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Crisi, disoccupazione al 12,4% nelle Marche. 60mila posti in meno dal 2008

di    -    Pubblicato il 3/03/2014                 
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operaioURBINO – Negli ultimi sei anni sono quasi 60mila in meno gli occupati nelle Marche, poco meno della popolazione di Fano. E di questi quasi la metà si è persa nel 2013: un segnale che ribadisce come la crisi non sia terminata ma che anzi stia colpendo ogni anno sempre più forte.

I dati Istat elaborati da Cgil Marche sono allarmanti. Nel quarto trimestre 2013 la nostra regione si è infatti allineata con la media nazionale, raggiungendo un tasso di disoccupazione del 12,4%. Ancora più preoccupante, come nel resto della nazione, è la situazione degli under 24: il tasso di disoccupazione giovanile ha infatti toccato il 36,1 %.

In regione il numero di persone senza lavoro ha toccato quota 86mila. Le Marche sono, insieme al Lazio, la regione con il tasso di disoccupazione più alto, escludendo le regioni del Mezzogiorno. Secondo Cgil Marche, il calo dell’occupazione ha riguardato sia il lavoro dipendente, sceso del 4,5% rispetto all’ultimo trimestre del 2013, sia il lavoro autonomo, con 7mila unità in meno. E anche chi ha perso lavoro continua ad avere enormi difficoltà nel trovarne un altro: sarebbero infatti più di 40mila le persone ancora in cerca di una seconda possibilità dopo il primo licenziamento.

Ma il 2013 ha visto anche un altro record negativo, quello della disoccupazione femminile. Nelle Marche infatti il tasso di donne senza lavoro ha raggiunto il 14,6%.

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