Così le baby pallavoliste fanno rinascere il volley femminile a Fermignano

di ENRICO FORZINETTI

URBINO – Una vera e propria rinascita. E’ quella della società di pallavolo Polisportiva fermignanese. Due anni fa il punto più basso, poi un periodo di transizione con meno di 30 ragazze, oggi se ne contano oltre 65. Un boom di iscrizioni, a partire dalla stagione 2014/2015, dovuto anche all’iniziativa di tre genitori che non si sono limitati ad accompagnare le proprie figlie agli allenamenti, ma hanno deciso di rimboccarsi le maniche per risollevare le sorti della società.

Una riorganizzazione che è partita dallo staff tecnico e dalle sue attività, fino alla pianificazione di attività nelle scuole per attirare nuove ragazze e le iniziative di minivolley all’aperto. “Se non avessimo preso in mano la situazione, la pallavolo a Fermignano sarebbe quasi scomparsa. Ci siamo detti: proviamoci, e sembra ci stiamo riuscendo bene” racconta Federico Salciccia, che insieme agli altri due padri Adriano Patarchi e Domenico Tontini è in prima linea per la pallavolo locale.

Il successo nei numeri si vede dalle squadre oggi presenti alla Polisportiva fermignanese. Non solo seconda e terza divisione, ma anche under 16, under 14, under 13 e il minivolley che riunisce le ragazzine sotto i 12 anni. Il coordinamento tecnico di tutte le squadre è affidato a Roberto Leuzzi, con alle spalle un’esperienza ventennale da allenatore. “Il nostro obiettivo è arrivare a 100 iscritti. Oggi poi abbiamo un gruppo molto nutrito del minivolley con uno zoccolo duro di 11 atlete del 2005 più tutte le altre che vanno dal 2006 al 2009.” dice soddisfatto Leuzzi,  che è anche responsabile di un’azienda di ristorazione e possiede un ristorante-pizzeria.

Le ragazze hanno appena terminato una partita ma prima di andare via hanno voglia di raccontare le loro esperienze con la pallavolo. Greta ha 11 anni e ha iniziato soltanto a settembre. “Prima  facevo pattinaggio ma non ero portata, poi ho provato a pallavolo e me ne sono innamorata” dice con la loquacità di una ragazzina molto sveglia. Suellen è più grande, ha 13 anni, ed è lei ad aver convinto le sue compagne Camilla e Mari Sofia a iniziare. “Ho dovuto mollare per un periodo perché ero impegnata con la scuola ma poi ho ripreso” ricorda con un sorriso di soddisfazione sulle labbra. Martina è la più piccola di quelle che parla, ma nonostante sia del 2006 non è per nulla timida. “Io prima ho fatto ginnastica per due anni, poi mio papà mi ha comprato le ginocchiere e così ho deciso di iniziare pallavolo, anche se qui non conoscevo nessun’altra”.

Un numero così elevato di atlete non viene gestito dal solo Leuzzi. Al suo fianco nello staff ci sono anche Gloria Becilli e Angela Gaeta. “Siamo riusciti a coinvolgere molte ragazze grazie a numerose iniziative. La più importante è stata Progetto scuola in cui teniamo dei corsi di pallavolo durante le ore di ginnastica nelle classi che vanno dalla terza elementare alla prima media” racconta Angela che segue le ragazze più grandi.  Per loro la pallavolo non è soltanto un divertimento ma iniziano a contare anche i risultati. Risultati che sono ottimi sia per la seconda che la terza divisione, rispettivamente prima e seconda nel relativo campionato.

“Vista la posizione in classifica delle più grandi e i numeri di iscritte che crescono stiamo cercando di avere più spazio nella palestra, almeno un giorno a settimana in più per gli allenamenti – sottolinea Leuzzi orgoglioso dei risultati della società- abbiamo molte speranze anche per il futuro delle under 14. Il nostro progetto è sui tre anni: quest’anno ce lo riserviamo per le sconfitte, il prossimo vogliamo giocarci il campionato, quello dopo lotteremo per la vittoria “.