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Al teatro Sanzio di Urbino va in scena Proust

di e    -    Pubblicato il 26/02/2013                 
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URBINO – A trent’anni dalla sua riapertura, il Teatro Sanzio di Urbino è pronto ad accogliere Marcel Proust. Il 26 febbraio, alle ore 21, andrà in scena lo spettacolo “Un amore di Swann” della compagnia fiorentina Lombardi-Tiezzi, dedicato alla seconda sezione del primo volume dell’opera “Alla ricerca del tempo perduto”.

La traduzione dal francese ad opera di Giovanni Raboni ha reso possibile la costruzione di un’opera teatrale che il regista Federico Tiezzi ha voluto dedicare in modo esclusivo al confronto incrociato di tre personaggi proustiani: Charles Swann (Sandro Lombardi), Odette (Elena Ghiaurov) e Madame Verdurin (Iaia Forte). “Portare Proust sulla scena è significato enucleare da un tessuto narrativo già di per sé molto teatrale questi tre protagonisti- racconta Sandro Lombardi, attore e drammaturgo- applicando delle minime accortezze come lo spostamento dalla prima alla terza persona ed il cambiamento di alcuni tempi verbali rispetto al testo scritto. Le descrizioni sono diventate sulla scena dei veri e propri dialoghi”.

I tre protagonisti interpretano e commentano la vicenda senza mai uscire di scena, in un movimento vertiginoso tanto quanto l’amore che travolge Swann dopo aver incontrato Odette, un’ex prostituta, nel salotto di Madame Verdurin. “La godibilità del racconto è garantita da una dimensione di metateatralità evidente, ma non particolarmente accentuata”, ha commentato Lombardi.

Il lavoro alla base di “Un amore di Swann” è stato significativo soprattutto a livello linguistico, in modo che le parole di ogni personaggio potessero rispecchiare le metafore di cui Proust le aveva caricate. “Nel testo ripete più volte come Madame Verdurin sia simile ad un uccello, e Federico Tiezzi ha spinto Iaia Forte a trovare un linguaggio ornitologico, fatto di molti gorgheggi ed onomatopee”, ha spiegato Lombardi.

Il Teatro Sanzio offrirà allo spettacolo lo spazio ideale per una scenografia complessa, nonostante “la semplicità e la semplificazione degli oggetti scenici siano una scelta stilistica che ricorre nel nostro teatro”, come specificato da Lombardi. Dalla prima del 23 maggio 2012, nel cortile del Palazzo del Bargello a Firenze, dove per esigenze fisiche la messinscena era stata ridotta all’essenziale , questa volta “Un amore di Swann” potrà spalmarsi su un vero palcoscenico. E di fronte ad un pubblico che Lombardi definisce “colto, arricchito dalla presenza giovanile e studentesca”.

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