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L'intervista a Riccardo De Corato

1.Quanto è preoccupante il fenomeno del writing per Milano?
2.Pensa che la 'taglia' istituita a giugno sia servita da deterrente?
3. Che effetti ha avuto? Ci sono state denunce?
4.Che multa rischia di pagare il writer sorpreso a imbrattare i muri?
5. Ci sono forti lamentele da parte dei cittadini?
6.Quanto costa ripulire un muro?
7.Cosa pensa delle aperture del sindaco di Torino Castellani, che ha concesso spazi pubblici ai writer?
8.Ha funzionato la campagna di sensibilizzazione promossa da un personaggio come Megan Gale?
9.Pensa che questi ragazzi siano soltanto dei vandali?

Quanto è preoccupante il fenomeno del writing per Milano?

Secondo le stime dei nostri uffici, a Milano sono 20 mila gli stabili privati da ripulire, per un'area 'graffitata' di circa 1 milione e 800 mila metri quadrati, cui si aggiungono gli oltre 400 edifici imbrattati di proprietà del Comune. Un fenomeno che investe soprattutto il centro della città, attraversata da vari cortei che spesso sono le occasioni più propizie ai cosiddetti writers, ma che di certo è rilevante anche nelle zone semi-centrali e periferiche della città.

Pensa che la 'taglia' istituita a giugno sia servita da deterrente?

Quella che impropriamente è stata definita 'taglia' in realtà vuol essere un 'simbolico' premio di collaborazione destinato ai cittadini che contribuiscono ad individuare gli autori delle scritte sui muri di Milano. Un modesto incentivo economico - stimato in un terzo della multa comminata - per coinvolgere tutti, non solo le istituzioni e i soggetti preposti, in un'operazione che punta a restituire decoro alla città.

Che effetti ha avuto? Ci sono state denunce?

Il trend positivo che si è registrato negli ultimi mesi, con una riduzione del fenomeno del 'graffitismo', è stato il frutto di un'azione concertata fra Comune di Milano - che ha avviato un piano di pulizia e protezione delle facciate degli stabili di sua proprietà di immobili privati - forze dell'ordine e magistratura - che da una parte hanno intensificato i controlli e dell'altra hanno mostrato maggiore rigore nella valutazione del fenomeno e quindi dei suoi responsabili - e i soggetti privati - che, sotto la spinta delle associazioni di categoria, hanno accolto l'invito alla collaborazione rivolto dall'Amministrazione.

Che multa rischia di pagare il writer sorpreso a imbrattare i muri?

Prima di scendere nei dettagli, vorrei specificare che qui non si tratta di penalizzare gli autori dei graffiti di valenza artistica, ma i veri e propri imbrattatori di muri, che con le tags, oltre a insozzare le facciate, a volte offendono anche la pubblica decenza. Nei confronti di questi, il Comune di Milano prevede sanzioni che, equiparando la scritta offensiva alla pubblicità abusiva, variano da un minimo di 200 mila lire a un massimo di 2 milioni. Il 'premio di collaborazione' è fissato, come anticipavo prima, in un terzo della multa comminata. Vorrei ricordare poi che, oltre alle nostre misure, vi sono quelle prese dal ministero dei Beni Culturali a difesa dei monumenti e degli edifici storici, che sono di ben più vasta entità.

Ci sono forti lamentele da parte dei cittadini?

Vede, Milano è una città sensibile al tema della pulizia e del decoro ed è quindi naturale che, come credo d'altronde anche in altre metropoli italiane ed europee, i cittadini mal sopportino di vedere deturpati i loro edifici e i loro monumenti. Ma questo a mio avviso è un profondo segnale di civiltà e non una banale insofferenza.

Quanto costa ripulire un muro?

L'Amministrazione ha concordato con le sei imprese vincitrici dell'appalto pubblico per il '99 una formula contrattuale economicamente molto vantaggiosa per il privato che, per un servizio completo di rimozione dei graffiti, pulizia delle facciate e trattamento con materiali protettivi, varia da un minimo di 18 mila lire a un massimo di 78 mila lire al metro quadro, a seconda della percentuale di superficie imbrattata e della tipologia del supporto murario (meno costoso l'intervento sull'intonaco, più delicata l'operazione su marmo e granito). All'inizio di quest'anno, poi, Comune di Milano e Banca Commerciale Italiana hanno stretto una collaborazione a sostegno dei privati che desiderano ripulire e proteggere le facciate dei propri stabili dai graffiti, mettendo a disposizione dei cittadini un finanziamento 'pronto casa' a mutui agevolati, al tasso d'interesse del 4,5 per cento. Secondo le stime dei nostri uffici, la superficie degli edifici da trattare si aggira fra i 60 e gli 80 metri quadrati per palazzo, con una spesa media compresa fra i 3 e i 6 milioni di lire. E' su questo investimento che riteniamo si giochi la vera scommessa per il recupero del decoro della città e che per questo abbiamo voluto invogliare attivando tutti gli incentivi resi possibili dalle normative vigenti.

Cosa pensa delle aperture del sindaco di Torino Castellani, che ha concesso spazi pubblici ai writer?

Anche noi abbiamo previsto di individuare degli spazi opportuni in città da destinare ai writer.

Ha funzionato la campagna di sensibilizzazione promossa da un personaggio come Megan Gale?

Megan Gale si è gentilmente prestata a fare da testimonial all'inizio dell'operazione 'antigraffiti' lanciata dal Comune di Milano. Ma la nostra, come le spiegavo, è un'iniziativa di ampia portata che, oltre a ripulire e proteggere con una pellicola antispray le facciate degli stabili di nostra proprietà, mira a favorire soprattutto i privati. Sono i loro palazzi infatti i più danneggiati dal fenomeno del graffitismo, ma il mercato non rende accessibile a tutti il servizio di pulizia. E' quindi su questo aspetto che abbiamo preferito insistere attraverso una campagna di comunicazione di servizio al cittadino, che attraverso un'informazione mirata e diretta agli amministratori degli stabili, illustra le possibilità offerte e le agevolazioni cui accennavo prima. Sono inoltre attivi un sito Internet www.antigraffiti.it e un numero verde 800-851-333 cui rivolgersi per qualsiasi richiesta.

Pensa che questi ragazzi siano soltanto dei vandali?

Vede, convegni e studi sui graffiti se ne sono fatti tanti. E così pure numerose sono le valutazioni espresse da più parti sulla natura e le ragioni del fenomeno. Qui non si tratta di discutere sulla valenza artistica dei murales, ma sullo scempio che viene perpetrato ai danni delle città dalle scritte offensive e dai volgari imbrattamenti, che nulla hanno a che vedere con il concetto di 'bello' ma sortiscono l'effetto di deturpare e offendere i nostri monumenti. E' su questo aspetto che insistiamo e ci siamo mobilitati, con un investimento di 30 miliardi in tre anni. E il nostro sforzo, oltre a sensibilizzare l'opinione pubblica e a produrre degli evidenti risultati, ha anche ottenuto un riconoscimento a livello internazionale. Con l'azione intrapresa contro i graffiti, infatti, il Comune di Milano, unico in Italia, è stato inserito nella commissione dell'Unione europea incaricata di effettuare studi e ricerche sui prodotti più adatti a prevenire ed eliminare i danni prodotti dalle vernici spray sugli edifici storici e monumentali. Segno, evidentemente, che il problema è dappertutto molto sentito e che la nostra azione è stata apprezzata.

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