Fa parte dell’associazione Arca – che ha sedi in tutto il
mondo – e si chiama comunità L’Arcobaleno.
Un nome che la dice lunga sullo spirito con cui alcuni assistenti hanno
deciso di vivere insieme a persone con handicap mentali in questa tenuta
di Quarto Inferiore, nella campagna appena fuori Bologna.
Dodici persone in tutto, più una decina di disabili che vengono
tutti i giorni a lavorare nei laboratori. Insomma, anche qui, a tavola,
tra operatori, volontari e persone con handicap si superano spesso le
venti persone. Una famiglia allargata dove la Last
Minute Market è stata subito accolta con entusiasmo. «Abbiamo
saputo del progetto all’Ipercoop per caso – spiega Guenda,
una delle responsabili dell’Arca – ma devo dire che ci ha
sicuramente agevolato: quello che non spendiamo negli alimentari, lo usiamo
per tutte le altre spese di casa». Che sono molte, considerando
che il materiale dei laboratori, dove si lavorano carta, legno, colori,
creta, costa parecchio.
Anche Guenda indica nella varietà e nella freschezza
dei prodotti l’unicità della Last Minute Market,
la caratteristica che la distingue da altre raccolte alimentari. «Dal
Banco alimentare – dice – non ci arrivano di certo frutta,
verdura, carne o formaggi: lì è tutto scatolame».
Meglio così dal punto di vista della Last Minute Market, la cui
intenzione era proprio quella di integrare i prodotti del Banco Alimentare
(vai
a vedere come funziona) , non certo di creare un surplus anche degli
alimenti donati.
Entrando in cucina, si ha subito la sensazione di un luogo caldo, di incontro
e di condivisione. Alcune assistenti stanno preparando una torta, mentre
Cristina, una ragazza con handicap, sta tagliando la frutta per la macedonia.
«Quello che vedi – mi dicono - arriva tutto dalla Last
Minute Market». Due volte la settimana sono sufficienti per
coprire molti bisogni della comunità e spesso, quando ne avanza
troppo per consumarlo in tempi brevi, l’Arcobaleno dona (clicca
qui per vedere la "legge del dono") il cibo alla parrocchia
di Quarto Inferiore che assiste una trentina di persone,
tra famiglie bisognose e persone anziane.
|
|