La
scelta del materiale
La carta non le fa paura
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Part.
di Quadro bianco
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Tele
e pennelli la spaventano. La carta, invece, le ha permesso di dare
forma a quello che sentiva. Sara con movimenti veloci stende la
cartapesta su una superficie liscia a forma di croce. Nella mano
stringe una spatola di legno. "La carta non mi
fa paura. Da sempre la lavoro e mi attrae", dice, raccontando
perché, fino ad oggi, non è riuscita a dipingere.
Sul
davanzale alle sue spalle c'è un grande barattolo di vetro
pieno di pennelli. "Ho comprato anche le tele - dice - ma non
riesco ad usarle, mi bloccano. Può sembrare assurdo -
continua - ma sono arrivata a fare questo lavoro per gradi,
superando una serie di timori. Come ci sono riuscita? Grazie alla
carta". Con questo materiale la ragazza dice di avere un rapporto
speciale: "Fin da piccola ritagliavo le immagini e facevo dei
collage. Con la carta c'è un legame istintivo".
Ma non solo.
"La
cartapesta - spiega Sara - è sempre associata al divertimento:
si pensi ai carri allegorici o alle maschere di carnevale. All'inizio
ho preso tutto come un gioco, vincendo i timori". Per
fare l'impasto Sara taglia i fogli dei quotidiani in piccoli pezzi,
poi lasciati a macerare nell'acqua (il procedimento è spiegato
in "Crea con Sara"). "Grazie
a questa tecnica - dice - do nuova vita, nuova spazialità
alle parole. Le libero dal peso del tempo per farle rinascere in
una forma nuova". Ma riuscirà mai a dipingere?
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