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"Imbrattare un muro,
una vettura della metropolitana o un qualsiasi bene
comune è un reato, quantomeno un danneggiamento".
E' con queste parole che il sindaco di Milano Gabriele
Albertini esordì l'anno scorso, promettendo pene più
severe per i 'graffitaggi' clandestini. "Stiamo studiando sotto il profilo giuridico e amministrativo se sia possibile premiare il cittadino che testimonia, riferendo come del resto è suo dovere fatti di cui viene a conoscenza. Lo stanno facendo negli Stati Uniti città molto moderne come Chicago, so che qualcosa di simile sta già avvenendo anche in italia". |
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Gli faceva eco, allora il
vicesindaco Riccardo De Corato: "E' un'iniziativa
che non solo ci vede assolutamente favorevoli, ma che
trova il consenso anche della stragrande maggioranza dei
cittadini. I cittadini non ne possono più di vedersi il
muro di casa scambiato per una lavagna su cui scrivere
qualsiasi cosa. Solo i muri della Scala sono stati ripuliti già
sei volte, per non parlare di quelli di palazzo Marino.
Credo che Milano sia la città italiana maggiormente
colpita da questo fenomeno". Controcorrente
solo Atomo, alias il consigliere comunale di Rifondazione
Comunista Davide Tinelli, che può vantare un passato da
'graffitaro': "Il sindaco dovrebbe smetterla una
volta per tutte di citare come esempio da seguire città
come New York o Chicago. Là i quindicenni non si
limitano a disegnare sui muri, si sparano tra loro. E'
sbagliato fare la guerra ai teenager, è come invitarli
alla trasgressione. 11 giugno 1999. Diventa realtà la 'taglia' promessa contro i graffitari: chi sarà identificato, sarà punito con una sanzione che va da 200 mila lire a due milioni, oltre a dover provvedere al risarcimento del danno prodotto. Il 'premio di collaborazione' per chi denucia l'imbrattatore è fissato a un terzo della sanzione. Durante la realizzazione di un enorme graffito in piazza Duomo a Milano (la risposta dei graffitari al sindaco 'sceriffo'), Tinelli ha commentato: "La nostra è anche una provocazione. Metà della città è tappezzata da pubblicità abusive, ma contro queste non si fa nulla. Si criminalizzano invece i graffitari e il risultato è uno solo: un distributore di bombolette spray mi ha detto che da agosto a oggi le vendite a Milano sono aumentate del 65 per cento". |
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Torino. Un
anno e mezzo fa settanta ragazzi rivolgono una richiesta
all'Amministrazione comunale: dateci i muri delle
fabbriche abbandonate alle periferie della città e noi
li ridipingiamo. Ci sono voluti 6 mesi per elaborare il progetto 'Murarte', partito a luglio. "Ovviamente - dice Carlo Massucco, animatore culturale del Comune di Torino, il fatto che l'Amministrazione abbia scelto con questo progetto di entrare nel mondo del writing, non significa che in città i graffiti siano stati legalizzati. Ed è presto per dire se grazie a questa iniziativa sia o meno diminuito il numero di quelli abusivi. Ciò non toglie che sia un'opportunità che molti ragazzi stanno sfruttando". Niente campagne pubblicitarie per far conoscere 'Murarte': tutto funziona col passaparola tra i writer. Per ora, ci sono cento e passa ragazzi iscritti, molti minorenni, che a richiesta ricevono per quattro mesi il muro da dipingere a piacere. "La gente è soddisfatta. In fondo, è un regalo che i writer stanno facendo alla città". LA BATTAGLIA DELLE FERROVIE Per
i treni, dal 1999, è stata trovata una soluzione: basta
applicare a tutte le carrozze una pellicola adesiva che
ha la propietà di non far aderire le vernici. Grazie a
questo accorgimento - spiegano le Fs - le vernici sono
facilmente rimosse durante il ciclo ordinario di lavaggio
dei vagoni e con le attrezzature normalmente utilizzate
negli impianti di pulizia. Lo stesso effetto è stato ottenuto a Pescara: "solo nei primi mesi del '99 i graffiti sui treni sono diminuiti del 30 per cento, a conferma che i writer rinunciano a realizzare i loro capolavori quando scoprono che vengono prontamente rimossi". (Renato Gentile, responsabile officina manutenzione di Sulmona. Dati tratti dalla rivista 'Amico Treno'). Entro
il 2000 dovrebbe essere realizzato l'intervento di
pulitura su oltre 2.500 carrozze. Costo dell'operazione:
20 mila lire a metro quadro, cioè 4 milioni a carrozza.
Finora ne sono state ripulite 1.600. |