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Fotografa i panni stesi, l’idea urbinate che ha stregato Instagram

di    -    Pubblicato il 24/02/2015                 
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URBINO – Un filo di panni appesi tra i vicoli del centro storico di una città d’arte italiana. Non è la pubblicità di un detersivo per il bucato, né una protesta contro un’ordinanza sul decoro urbano, è l’immagine simbolo dell’hashtag che sta spopolando su Instagram.

#notmypanni è la trovata di un giovane studente di scienze della comunicazione dell’Università di Urbino, Marco Usai. A metà ottobre, mentre il giovane fa da cicerone a due sue amici per i vicoli della città ducale, all’altezza di via Santa Maria viene colpito da un’infilata di panni stesi ad asciugare al sole che ricopre tutta la facciata di un palazzo. Per scherzo si rivolge ai ragazzi dicendo “Potremmo creare un hashtag: #notmypanni, no?” In poche ore Marco passa dallo scherzo alla realtà e lancia la sua idea sui social media, Instagram e Twitter.

Il successo è immediato, in meno di quattro mesi il tag unito a foto e luogo dello scatto è stato usato 1500 volte. Il profilo Instagram @notmypanni conta 700 follower e ha un ottimo tasso di engagement, cioè di interazione degli utenti con l’account (attraverso i commenti e i like).

Vestiti di ogni tipo, dalla biancheria all’abito da sera, con una predilizione per i capi colorati in contrasto con le tinte unite dei palazzi alle loro spalle. Fili su fili, in alcuni casi singoli e ordinati, in altri multipli e caotici, sospesi sull’acqua dei canali veneziani o sulle strade trafficate delle metropoli italiane.

Il contagio dei panni stesi tocca tutta l’Italia e non solo. Il profilo ufficiale contiene foto da Urbino, Venezia e Siena, cioè i luoghi visitati dal team composto da Marco detto @gusions sui media, Alessandro Bordoni alias @ilcavallopazzo e Silvana Di Puorto, su Instagram @sildipi, e alcuni repost da Napoli, Cagliari e Genga, vicino ad Ancona.


“La diffusione dell’hashtag ci ha resi davvero orgogliosi” dice Marco. #notmypanni infatti ha coinvolto tante altre località da nord a sud Italia e non mancano anche le foto provenienti da città straniere: Marrakech e Londra, solo per citarne un paio. Il soggetto è sempre lo stesso, un filo di panni stesi, in un caso ad asciugare al sole, nell’altro a bagnarsi sotto la pioggia.


Ma il progetto potrebbe non fermarsi qui, anche se il promotore non vuole svelare che cosa ha in mente. “Nei prossimi giorni sui canali social ne vedrete delle belle – dice Marco – e per quel che riguarda me, sono sempre alla ricerca di panni stesi. Se vedete un pazzo che fotografa balconi strani non preoccupatevi, sono io, @gusions”.

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