Il referente
avolese per la costruzione dell'Apas era Sebastiano Inturri, socio
Apas, presidente della Coldiretti di Catania. "Inturri diceva -
racconta il presidente della Coldiretti di Avola Tiralongo - che
quando l'Apas sarebbe entrata in funzione, gli avolesi gli avrebbero
dovuto fare due statue: una all'ingresso e una all'uscita del
paese". La statua a Inturri non l'hanno fatta, anzi. Ma dietro chi
c'era? Caruso, Tiralongo, i coltivatori diretti, i "campagnoli" del
paese, il consigliere del Ccd Enzo Morale, ex commerciante di
agrumi, tutti fanno lo stesso nome. C'è chi lo sussurra, chi lo
lascia intendere chi lo die a voce alta, ma tutti fanno lo stesso
nome: l'onorevole Salvatore Urso, ex Dc, ora tesserato AN.
"Urso, ex
direttore della Coldiretti, poi è stato tra i promotori dell'Apas",
racconta l'attuale presidente della Coldiretti di Catania Enzo
Cavallo. Adesso Urso è fuori, fuori da attività losche, fuori dalla
Coldiretti, fuori dall'Apas, l'associazione che prima si separò
dalla Coldiretti di Catania, poi si disciolse. Adesso si è ritirato
ad Aci Sant'Antonio, paese sulla scogliera catanese, ritirato a vita
privata. Ad Avola ha lasciato come segno della sua passata attività
questo capannone, emblema dello spreco.
|