Gira pagina, anzi cambia nodo. E leggi



Ipertesti narrativi


Immagini...arte?


Hyperfiction Italia


Massimo Riva


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Multimediale. Ipertestuale. Interattiva. Globale. Ubiqua. Non lineare. La letteratura scritta per la rete e pubblicata su Internet è lontana certo dalla maturità, ma ha già sviluppato una nuova forma di linguaggio. Eliminato il supporto-libro, abolite le pagine da sfogliare una dopo l’altra, perso l’iter narrativo prestabilito dall’autore, che cosa resta alla nuova letteratura? Davvero poco se la nostra concezione di narrativa rimane legata ai concetti tradizionali. Ma nella rete esiste ormai una messe di opere letterarie, romanzi fiume e racconti brevi, ricche di espedienti grafici sofisticati o scarne ed essenziali, create da famosi ‘scrittori’ o opere prime di debuttanti assoluti.

Ma Il Web, tutto il Web, si articola in nodi-pagina, unità che devono essere compiute in sé, contenere cioè un inizio e una fine, essere autonome da tutte le altre pagine e allo stesso tempo collegabili, linkabili, alle altre. L’ordine narrativo, la sequenza delle pagine, non è più necessaria. Anzi, nel caso della narrativa, quanto più vengono sfruttate le potenzialità di Internet, tanto più essa si distinguerà dal medium a stampa, ridefinendo tutto il rapporto tra autore e lettore, tra artista e fruitore.

Non lineare, una storia sul web si articola come tree fiction, propone una o alcune entrate e si ramifica fino a condurre a numerose uscite.

Multimediale, Internet non veicola solo parole, come fa il libro, ma anche immagini e fotografie, musica e voci, e in futuro magari anche odori e chissà che altro.

Ipertestuale, libera il lettore dalla successione predeterminata attraverso il click del mouse, operazione fondamentale richiesta dall’interfaccia del World Wide Web.