Dalai Lama: una
missione di pace lunga 40 anni
A sette anni
per la prima volta si sedette sul trono del leone
"tempestato di pietre preziose" nel
monastero di Lhasa. Questo e' uno dei primi
ricordi del Dalai Lama, la xiv reincarnazione del
Buddha, guida politica e spirituale del Tibet,
che ora vive in esilio in India, a Dharamsala. Costretto
alla fuga nel 1959, durante la ribellione
tibetana all'esercito cinese che aveva occupato
lo stato reprimendo ogni forma di liberta',
l'unico vero scopo del leader e' sostenere la
causa tibetana e la pace nel mondo. L' India,
dove esiste il governo
provvisorio del Tibet, e' la sua base ma il
Dalai Lama ha continui contatti con il resto del
mondo e soprattutto con le organizzazioni
umanitarie.
Nel 1982 una delegazione tibetana di
Dharamsala parti' per Pechino per trattare il
rientro in patria del Dalai Lama, ma i colloqui
non furono positivi. Nel 1987 il Dalai fu
invitato negli Stati Uniti ed espose al Congresso
il piano di pace in 5 punti che coinvolgeva
l'altopiano himalaiano e i paesi confinanti.
Il premio nobel per la Pace arrivo' a Oslo nel
1989. Non sono meno importanti le sue visite in
Europa: nel 1998 in Francia e nell'estate del
1999 in Italia, a Roma e Milano.
Il
Dalai Lama e pronto a confrontarsi con il
mondo anche attraverso Internet. Il 23 febbraio
2000, giorno del suo 60, il leader tibetano in
esilio ha risposto alle domande dei cybernauti
collegati al forum online della bbc news. La
pan-intervista con interventi da Australia, Stati
Uniti, Scozia e Francia passa dalla vita in
Tibet, al buddismo, ai rapporti con la Cina e si
conclude con un desiderio del Dalai "Vorrei
trascorrere il resto della mia vita da qualche
parte in Tibet con laria pulita, il cielo
limpidoe una mente pura. Questo desidero".
(torna alla home page)
|