Vogliono
Totti, Montella e Batistuta, ma non disdegnano i "piccoli"
Tra le tifose patti chiari, amicizia
lunga
"Uno per ciascuna, tutte per la Roma"
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Arrivano a Trigoria a gruppi
di quattro o cinque, oppure con l'amica di sempre.
I patti chiari, ma non scritti, sono stabiliti
da tempo: io per lui, tu per l'altro. Come per
le cose importanti della vita, non si sa quale
sia l'uovo e quale la gallina: si sa solo che
i più amati restano sempre i più famosi:
Totti, Batistuta, Montella.
Non mancano però le sorprese.
Ai cancelli del centro sportivo, ad esempio, si
ricordano fiumi di lacrime versate per
Marco Amelia, quarto portiere in dotazione alla
A.s.Roma e scarsissimamente utilizzato da Capello.
Incredibile.
Un fenomeno, però, è stato
da più parti segnalato. Al pari delle società
sportive, anche le ragazze sembrano cominciare
a "investire" sui giovani. Sorvegliati speciali
all'uscita dell'allenamento sono, infatti, i calciatori
della Primavera, diciotto anni o poco più.
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Pronte per catturare
gli autografi
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"Eh già - sghignazzano
dalla portineria - dal momento che i grandi non le guardano,
pensano bene di mirare più in basso. E fanno bene. Sa,
so' ragazzi, devono pure divertirsi….".
Conoscere un giocatore, per non
dire sposarselo. È questo il desiderio più grande
che hanno. Non uno qualsiasi, certo. "Lui", "il mio
Francesco", "il mio Marços", "l'amore mio", a
seconda dei casi. E come i ragazzi di Capello, anche
loro scendono in campo tutti i giorni per conquistarsi
un piccolo trofeo, sia un bacio, sia un autografo con
dedica speciale. Schieriamole allora al fianco del loro
giocatore del cuore. Ma, a proposito, le mogli che dicono?
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(02 gennaio 2002)
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