“Troppo pericoloso per restare aperto”. Sequestrato il negozio “Risparmio Mondo” di via della Stazione

di OLGA BIBUS

URBINO – Fuochi d’artificio posizionati sopra scatole di cartone altamente infiammabili, petardi messi in vendita a fianco a cavi elettrici attorcigliati. Al negozio di via della Stazione di Urbino un eventuale incendio poteva diventare una catastrofe visto che tutte le porte di sicurezza erano bloccate. La polizia ha messo i locali del ‘bazar’ sotto sequestro e i due responsabili del negozio, un uomo di 60 anni e una donna di 55 di nazionalità cinese, sono stati denunciati per violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro.

Materiale pirotecnico vicino a cavi elettrici

“In vista di Capodanno, il 30 dicembre abbiamo fatto dei controlli all’interno del negozio – spiega il dirigente del Commissariato di Polizia Simone Pineschi – e già nei magazzini sono state riscontrate delle irregolarità per quanto riguarda il posizionamento di materiale pirotecnico”. La polizia ha trovato infatti razzi, petardi, girandole ammucchiati in magazzino e mischiati a materiale infiammabile senza curarsi della pericolosità. “Abbiamo pensato allora di controllare anche come fosse esposto il materiale tra gli scaffali e abbiamo riscontrato una situazione di alta pericolosità: i botti erano posizionati su uno scaffale dietro al quale si trovava un mucchio di fili elettrici. Sarebbe bastata una scintilla per far scoppiare un incendio”. Inoltre tutte le porte di sicurezza del negozio erano state bloccate con catene e lucchetti per impedire l’accesso dall’esterno.

Botti posizionati sopra cartoni

“Riscontrando diverse irregolarità abbiamo chiesto la collaborazione dei Vigili del Fuoco e dell’Asur, l’azienda sanitaria regionale – continua Pineschi – sono emerse allora altre violazioni in merito alla sicurezza sul lavoro. Abbiamo deciso allora di porre i locali sotto sequestro preventivo e di procedere con la denuncia dei due responsabili”.

Le porte del negozio rimarranno chiuse fino a quando le irregolarità non verranno sanate. Intanto la polizia sta procedendo con ulteriori controlli perché altri esercizi commerciali tra Pesaro e Rimini sono gestiti dalla stessa società del negozio urbinate.

Inoltre sono in corso accertamenti sull’uso dei locali del negozio di Urbino perché sembra che la parte superiore del fabbricato fosse utilizzata come abitazione: sono stati trovati diversi letti e una stanza era impiegata come cucina.