Il direttore di Palazzo Ducale ‘a lezione’ di sociologia della comunicazione

Peter Aufreiter e una studentessa
di MARTINA MILONE

URBINO – Cosa succederebbe se Fedez girasse il video del suo ultimo singolo al Palazzo Ducale? Gli studenti dell’Università degli Studi di Urbino non hanno dubbi: molti biglietti venduti in più, soprattutto ai suoi giovani fan. Questa e molte altre idee sono emerse oggi, quando gli allievi del primo anno del corso di Sociologia della comunicazione, tenuto dalla professoressa Lella Mazzoli, hanno presentato le loro proposte a Peter Aufreiter, direttore della Galleria Nazionale delle Marche. Strategie per consentire al museo di Urbino un maggior afflusso di visitatori. Soprattutto giovani.

Aufreiter ha incitato i ragazzi, agitati per la presentazione: “La creatività non deve avere limiti, anche se la realizzazione purtroppo ne ha. All’inizio ci sono le idee, poi bisogna trovare la strada per realizzarle”.

Primo obiettivo dei progetti era quello di portare i giovani verso la consapevolezza del patrimonio artistico e culturale, in primis quello urbinate. Parola d’ordine: social. Non solo Facebook e Twitter, ma anche Instagram e YouTube. Per questo sarebbe necessario un social media manager, che ora non c’è. Una figura che, con strategie mirate e pubblicità ad hoc, può ‘aprire’ il Palazzo Ducale e il museo ad un target di visitatori diverso (la pagina Facebook della Galleria ha appena 3898 ‘mi piace’).

“Non è così semplice fare pubblicità”, ha commentato il direttore, “l’idea del social media manager è interessante, ma attualmente l’età media dei dipendenti è sui 60 anni. Potremmo valutare di rivolgerci a un’agenzia esterna.”

Gli studenti durante la lezione con Peter Aufreiter

Anche se un un po’ vecchia, tra i media da tener presente per la pubblicità, c’è sempre la televisione. Spot soprattutto, ma anche intere trasmissioni da dedicare alla Galleria nazionale delle Marche e al Palazzo Ducale. Il testimonial  perfetto, secondo gli studenti, sarebbe Alberto Angela, ‘idolo’ dei giovani e anche personaggio di spicco nel mondo dei social con più di 700mila follower. “Un sodalizio tra cultura e like necessario”, ha sottolineato uno dei ragazzi.

Tuttavia la strada dello spot televisivo è difficilmente percorribile, secondo il direttore: “Non è finanziabile. Pensare di offrire il Palazzo Ducale come spazio per la tv invece è sempre un punto interrogativo. Soprattutto per le implicazioni politiche”.

Tra i progetti c’è chi ha proposto di far girare un video musicale all’interno della Galleria. Sfruttare la visibilità di artisti famosi, icone musicali che spopolano sul web, per fare presa su un pubblico giovane, magari facendo il palazzo del duca Federico anche un luogo di ‘pellegrinaggio’ dei fan.

Il direttore ha sottolineato come la maggior parte dei visitatori entri qui grazie al passaparola. Tuttavia il 60% dei turisti a Urbino visitano la città ma non il Palazzo Ducale. L’idea dei ragazzi è quella di lanciare hashtag e campagne online per creare un passaparola parallelo che viaggi  sui social.

Aufreiter ha infine dato un consiglio ai ragazzi in aula: “Fondamentale, per un museo e non solo, è crearsi una banca dati dei contatti”. Oggi sono appena 5000 i contatti della Galleria Nazionale delle Marche, ma la strada verso il rinnovo, con ologrammi e un museo più interattivo, è già avviata, e si conta di aumentarli in poco tempo.

Tra gli obiettivi a breve termine c’è quello di far salire la posizione del sito tra le ricerche Google. “Fondamentale un esperto di Seo (Search engine optimization). Solo con gli esperti e con la fiducia in essi puoi emergere nel campo della cultura”.

Infine il direttore ha sottolineato l’importanza di questo scambio di idee: “Qui ho trovato una grande creatività. Bisogna coinvolgere di più i giovani nel nostro lavoro perché le idee sono tantissime, anche se la realizzazione è sempre più difficile, soprattutto per un ente pubblico”.