“Tassa sul sudore”, 25 euro per pedalare. Braccioni (Ciclo Ducale): “I nostri tesserati sono esenti”

di MARIA CONCETTA DE SIMONE

URBINO – Gli urbinati in bicicletta potranno sudare quanto vogliono, senza pagare un euro, anzi 25, come previsto dalla nuova norma entrata in vigore il 1° gennaio 2018 e che ha scatenato non poche proteste tra i cicloamatori tra Natale e Capodanno. Lo conferma Gabriele Braccioni, presidente dell’associazione dilettantistica “Ciclo Ducale“: “I nostri tesserati non dovranno versare nessuna tassa aggiuntiva. Gli interessati sono coloro che non sono iscritti alla Fci (Federazione ciclistica italiana) o agli enti di promozione sportiva come Uisp (Unione italiana sport per tutti) e Acsi (Associazione centri sportivi italiani)”. Anche i tesserati Csi (Centro sportivo italiano) e Libertas da oggi sono esenti.

“Mi sento di consigliare l’iscrizione a un gruppo sportivo di questi a tutti quelli che vogliono viaggiare in bicicletta. Le iscrizioni vanno dai 35 ai 40 euro annui ma si è assicurati e sicuri” continua Braccioni. Secondo la Federazione molti altri enti di promozione sportiva in questi anni hanno fatto sconti sul tesseramento per attirare più iscritti. Così facendo si sono ridotti i fondi per le assicurazioni.

Per questo è stata istituita la “Bike card”, meglio conosciuta come “Tassa sul sudore”: prevede il pagamento di 25 euro annui per i ciclisti amatoriali che vorranno partecipare a una gara o un raduno. Approvata dalla Federazione il 22 dicembre 2017, la notizia ha fatto immediatamente il giro su social e organi di informazione che “ne hanno dato una lettura un po’ approssimativa”, dice Braccioni. La Fci sul sito chiarisce: “Gli atleti tesserati in Italia con la Federazione e gli Enti sono circa 200.000, di questi circa 140.000 (70%), essendo tesserati Fci/Acsi/Uisp, non dovranno versare nulla”.

Ma a cosa servono quei 25 euro? La “tassa sul sudore” come si legge dal comunicato della Federazione, non fornirà alcun servizio assicurativo ma servirà a finanziare la giustizia sportiva e i registri degli atleti ammessi (e non ammessi) alle gare. Infatti sarà obbligatorio presentarla alle manifestazioni organizzate da Fci, Acsi e Uisp. Mentre le garanzie assicurative per gli infortuni e la responsabilità civile resteranno a carico dell’Ente che ha tesserato l’atleta.

L’effetto sarà probabilmente quello di spostare tessere verso gli enti affiliati, anche se qualche dubbio resta: “Non essere assicurati è da irresponsabili – afferma Braccioni – è importante soprattutto per i minorenni! Nonostante comunque la norma cerchi di garantire la sicurezza dei ciclisti, favorendo le organizzazioni di qualità, almeno nel primo periodo l’applicazione della tassa non agevolerà il movimento cicloturistico e temo possa mettere in difficoltà gli organizzatori che potrebbero vedere ridursi il numero dei partecipanti spaventati dal dover pagare ulteriori 25 euro”.