Da reclusorio a casa dei diritti femminili
|
Da sinistra: Pasqualina
Napoletano, Daniela Monforte, Francesco Rutelli e Edda Billi |
|
L'occupazione in via del
Governo vecchio |
|
Meeting femminista |
Nell’Ottocento si chiamava Buon
Pastore. Oggi è la Casa Internazionale delle donne.
L’edificio in via della Lungara, primo
reclusorio carmelitano per laiche, nasce nel 1615 come ospizio
della S.Croce per pentite.
“In questo luogo hanno vissuto donne che portavano da sole
il peso, la colpa, l’emarginazione, la povertà, l’ignoranza,
l’abbandono in cui erano destinate – scrive la storica
Maria Paola Fiorensoli – Roma in quel secolo creò
strutture dove laiche di qualsiasi età, colpevoli di reati
rispetto alla moralità e alla fede, erano rinchiuse in
modo coatto o volontario”.
Negli anni ’80 arriva il riscatto femminista.
Le femministe, obbligate a lasciare il palazzo in via
del Governo Vecchio (sede storica del Mld, Movimento
di liberazione della donna), entrano al Buon Pastore e lo occupano
per oltre vent’anni. “Nessuno ha mai dormito dentro
queste mura”, ricorda Fiorensoli. Ma i bivacchi femministi
duravano fino all’alba, racconta la storica.
Discussioni estenuanti, attivismo politico e manifestazioni di
piazza che hanno cambiato il ruolo del soggetto donna in Italia.
Nel 1983 il Comune di Roma (che acquista il Buon Pastore
negli anni ’40) decide di destinare il complesso alle donne
del centro femminista separatista. Inizialmente si tratta di 400
mq e un piccolo angolo di giardino in via San Francesco di Sales,
freschi freschi di restauro.
Nel ‘97 tramite il progetto InNOWazione le
donne si preparano a gestire le attività tramite il
Consorzio Casa Internazionale delle donne.
La Casa si estende oggi per 10.000mq (di cui
5000 in uso). A breve - dicono - dovrebbe iniziare la
risistemazione del IV lotto. In progetto la creazione
di un teatro, di un cinema e di altri servizi per le donne.
Secondo le femministe "la realizzazione di una casa dell’associazionismo
femminile è anche merito di due sindaci di sinistra".
Grazie a Rutelli prima e Veltroni poi, l’8 marzo
del 2002 la Casa viene consegnata ufficialmente alle
femministe romane.
|