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Vendevano coca e hashish agli studenti di Urbino: dodici arresti

di    -    Pubblicato il 4/03/2014                 
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URBINO – Hanno circondato il quartiere dormitorio di Ponte Armellina all’alba, chiudendo nella rete sedici spacciatori che rifornivano soprattutto gli studenti universitari.  Una cinquantina di carabinieri della stazione di Urbino e del Nucleo operativo hanno fatto scattare alle 05.30 di stamattina l’operazione “Martedì Grasso”, che ha coinvolto in tutto 14 marocchini e due italiani. Sette persone sono finite in carcere, cinque agli arresti domiciliari, mentre altre quattro (tra cui i due italiani) hanno l’obbligo di firma. Gli inquirenti non hanno diffuso i nomi dei sedici raggiunti dall’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Urbino Egidio De Leone su richiesta del pm Simonetta Catani. I marocchini, tutti in regola con il permesso di sogcarabinieri_conferenza_urbinogiorno, sono quasi tutti residenti a Urbino e hanno tra i 22 e i 42 anni. I 2 italiani, invece, hanno entrambi 36 anni, uno, è nato a Pesaro e vive a Colbordolo, l’altro è nato a Milano e vive a Pesaro

Oltre a essere la residenza di alcuni degli arrestati, Ponte Armellina era anche il punto di incontro tra spacciatori e clienti, ma la droga veniva venduta anche nel centro storico di Urbino, a Fossombrone, Fermignano, Montecalvo in Foglia, Tavullia e Pesaro. Nel corso delle indagini, iniziate nel 2012, sono stati identificati più di 100 consumatori, soprattutto studenti universitari e liceali, alcuni dei quali minorenni. “Abbiamo dato un segnale duro e importante – ha dichiarato il tenente Francesca Baldacci, comandante della compagnia di Urbino – per tranquillizzare i genitori che con tanti sacrifici hanno mandato i propri figli a studiare qui”.

Gli spacciatori arrestati si muovevano in modo tutt’altro che dilettantistico, tanto che il quartiere era controllato da “sentinelle” che avrebbero dovuto avvisare in caso di arrivo delle forze dell’ordine. E proprio per neutralizzare le difese degli spacciatori il blitz a Urbino 2 è stato condotto con particolari precauzioni. Per evitare fughe, i carabinieri hanno circondato l’area e, divisi in squadre di tre uomini dotati anche di visori notturni, hanno perlustrato l’intero quartiere condominio per condominio.  Nel corso delle perquisizioni, sono stati sequestrati 10 grammi di hashish e 8 grammi di marijuana, oltre a 1250 euro in contanti,che secondo gli investigatori frutto dell’attività di spaccio. Uno degli arrestati aveva nascosto 850 euro nascosti in un portafoto in camera da letto.

Gli inquirenti hanno spiegato che gli spacciatori non facevano parte di una banda: si trattava di un network diviso su tre livelli ma senza legami organici. Il primo livello era quello dei fornitori, tutti marocchini, che si procuravano lo stupefacente da importatori connazionali con sede in Lombardia, nelle province di Milano e Como: alcuni arrestati si sono trasferiti nel Montefeltro dal nord e sono stati intercettati mentre si vantavano con i loro contatti lombardi di trovarsi “in una zona buona e tranquilla”, consigliando addirittura di trasferirsi qui. Ogni fornitore era indipendente e viaggiava spesso tra Marche e Lombardia per trasportare lo stupefacente.

I distributori rappresentavano il secondo livello: spesso divisi da lotte intestine, si procuravano la droga dai fornitori di propria fiducia, per poi cederla al terzo livello, quello degli “spacciatori e formica”, che operavano nelle piazze dello spaccio. La più remunerativa era quella del centro storico di Urbino, dove i pusher si servivano del passaparola che avveniva anche in alcuni locali, soprattutto ristoranti kebab, per contattare i clienti. Cocaina e hashish, però, non venivano mai vendute all’interno dei locali. La droga veniva venduta invece negli appartamenti a Ponte Armellina, in monolocali in precarie condizioni igienico-sanitarie.

L’operazione arriva al culmine di un’attività di indagine iniziata a maggio 2012 e che ha portato finora all’arresto in flagranza di 15 persone (italiani e magrebini), 3 esecuzioni di custodia cautelare, un fermo tramutato in carcere e il deferimento di 12 persone. Sequestrati 2 kg di hashish e 200 grammi di cocaina, oltre a 3000 euro in contanti.

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