di Paola Cavadi

 

 

In filanda, al ritmo del duro lavoro, parlare era proibito, ma cantare si poteva. Quello delle sedarole di Jesi, capitale della seta marchigiana alla fine dell'800, è un patrimonio musicale di straordinaria bellezza che parla di sudore e di miseria, ma anche di evasione e bisogno di emancipazione. In filanda si cantava per alleviare la fatica, ma anche per dire quello che non si poteva...

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(mp3 - 8,51 minuti)

 

 

Si ringaziano Gastone Pietrucci e a "La macina" per le musiche, la Rai Marche per il materiale audio, il professor Stefano Pivato e la dottoressa Barbara Montesi per i testi e le indicazioni bibliografiche.