Festival del giornalismo culturale, al Salone del libro di Torino la presentazione dell’edizione 2017

La direttrice Lella Mazzoli con Piero Dorfles alla presentazione del festival del giornalismo culturale
di VIRGINIA CAMERIERI

URBINO – Sarà il Salone internazionale del libro di Torino la prima vetrina del Festival del giornalismo culturale. La quinta edizione della rassegna verrà presentata il 21 maggio nel centro espositivo del Lingotto.

Il Festival, partito dalla città ducale, si è allargato nel corso degli anni con incontri e seminari a Fano. Per l’edizione 2017, che si svolgerà dal 12 al 15 ottobre, presente inoltre anche Pesaro. Per  Giorgio Zanchini, direttore del Festival, si tratta di un importante traguardo: “Come l’anno scorso l’evento si terrà nel mese di ottobre. La novità è la portata regionale”.  Il cuore dell’evento resta Urbino; la scelta di allargarsi è indice del successo della manifestazione e del sempre maggiore coinvolgimento di pubblico.

“Restaurare la comunicazione del patrimonio: raccontiamo la nostra storia con nuovi linguaggi” è il titolo dell’incontro a Torino. Interverranno i direttori del festival Zanchini e Lella Mazzoli. Presenti anche Piero Dorfles, giornalista e critico letterario, e il presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici Mibact Giuliano Volpe.

La storia del Festival

Nato nel 2013 da un’idea del Dipartimento di Scienze della Comunicazione e Discipline Umanistiche dell’Università di Urbino Carlo Bo, l’evento si configurava ancora come una sfida da costruire. Oggi ha raggiunto con successo una sua identità, inserendosi a pieno titolo fra i più importanti eventi sul tema.

Le prime tre edizioni hanno avuto come filo conduttore lo stato di salute dell’informazione culturale italiana,  il suo potenziale e studiato il settore con annessi cambiamenti, velocissimi. Nel 2016 l’attenzione si è spostata sul ruolo del patrimonio culturale e la sua divulgazione.

Le novità dell’edizione 2017

L’evento del 2017 si concentrerà su due filoni: la comunicazione del patrimonio e le nuove forme che sta assumendo l’informazione culturale.

“Ci siamo accorti – ha spiegato Zanchini –  anche attraverso ricerche universitarie che spesso i  musei comunicano male o poco con le nuove tecnologie, ad esempio i social network. Durante il festival la nostra proposta sarà quella di organizzare incontri con operatori del settore per imparare a comunicare e dunque promuoversi meglio”.

Altro argomento trattato riguarderà l’inserto e la sua forza nel giornalismo moderno. “Un tipo di pubblicazione che sta resistendo bene e anzi è in espansione” . Capire, inoltre, il percorso verso il quale si sta indirizzando l’informazione culturale nella rete.

La nuova edizione racchiude in sé la volontà di continuare a divulgare e approfondire la conoscenza del mondo dell’informazione. Un settore dove la passione e la vocazione possono superare la crisi del settore, scegliendo di viverlo e promuoverlo sempre con le migliori proposte e intenzioni.