La
piaga delle morti sul lavoro sembra inarrestabile, ogni anno più
di 1.000 persone perdono la vita lavorando. Però i media si occupano
di "morti bianche" solo dopo una strage, un incidente in cui
rimangono uccisi tre, quattro, sette operai. Un morto sul lavoro non è
una notizia, non finisce in pagina nei quotidiani nazionali, il tg non
lo racconta.
All’acciaieria ThyssenKrupp di Terni i controlli ci sono, le misure
di prevenzione sono all’avanguardia e il protocollo sulla sicurezza
firmato a gennaio 2008 è considerato un modello da seguire. La
Thyssen, a Terni, non sembra quella “fabbrica di morte” dipinta
da giornali e telegiornali dopo il rogo di Torino. Sono gli stessi operai,
buona parte di loro, a prendere le difese dell’azienda. Eppure dal
1995, cioè da quando la multinazionale tedesca è proprietaria
dell’Ast, ad oggi, nove operai hanno perso la vita lavorando. Perché?
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