Istituto per la Formazione
al Giornalismo di Urbino

i corsi - la sede - contatti
gli allievi - i docenti - l'istituto

Sfollati con conto a sorpresa, l’Ersu: “Rimborseremo”

di    -    Pubblicato il 15/02/2012                 
Tag: , , ,

di Stefania Carboni e Gabriele Miceli

URBINO – Prima l’evacuazione, poi l’alloggio e infine la paga. E’ questa l’odissea denunciata dagli undici studenti del Residence Le Mura, che dopo esser stati evacuati in seguito all’inagibilità delle loro abitazioni hanno trovato alloggio presso le stanze del collegio Il Colle. Ieri alcuni degli studenti che hanno deciso di lasciare il Colle hanno scoperto che le notti passate presso le strutture erano a pagamento: un addebito che va dai 18 ai 10 euro a seconda delle notti trascorse.

Dall’Ente per il diritto allo studio arrivano rassicurazioni, dicendo che si farà il possibile per non far pagare nulla ai ragazzi. Ancora senza un tetto, alcuni di loro hanno preferito rimanere negli alloggi, mentre altri hanno trovato riparo da amici.

ERSU. “Purtroppo siamo costretti a dichiarare queste spese tramite delibera che deve essere approvata in Regione, al prossimo cda affronteremo l’argomento chiedendo di non far pagare o d’avere il rimborso”, assicura il presidente dell’Ersu Giancarlo Sacchi. Il caso dei ragazzi sfollati dovrebbe rientrare nel capitolo riguardante spese straordinarie. “Faremo di tutto per non farli pagare. Almeno da subito, o perlomeno per avere un contributo dalla Regione. Li abbiamo ospitati perché studenti, nei casi di emergenza è il Comune che ci chiede alloggi” conclude Sacchi.

UN MALINTESO. L’undici febbraio scorso, gli “Spalatori autorganizzati” del collettivo C1, e il rappresentante degli studenti all’Ersu Simone Lancianese si sono adoperati fin da subito per trovare un tetto ai ragazzi: “Abbiamo chiesto all’ente di farsi carico della necessità di vitto e alloggio degli studenti appena sfollati – dichiara in un comunicato stampa il collettivo C1 – Speriamo sia solo un malinteso e ci aspettiamo che l’ERSU azzeri i costi addebitati”.

Sullo stesso argomento:

I commenti sono chiusi