I meme degli universitari spopolano su Facebook. “Così ridiamo di Urbino”

Uno dei 'meme' che ironizza sulla salita di via Raffaello
di DANIELE ERLER

URBINO – L’ironia non risparmia niente e nessuno: le salite di Urbino e di via Raffaello in particolare, l’acqua che non è buona e l’ordinanza anti alcool del sindaco. E poi i vizi e le virtù degli urbinati e della popolazione studentesca che vive la città. Tutto questo è la materia prima per una pagina Facebook, “Urbino: Università & Meme”, che in pochi mesi ha già superato i 1200 “mi piace”.

Nel linguaggio del web, i “meme” sono contenuti – immagini e frasi, quasi sempre ironici – che ottengono un elevato numero di condivisioni diventando virali. Sono vignette, che però seguono un particolare linguaggio, come dei modi di dire, facilmente riconoscibili da chi frequenta i social network. Valerio Parissi, 23 anni, studente in Scienze della comunicazione a Urbino, è l’amministratore della pagina che ha aperto circa tre mesi fa.

“Questa città mi dà un sacco di spunti – dice Valerio – ed è giusto farci sopra una risata. Forse proprio perché è così piccola sono tanti i problemi e le situazioni che si concentrano e vengono condivise da tutti gli studenti”. La pagina è cresciuta gradualmente. E ormai sono gli stessi utenti che suggeriscono i ‘meme’ attraverso messaggi privati o commenti. “Non mi aspettavo questo successo, anche perché io non le ho fatto pubblicità”.

“La pagina – continua Valerio – l’ho aperta per due motivi. Innanzitutto perché sono sempre stato affascinato da questo tipo di linguaggio. E poi perché volevo far ridere gli altri sui problemi più o meno seri di questa città, per staccare un poco dalla routine degli universitari”.

Così le salite di Urbino diventano dei picchiatori che con le spranghe colpiscono un uomo inerme, via Saffi funziona meglio della palestra per restare in forma e la suora – che ha rimproverato lo studente per la musica troppo alta – nell’immaginario della pagina usa le stesse parole di Jules Winnfield in Pulp Fiction: “E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te”.

La pagina non poteva non ironizzare anche sul caso delle scorse settimane, la diatriba fra sindaco e universitari sull’ordinanza antialcool e sull’orario di chiusura dei locali. Con il sindaco che diventa un personaggio dei Simpson. “Era inevitabile scherzare su questo tema – conclude Valerio – tutta la discussione è stata una fonte d’ispirazione”. Per riderci su, ovviamente.