Pasqua a Urbino, “bassa” anche negli hotel. I turisti scelgono l’arte mordi e fuggi

di MARTINA MILONE

URBINO – “Pasqua bassa” e bassa pure l’affluenza, almeno negli hotel: rispetto allo scorso anno si è registrato un 30% in meno di turisti che hanno scelto come meta Urbino, nonostante il lungo ponte.  Ancora molti, però, gli amanti dell’arte almeno per un giorno.

Nonostante le molteplici iniziative, la paura del terremoto è ancora molto forte e spaventa i turisti. “Dalla scossa dello scorso 24 agosto abbiamo registrato un calo sostanziale”, ha dichiarato la proprietaria dell’Albergo Italia di Urbino, Maddalena Montebovi. Secondo altri albergatori il calo maggiore viene dalla clientela straniera.

Nessun tutto esaurito, nonostante alcuni hotel, come il San Domenico, abbiano scelto di offrire, proprio per incentivare le prenotazioni, prezzi stracciati rispetto al periodo.

In ogni caso, di gente a Urbino se ne è vista ma si è trattato di un turismo “mordi e fuggi”. I dati sulle presenze in città legate alle proposte culturali, infatti, non sono per nulla scoraggianti.

La Galleria Nazionale delle Marche ha registrato più di 5000 visitatori nel solo weekend pasquale. “I biglietti staccati sono meno rispetto allo scorso anno”, ha dichiarato il direttore del museo Peter Aufreiter, “ma nonostante questo l’affluenza è stata buona”. Per un bilancio certo bisognerà aspettare i primi giorni del prossimo mese. “Ci sono ancora due ponti, tra il 25 aprile e il 1 maggio, e per il Palazzo Ducale si prevedono molte visite”, ha concluso il direttore.

Picco di presenze nella giornata di Pasquetta per la mostra “Rinascimento Segreto”.

Vittorio Sgarbi alla mostra Rinascimento Segreto

L’esposizione, suddivisa in tre poli, Urbino, Fano e Pesaro, è visitabile a Palazzo Ducale fino al 3 settembre 2017. Organizzata da Vittorio Sgarbi e patrocinata dai comuni delle tre città coinvolte, la mostra ha registrato 1200 visitatori nel fine settimana, solo nella città ducale. Molte le visite guidate, scelte soprattutto dai turisti marchigiani.

Sebbene il Comune non abbia fornito dati certi, secondo quanto riferito un buon risultato è stato raggiunto anche per l’ approfondimento culturale “Manganelli finxit. Arte come menzogna”, in programma fino al 30 giugno 2017 alla Casa della Poesia e al Collegio Raffaello di Urbino. Attraverso un’esposizione del suo materiale si racconta la vita del giornalista, scrittore e critico d’arte, Giorgio Manganelli.