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A cura di
Stefania Zani

 

L'ecologia? E' condivisa quando si abita in un biocondominio

Nel 1993 l'Istituto per l'ediliza sociale ha promosso a Bolzano la realizzazione di un fabbricato plurifamiliare "ecologico". L'obiettivo era quello di costruire un condominio che si differenziasse da quelli tradizionali per la riduzione delle fonti di inquinamento interno, che modificano la qualità dell'aria, producono campi elettromagnetici artificiali o generano emissioni dannose.

Consapevole del carattere sperimentale dell'intervento, l'Istituto ha voluto che il progetto assumesse un ruolo dimostrativo, sia per verificare i modelli di comportamento adottati dagli inquilini, sia per ottenere informazioni sui risultati effettivamente raggiunti mediante un successivo monitoraggio.

 

 

Il condominio Villaverde è compatto, formato da due blocchi ortogonali allineati sui due fronti stradali che delimitano l'area. E' composto da 12 appartamenti, tre negozi e un bar. Il primo piano è destinato a persone disabili, l'ultimo piano è sviluppato su due livelli.
I negozi e il bar si trovano al piano terra, e si affacciano sulla via.

 


All'interno dell'isolato i corpi di fabbrica delimitano una zona verde comune. L'edificio e il giardino sono pensati per formare un organismo unitario in cui si articola la vita sociale. Gli esercizi commerciali e il bar in fase di progetto sono ideati per diventare il centro delle relazioni del quartiere.

La facciata a sud è ripartita dai timpani delle coperture a capriate, quasi una rivisitazione dell’architettura di qualità che è sorta in città negli anni ‘30; i volumi sono aggregati semplicemente e distinti da diversi rivestimenti: il mattone faccia a vista, al piano terra, lungo il porticato e nel volume d’angolo, l’ intonaco nelle parti restanti, come se fossero stati edificati in tempi diversi.

Il fronte sud è più aperto e trasparente, il fronte nord più chiuso e caratterizzato da finestre meno ampie e dai balconi in legno, che, come nei tipici masi della regione alpina, hanno lo scopo di mitigare l ’effetto dei venti invernali.

I serramenti e altri elementi costruttivi di dettaglio sono in legno, le scossaline e le grondaie in rame. Alcune parti della costruzione mostreranno la loro capacità di durata, altre sono fatte per invecchiare e poi essere sostituite: l’ edificio ecologico urbano sarà una costruzione stratificata.

Lievi sfalzamenti, trattamenti di superficie diversi e mancati allineamenti tendono a suggerire una costruzione per parti, unitaria solo nella ricucitura finale. Il progetto stesso, infatti, ha scandito il tempo della sua esistenza, permettendo all’architettura di acquisire la storia e l’ identità del luogo e di sostenere così, nel momento della sua costruzione, sia il passato che la sua aspirazione a durare.

 

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