Dal Ducato al New York Times. E ritorno
di
Alessio Sgherza - Pubblicato il
21/05/2003
Strana bestia, il circuito dell’informazione. State a sentire questa storia. Esattamente un anno fa, Damiano Fedeli, all’epoca allievo dell’Ifg di Urbino, lavorava su una storia già apparsa nella stampa locale e pubblicava la sua tesina multimediale: “L’invasione dei gamberi killer” era un inchiesta sui rischi di disastro ambientale nel lago di Massaciuccoli, in Versilia, dopo l’importazione dalla Lousiana di una colonia di gamberi d’acqua dolce americani. Mesi dopo, Fedeli (che nel frattempo diventa un free lance) propone la vicenda al Corriere della Sera e a gennaio esce un pezzullo.
Qui comincia il bello. Fedeli si mette in contatto con un quotidiano della Lousiana, il Times-Picayune. La notizia piace, e il 14 aprile,esce questo pezzo a doppia firma Mark Schleifstein-Damiano Fedeli. L’articolo non passa inosservato, anzi finisce sulla scrivania di un editor del New York Times, che chiama il corrispondente in Italia Frank Bruni e gli chiede di scriverci una storia. L’articolo esce il 19 maggio, viene linkato sulla home del sito del giornale, ma soprattutto è pubblicato sulla prima pagina dell’International Herald Tribune, il quotidiano di proprietà del New York Times e diffuso in Europa.
Non può finire così, naturalmente. Il pezzo viene rilanciato, lo stesso giorno, sulla rete delle agenzie dall’AdnKronos (ecco il primo di due lanci). Arriviamo così al 20 maggio, quando i gamberi killer diventano il piatto forte dell’edizione serale del Tg3. Che al Corriere vedono e notano.Tanto da chiamare Fedeli (che intanto ha stretto i suoi rapporti con il quotidiano) e chiedergli un bel pezzo per l’edizione online.
In dodici mesi, quindi, il cerchio si chiude alla perfezione. È la stampa, bellezza. (M. e T.)
