2.
...alla Terra Promessa.
Una
delle sorelle minori di Giulia, Giovanna,
si ricorda ancora dell'indignazione di
suo padre che l'indomani mattina scoprì
il misfatto. Giovanna racconta che suo
padre a Giulia non fece prendere neanche
i vestiti da casa e si arrese solo quando
qualche mese dopo i due si sposarono al
comune di Nardò.
E
non fu che il primo "colpo"
per quel vecchio pescatore che non credette
alle sue orecchie quando la figlia gli
annunciò che per quell'uomo si
sarebbe anche convertita all'ebraismo.
Ma quello che Giulia e Zivi avevano in
mente era molto ma molto più grande.
Avrebbero ragiunto la Terra Promessa e
lì avrebbero cominciato una nuova
vita.
Nel
45 la guerra era finita. Gli inglesi avevano
conservato il protettorato in Palestina
ma ancora c'era forte scetticismo attorno
al progetto dell Comunità Internazionale
Ebraica: il grande rientro in Terra Santa.
La situazione internazionale ancora era
tutt'altro che ben delineata. Giulia e
Zivi decisero di partire ugualmente. Si
imbarcarono dal porto di Metaponto con
due valige di cartone e la speranza di
una nuova vita.
Ma
per il loro sogno dovettero aspettare
ancora a lungo. La grossa nave sulla quale
viaggiavano fu intercettata dalla marina
Inglese quando già all'orizzonte
si stagliavano i monti della peniola del
Sinai. A poche decine di chilometri dalla
costa della Palestina furono costretti
a tornare indietro. Ad accoglierli questa
volta non c'erano le facce sorridenti del
displaced person camp di Santa Maria ma
il filo spinato di una campo di accoglienza
di Cipro. Fu lì che gli inglesi
parcheggiarono gli ebrei partiti senza
il loro via libera alla volta della Terra
Santa. Fu lì che Giulia e Zivi
trascorsero sei difficili mesi prima di
potesrsi rimettere in viaggio verso il
futuro.
Quando
arrivarono a destinazione, la Tera Santa
si chiamava ancora solo Palestina. Giulia
e Zivi vissero da vicino la fondazione
dello Stato di Israele e tutte le traversie
di un conflitto ancora non risolto. Zivi
continuò a fare il suo vecchio
mestiere di pittore,e, per arrotondare
si arruolò nell'esercito israeliano.
Giulia mise al mondo due figli. Anche
se forse la Terra Promessa si rivelò
con loro meno generosa di quanto entrambi
avevavano sperato, chi li conosceva bene
, racconta oggi che i due non rimpiansero
mai la scelta di inseguire il loro sogno.
Certo, per entrambi fu difficile abbandonare
Santa Maria. Quel piccolo paesino di pescatori
dove Giulia era nata e Zivi rinato. Già
perchè Santa Maria diede tanto
a questo giovanotto venuto dalla Romania.
Ma Zivi seppe contraccambiare, lasciando
a tutti i cittadini di Santa Maria un
prezioso regalo. Sul muro di una casetta
abbandonata.
Zivi
e Giulia oggi non ci sono più e
quella casetta
di Santa Maria, seppur trabbalante,
esiste ancora. E racconta, a chi sa ascoltarla
la loro storia. E quella di altri mille
che come loro cominciarono da lì il
loro viaggio verso la Promessa.
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