Un
ragazzo impossibile
Il più forte. Questo dicono di lui.
Il migliore surfista sardo degli ultimi anni. Antimo Vallifuoco
ha 31 anni e fa surf da quando ne aveva quindici. Ha cominciato
nel 1987, con persone più grandi di lui che gli hanno insegnato
tutto. E quasi subito, Antimo si è rivelata una promessa.
“Dopo appena un anno che lo facevo riuscivo a stare dietro,
ed ero persino più bravo di quelli che lo facevano da tempo.
Quando abbiamo cominciato a sfidarci tra di noi arrivavo sempre
primo o secondo. I negozi di Cagliari hanno cominciato a sponsorizzarmi
dandomi tavole e mute, e già questa era una grande cosa perché
quella dell’attrezzatura è una spesa enorme da sostenere.
Puoi tenere la stessa robe per tre, quattro anni, ma poi si rovina
e devi cambiarla”.
Antimo faceva windsurf, e quando non c’era vento o c’erano
mareggiate provava a buttarsi in mare con la tavola. Con i primi
soldi messi da parte si è comprato una tavola usata e ha
mollato il windsurf per dedicarsi completamente al surf. “Più
del windsurf, il surf ti mette a contatto con il mare.
Vai incontro alle onde remando con le tue braccia, te le vai a prendere,
non c’è una vela o il vento che ti spingono, sei tu
e basta”.
Antimo ha un negozio, Vallifuoco
in via Farina a Cagliari, che è un continuo via vai di amici
che passano a salutarlo. Molti si danno appuntamento proprio lì,
come se fosse un ritrovo. Molti dei suoi clienti sono giovanissimi,
ma nessuno di loro, per il momento gli ricorda com’era lui
da piccolo. “Io ero più libero,
scatenato, uscivo con gente più grande. Non me ne
importava niente della scuola, se c’erano onde andavo direttamente
a surfare. Vivevo con mia nonna e facevo un po’ come volevo.
Oggi l’approccio è diverso, i ragazzi hanno tante cose
per la testa, vogliono fare tutto. E viaggiano meno. Noi appena
avevamo la possibilità partivamo, con rotta verso l’oceano.
E imparavamo”.
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