|
Il
contagio silenzioso
di Silvia
Marzialetti
E inodore,
incolore, insapore. Sfugge ad ogni percezione sensoriale
umana. Eppure i suoi presunti effetti avrebbero un valore
devastante sull'uomo. Ne sono convinti gli abitanti delle
zone ad alta concentrazione di antenne e numerosi
studiosi. Per i quali la parola "elettrosmog"
prende sempre piu' la consistenza del killer invisibile.
A Cesano, paese del romano che sorge in prossimità delle
potenti antenne di Radio Vaticana, un medico condotto,
Carlo Santi ha esaminato le cause di morte degli abitanti
della zona dal '90 al '96. La percentuale dei casi di
tumore è risultata superiore del 50% alla media
nazionale. In Veneto Felice
Casson, pm di Venezia, indaga su una trentina di presunti
casi di morte e malattia legate allelettrosmog. Si
tratta, in particolare, di leucemie infantili e di tumori
al sistema linfatico. Tre dirigenti dellEnel hanno
ricevuto un avviso di garanzia: le ipotesi di reato sono
omicidio, lesioni e disastro. Eppure le multinazionali
assicurano che il grado di inquinamento elettromagnetico
è sotto il livello di guardia e invocano "le
prove". Secondo le fonti aziendali il 70% degli
studi negherebbe il nesso tra campi elettromagnetici e
malattie; il restante, pur ritenendo possibile tale
nesso, non sarebbe confortato da accertamenti scientifici
"certi". In Italia sono almeno 546 i Comuni in
cui sorgono linee elettriche in prossimità di scuole e
asili e almeno 860 le scuole a rischio elettrosmog.
Eppure sono solo 9 le regioni che, di fronte al problema,
hanno cominciato ad indagare. Equanto emerge da
unindagine avviata nei primi mesi del 2000. Il
"censimento" è nato da un episodio avvenuto il
29 luglio 1999 a Mirano, in Veneto, dove il Tar ha
impedito che una scuola elementare si trasferisse in un
edificio a ridosso di un elettrodotto, con la motivazione
che lelettrodotto in questione superasse i 0,2
microtesla, limite massimo di esposizione fissato dalla
legge regionale (43/93 in vigore dal 1 gennaio 2000).
Questa sentenza, confermata nellottobre successivo
dal Consiglio di Stato, ha dato il "la" ad
altre azioni penali. Dopo il caso, infatti, la
procura di Venezia ha lanciato ufficialmente un invito
alla popolazione a segnalare eventuali casi di leucemia,
tumori dellencefalo e ipersensibilità collegabili
con la vicinanza di campi elettromagnetici. E il
risultato è proprio linchiesta cui sta lavorando
Casson. Non è la prima volta che lEnel viene
coinvolta in queste vicende. Nel maggio del 99 il
pretore di Rimini ha
costretto lazienda a disattivare
lelettrodotto Forlì - Fano e risarcire tutti i
cittadini che denunciassero mal di testa, vertigini,
nervosismo, cefalee, eruzioni cutanee, insonnia. E' la
prima volta in Europa che una compagnia elettrica è
denunciata per aver provocato lesioni di questo tipo. In
Piemonte il procuratore aggiunto, Raffaele Guariniello,
ha notificato 86 avvisi di garanzia per il reato di
"getto pericoloso di cose" ai responsabili
legali di grandi network pubblici e privati (Rai e
Mediaset) e di tv regionali e locali, che trasmottono
dalle colline dell'Eremo e dal Colle della Maddalena. La
vicenda potrebbe concludersi con un'autoriduzione
complessiva della potenza di trasmissione dei segnali
(fino a rientrare nei limiti imposti dal decreto Ronchi)
e la possibilità, per gli indagati, di cavarsela con
un'oblazione, oppure con un processo penale. In questo
caso il magistrato potrebbe ricorrere a provvedimenti
cautelativi. Come il sequestro della foresta di tralicci
e di antenne.
(foto ripresa
dall'Espresso)
|
|
Le prove
scientifiche C'è chi ne fa
un problema di autosuggestione e chi,
come l'Oms, ritiene che gli indizi per
giustificare eccessivi allarmismi siano
pochi. Eppure alcuni studiosi si dicono
convinti del contrario.
|
|
|
|
Se non
può la legge
Una raccomandazione europea del
'98 fissa valori di esposizione ai campi
elettromagnetici inferiori di 500 volte
rispetto a quelli previsti dalla legge.
Senza le prove, per ora, ci si può solo
raccomandare. |
|
Il
ritardo italiano
60mila ripetitori televisivi e 5mila
stazioni radiobase per i telefoni
cellulari. L'Italia
"vanta" cifre che fanno
impallidire anche gli Usa. Al Senato,
intanto, la legge quadro che
regolamentarà tutta la materia. |
|
|
|
A scuola
tra i mostri
Seicento bambini irradiati per cinque ore
al giorno, otto anni della loro vita da
un fondo elettromagnetico 5 milioni di
volte superiore a quello naturale. Accade
alla scuola Leopardi di Monte Mario. Guarda la dimostrazione. |
|
|
|
Urbino non rischia
Secondo le ultime rilevazioni, la città ha superato
la prova elettrosmog. Situazione sotto controllo al
liceo Laurana. Nel mese di marzo alla Sogesta si è tenuto
un convegno cui hanno partecipato numerose aziende italiane. Le loro risposte al problema |
|
|