Morfina scomparsa dall’ospedale di Fossombrone, a processo medici e infermieri

URBINO, 7 GIU. – Tre medici e tre infermiere dell’ospedale di Fossombrone sono accusati di aver sottratto alcune fiale di morfina dal reparto di emergenza, nel 2010. L’accusa è affidata al sostituto procuratore Simonetta Catani: “Agli imputati è contestato di aver fatto scomparire quattro fiale di morfina, mai più ritrovate, e di aver costretto le infermiere a modificare il registro. Sono poi accusati di non aver denunciato la sparizione delle fiale e di aver falsificato la documentazione”, spiega la pmSecondo l’accusa, infatti, nel registro del carico e scarico degli stupefacenti – di cui era responsabile una delle infermiere imputate – erano state fatte delle annotazioni scorrette, proprio per non far scoprire la mancanza delle fiale.

“Le fiale che si riteneva fossero scomparse sono due e, comunque, sono state ritrovate – sostiene Adolfo Scalfati, avvocato del dottor Massimo Baldassarri, uno dei medici imputati – la tesi degli investigatori, che inizialmente pensavano addirittura ci fosse un traffico di stupefacenti, si è polverizzata. L’unica cosa poco chiara è quell’annotazione sul registro. Per quanto riguarda il mio assistito, posso dire che lui non ha mai lavorato a Fossombrone, dal momento che era responsabile del dipartimento dell’emergenza, con sede principale a Fano. Gli altri imputati, al momento in cui sono accaduti i fatti, lavoravano invece tutti a Fossombrone”.

Al tribunale di Urbino oggi sono state acquisite le trascrizioni delle intercettazioni – telefoniche e ambientali – disposte dal magistrato. La prossima udienza sarà il 12 luglio; saranno ascoltati i testimoni chiesti dal pubblico ministero.