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Duri allenamenti, armature pesanti, colpi violenti, clima da camerata.
Lei è lì in mezzo, a suo agio, con una spada in mano,
e non teme nessun gladiatore. Barbara ha 26 anni, di giorno
è animatrice, di sera è Nemesis, l’amazzone.
“Nemesis è una figura mitologica greca: la vendicatrice
degli Dei. Mi hanno dato quel nome perché quando combatto
sono aggressiva”.
Quando sei diventata un’amazzone?
“Nel ’99. Facevo sia judo che battaglie medievali quando
una mia amica mi disse di questa scuola. Me ne innamorai subito”.
Cosa ti ha colpito della scuola gladiatori?
“Ti permettono di fare una attività unica da cui scaturiscono
spettacoli, studi, e amicizie. L’ambiente da camerata è
eccitante: quando usi armi in ferro, metti la tua vita nelle mani
del compagno”.
È difficile per una donna stare con i gladiatori?
“All’inizio… si sa, l’uomo è più
forte. Ma ora sono una di loro. Ho guadagnato rispetto con tanta
fatica”.
Che opinione hanno di te le tue amiche?
“Molte non lo capiscono, non la trovano una cosa femminile.
Altre mi stimano perché faccio una cosa particolare, riservata
solo agli uomini. Il pubblico femminile negli spettacoli è
tutto dalla mia parte, mi idealizzano – è brava come
gli uomini – vorrebbero imitarmi, ma non se la sentono”.
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