FERMIGNANO – Il suono delle trombe e il rullo di tamburi annunciano l’inizio della battaglia e i cavalieri di Fermignano si preparano a difendere la torre medievale dall’assedio dei nemici. Per tre volte le armate, rappresentate dalle compagnie d’arme ‘I Poeti della Spada‘, ‘I Capitani d’Arme Antica‘, ‘I corbarius’ e ‘La Pandolfaccia’, si battono per la vittoria. Dopo aver difeso il ponte sul Metauro assediato dalle fiamme, i cavalieri di Fermignano escono vittoriosi.
Ma un grido interrompe il giubilo della vittoria: “E’ lei la strega!”. Donna Laura da Farneta, colpevole di preparare unguenti curativi e di manipolare le erbe, viene condannata al rogo: che le fiamme possano ‘purificare’ la sua anima.
Come ogni anno, l’assedio al ponte e il rogo della strega aprono il Palio della Rana, un vero torneo storico, riconosciuto anche dalla Federazione Italiana Giochi Storici e quella delle Rievocazioni Storiche, e giunto alla 49° edizione. Dal 1966 il palio, attraverso la gara, i costumi e le taverne, riporta in vita la Fermignano del 1600, quando l’ultimo Duca di Urbino, Francesco Maria II della Rovere, concesse alla città la possibilità di governarsi in autonomia con un proprio ‘Consiglio Municipale’. La Pro Loco e le 7 contrade preparano la festa oltre un mese prima dell’inizio coinvolgendo oltre 200 volontari.
Il sabato la manifestazione proseguirà con il Palio dei Putti, per i ragazzi fino a 12 anni, e lo spettacolo della Nazionale Italiana di Scherma Medievale. Il palio si concluderà domenica con la corsa delle rane in carriola lungo le vie del paese. Tutte le contrade parteciperanno con massimo 4 ‘scarriolanti’ i quali, per vincere il trofeo, dovranno tagliare il traguardo con una rana sana e integra sulla carriola.