Il giornalista: "Da sempre amico di Israele"
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Presentazione
Mozzarella di bufala: come si fa?
Mozzarella di bufala kasher: cos'è?
I testimoni:
- Il giornalista
- L'insegnante di musica
- L'economista
- L'agronomo
- Il Maestro della Kasherut
- Il Mashghiah
Altri prodotti kasher
Fotografie: dalla bufala alla mozzarella
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Quando racconta la sua mozzarella, ne parla con affetto, quasi come fosse una figlia. Ma Enzo Palmesano, 44 anni, sposato con tre figli, è anche disponibilissimo e manageriale, perfetto come uomo di pubbliche relazioni. D'altra parte la comunicazione è sempre il suo mestiere: "Sono un giornalista in esilio" confessa dopo anni di carriera al Secolo d'Italia, dove è arrivato ad essere - fino a cinque anni fa - capo del servizio politico. Palmesano fa parte dell'Assemblea nazionale di Alleanza Nazionale: "Anche la curiosità dei colleghi giornalisti sulla mia formazione culturale di destra - ammette - ha contribuito al successo mediatico del nostro prodotto". Ma Palmesano non vede conflitti d'interesse fra mozzarelle kasher ed essere di destra: "Da sempre - spiega - ho ottimi rapporti con il mondo ebraico". E la passione per la cultura ebraica è uno dei punti di incontro con Gerardo Bovenzi, l'insegnate di musica, co-ideatore del progetto.

Palmesano, insomma, è l'attivista della mozzarella kasher: è stato lui a cercare i contatti con il Rabbinato, i certificati di kasherud per il caglio e i fermenti al Rabbinato di Brooklin e per l'acido citrico al rabbinato di Londra. Sei mesi di lavoro duro per arrivare al primo quintale di mozzarella kasher (in pezzature da 50 e da 125 grammi) il 19 novembre 2001 o, se preferite, il 4 Kislèv 5762 del lunario ebraico. E il riferimento è il mercato estero, soprattutto americano.

La scelta del caseificio è stata quasi casuale: "Abbiamo il commercialista in comune - spiega Palmesano - si chiama Alessandro Coleti ed è di Caserta: è stato lui a metterci in contatto con Rega e Spina". E poi la lavorazione: lunga, lunghissima, fino a 24 ore. Ad un certo punto è stato trovato un sistema per accorciare i tempi di produzione: riutilizzando il siero innesto kasher, rimanente dalla lavorazione precedente, si guadagnavano due-tre ore. Ma questo sistema, innovativo nell'innovazione, è durato poco: "Ci siamo accorti - spiega Palmesano - che ci perdevamo in qualità".

E Palmesano ha pensato a tutto: dove finirà la mozzarella kasher? "Oltre al mercato Usa e ad Internet- dice il giornalista - i nostri canali di distribuzione saranno i negozi specializzati in alimentazione kasher, ristoranti kasher di latte (e non di carne perchè, come dice la Bibbia, non si mescola la carne con il latte), le case di riposo per ebrei".

Insomma, un progetto davvero serio. "Sì, anche perchè - conclude - è nel teatrino della politica attuale che ci sono tante cose poco serie".