Alberi monumentali d’Italia, c’è anche l’orto botanico di Urbino – VIDEO

di STEFANO GALEOTTI

URBINO – Charles Darwin, Abraham Lincoln, Edgar Allan Poe. Questi grandi uomini del passato sono accomunati da un particolare: tutti e tre sono nati nel 1809. Nella storia del mondo, quegli anni ci raccontano dell’espansione francese in Italia, punto più alto delle conquiste di Napoleone Bonaparte. Nella storia di Urbino, quella data rappresenta la nascita dell’orto botanico. Se tante cose sono cambiate, ci sono alcuni ‘protagonisti’ che hanno attraversato questi due secoli: il faggio dell’orto, per esempio, è lì da quel 1809. È anche grazie a questa pianta che il ‘giardino’ della città ducale è stato inserito nell’elenco degli alberi monumentali pubblicato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali.

L’elenco, diviso per Regione, è composto da alberi che si contraddistinguono per l’elevato valore biologico ed ecologico (età, dimensioni, morfologia, rarità della specie, habitat per alcune specie animali). Su un totale di 2.047 piante monumentali d’Italia, 123 sono nelle Marche.

Oltre all’orto botanico, nell’elenco rientrano altri due alberi di Urbino, anche più longevi del faggio. Uno di questi è il platano che si trova all’interno dell’asilo Valerio, in pieno centro storico, che dovrebbe avere circa 300 anni, anche se non ci sono fonti certe che ne confermino l’età. Lo stesso discorso vale per l’altro albero monumentale, una quercia roverella che si trova a Palazzo del Piano, sui monti della Cesana, e ha un’età stimata intorno ai 350 anni.