendere 12mila euro per una macchina e si accontenta di pagarne ‘solo’ 3-4mila per una di seconda mano”.