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Una pesante armatura, sotto il sole o sotto la luna, con una spada in mano per colpire l'avversario. Combinazioni studiate, da ripetere poi in esibizioni. Ma ora dopo ora di fronte all'avversario nasce il dubbio: chissà chi vincerebbe? Un tempo era semplice: la vittoria a chi restava in piedi. Oggi servirebbero delle regole: un punto a chi colpisce, una penalità a chi cade... "Così, parlando - dice Siculus - abbiamo deciso che con quelle armi un determinato colpo valeva un punto, e così via". Con spade in legno o di plastica e senza mai affondare il colpo, i gladiatori iniziano a sfidarsi tra di loro, poi a organizzare tornei. Cominiciano a scrivere le regole, creando un vero e proprio regolamento che prevede arbitri, punteggi e penalità. "Non sarebbe fantastico - si chiede Ferox - se nascessero altre scuole che seguissero le stesse regole e ognuno metterre a frutto le proprie abilità e i propri stili". Sono solo all'inizio, ma il desiderio è gia quello che un giorno nasca una Federazione di scuole di gladiatori. Intanto continuano a combattere tra di loro, ma già pregustano delle competizioni sportive. E sognano il loro stadio: il Colosseo.