Tra
sacrestie e cosmodromi
Ingegnere per 5 giorni, parroco per due, papà tutta
la settimana
Lavora per il Cielo, operando in terra. Progetta per la Terra,
pensando al cielo.
Valfredo Zolesi è ingegnere da 30 anni e diacono
(il gradino intermedio tra un laico e un appartenente al clero)
da 13.
Frequenta sacrestie
e cosmodromi con la stessa naturalezza, in fondo
“ogni uomo – dice – ha una missione: quella
di partecipare al disegno di Dio. Solo così Fede e
Ragione si possono alimentare e sostenere a vicenda”.
Zolesi
si trova così a dirigere
un’azienda e una parrocchia, a battezzare bambini
e satelliti, unire sposi e transistor, celebrare
funzioni liturgiche e missioni spaziali. “La mia
comunità si è abituata” continua il parroco-ingegnere,
“il problema è magari quando sono in trasferta
e durante le omelie faccio riferimenti al mio lavoro o a mia
moglie”.
Sì, perché alla strana “doppia vita”
di Zolesi se ne affianca tutti i giorni una terza trascorsa
a un focolare
domestico attorno al quale si riuniscono la moglie conosciuta
in parrocchia, due figli sposati, un nipote che appena sgambetta
e uno in dirittura d’arrivo.
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