Infestazione di processionaria sui pini in provincia di Pesaro e Urbino. Come difendersi

I nidi della processionaria
di ALESSANDRA VITTORI

URBINO – I boschi della provincia di Pesaro – Urbino sono stati presi d’assalto dalla processionaria dei pini. I piccoli bruchi hanno scelto per i loro nidi gli alberi al di sotto degli 800 metri d’altezza. Le zone più colpite dall’infestazione sono la Foresta demaniale delle Cesane, Fossombrone, Urbino e Isola del Piano. Il Corpo Forestale dello Stato e il Servizio Ambiente dell’Unione Comuni Montani hanno già segnalato il caso agli uffici competenti.

Cos’è la processionaria dei pini?

È un insetto che preferisce attaccare il Pino nero, ma è facile trovarlo anche su altre specie di pini e sul Cedro.

Qual è il suo aspetto?

Sono dei piccoli bruchi marroni e pelosi.

Perché si chiama processionaria?

Perché gli insetti hanno la caratteristica di muoversi sul terreno in fila, formando una sorta di ‘processione’.

Perché è dannosa?

Perché è capace di defogliare completamente gli alberi che attacca. A danneggiare i pini sono le larve che dalla fine di agosto, periodo in cui si schiudono le uova, al successivo mese di aprile brucano la chioma della pianta.

Come passano l’inverno?

I piccoli bruchi si rifugiano nei nidi costruiti sui rami.

Come sono fatti i nidi della processionaria?

Sono inconfondibili. Sono bianchi e lanosi e sembrano dei grandi gomitoli. Si trovano su rami abbastanza alti.

Sono pericolosi?

Sì. Non solo per gli alberi, ma anche per l’uomo e per gli animali.

Perché?

Perché i bruchi sono ricoperti da una sottile peluria urticante che se viene a contatto con la pelle può provocare eritemi. Conseguenze più gravi se vengono a contatto con occhi, naso e bocca. Analoghi problemi possono avere gli animali.

Cosa fare se si viene a contatto con i bruchi?

Bisogna lavare abbondantemente le parti colpite e rivolgersi al medico.

Cosa fare se il cane viene a contatto con i bruchi?

Bisogna portarlo immediatamente dal veterinario, soprattutto se l’irritazione è su bocca e lingua.

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Alessandra Victori