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I target dei manga

I manga, come abbiamo visto, si rivolgono a tutta la società giapponese. Sono tuttavia pochi i manga sprovvisti di un target di pubblico specifico. Alcuni sono stati ideati per i bambini che cominciano a imparare a leggere, altri si rivolgono a ragazzi e ragazze pił grandi, altri a un pubblico di soli adulti.

Un'altra distinzione si può operare considerando i temi trattati. Ecco allora i "manga comici", specializzati in barzellette o situazioni comiche, e i "manga sperimentali" che si basano su espressioni innovative. Alcuni, poi, non hanno come soggetto la narrativa ma informazioni di vario genere, di uso pratico, storico o di documentaristico.

I quattro generi fondamentali

SHONEN (in giapponese "ragazzo"). Sono i manga pensati per un pubblico maschile adolescenziale. In generale trattano di sport, specie calcio o baseball, oppure rientrano nel filone della fantascienza, con un eroe-robot oppure con un eroe-pilota che combatte per salvare la Terra dall'invasione aliena di turno. Raramente presentano temi intimistici o romantici, mai erotici.

SHOJO (ragazza). Sono i manga destinati a un pubblico femminile. Affrontano temi romantici e hanno di solito un personaggio principale femminile. Si dividono nel cosiddetto filone delle maghette ("majocco"), in quello degli sport femminili (pallavolo e tennis su tutto) e in quelli generalisti.

SHONEN AI (amore tra ragazzi). In principio appartenevano al genere degli shojo manga, ma poi hanno avuto un tale successo da costituire una produzione a parte. Sono infatti destinati ugualmente a un pubblico di ragazze eterosessuali e di ragazzi gay. L'amore è qui vissuto sia in chiave romantica che erotica con qualche sprazzo di sadomasochismo.

HENTAI (erotico). Per "immagini hentai" si intendono tutte le rappresentazioni ispirate alle più famose eroine dei fumetti nipponici in versione deshabillée. Questo è un mondo che praticamente non ha confini, poichè al di là della produzione narrativa comprende anche singoli disegni. Fattore comune è l'atmosfera erotica che si respira anche in un semplice ritratto. Comprende i filoni "Ecchi" (zozzo), "Oppai" (grosso petto), "Lolita", che si usa anche in italiano, e diversi altri.