Istituto per la Formazione
al Giornalismo di Urbino

i corsi - la sede - contatti
gli allievi - i docenti - l'istituto

Primarie Marche, Ceriscioli vince grazie a Pesaro. Ma Urbino non è con lui

di , e    -    Pubblicato il 2/03/2015                 
Tag: , , , , , , ,
ceriscioli festeggia

Luca Ceriscioli (Fonte: Facebook- Comitato per Luca Ceriscioli)

URBINO – Gli elettori marchigiani del centrosinistra hanno scelto il loro candidato per le regionali di maggio. Luca Ceriscioli, ex sindaco di Pesaro, ha battuto Pietro Marcolini per 2.800 voti, ottenendo il 52,53% di preferenze contro il 46,11% del diretto avversario. Ninel Donini ha raggiunto l’1,36%. Ceriscioli ha strappato all’assessore regionale uscente tre province su cinque: Pesaro, Fermo e Ascoli Piceno. Soltanto Ancona e Macerata hanno preferito Marcolini al vincitore.

“I marchigiani hanno scelto il cambiamento” così commenta al Ducato il vincitore. “Ora si va avanti tutti insieme uniti per le elezioni vere e proprie: chi vince porta avanti il proprio progetto, chi perde deciderà se collaborare”
Le Marche hanno scelto soprattutto di votare: l’obiettivo al ribasso dei 25mila elettori fissato dal Pd è stato superato. Alle urne si sono presentati in 43.588. Dato, va detto, di gran lunga inferiore rispetto ai 93.716 elettori che hanno votato per le primarie del Pd del 2013.

“Siamo felicissimi – dice il segretario regionale del Pd Francesco Comi -basti pensare che in Emilia-Romagna, alle primarie di settembre l’affluenza alle urne non ha superato i cinquantacinquemila elettori. La nostra è una grande vittoria”.

PROVINCIA CERISCIOLI
MARCOLINI
DONINI
ANCONA
3872 4660
167
PESARO E URBINO
8795  3152
223
FERMO
1931 1803
43
MACERATA
3121 6003
110
ASCOLI PICENO
5041
4295
44
TOTALE
22.760
19.979
587

La frattura delle preferenze è evidente nella provincia di Pesaro-Urbino: se Pesaro si è mostrata decisiva per la vittoria di Ceriscioli dove l’ex sindaco ha ottenuto il 72,43% dei voti, Urbino va in controtendenza rispetto ai risultati regionali. La città ducale e i suoi 955 elettori hanno premiato Marcolini che ha ottenuto 509 preferenze. Ceriscioli si è fermato a 417 e per Ninel Donini solo 14 voti.

SEZIONE PER SEZIONE: ECCO COME HA VOTATO URBINO

Marcolini vince anche a Fermignano con 146 voti contro i 62 di Ceriscioli. Dei 217 elettori, cinque hanno scelto la Donini. Alla sala Monteverdi si sono presentati anche una minorenne e 20 elettori di nazionalità straniera.

La sede del Pd di Urbino è rimasta aperta oltre la mezzanotte per raccogliere i voti in arrivo dai seggi e seguire il testa a testa tra i due principali candidati. I sostenitori più attivi si sono riuniti nella stanza del segretario locale per assistere alla vittoria non di un solo nome ma di un intero partito. “Ci davano per morti – afferma Federico Scaramucci, segretario del Pd di Urbino – invece siamo il primo partito della città. Abbiamo sfiorato l’obiettivo dei 1000 voti”.

La sinistra urbinate ha raggiunto un nuovo traguardo: rispetto alle primarie parlamentari del 2012 dove avevano votato in 919, gli elettori sono cresciuti di numero nonostante la crescente sfiducia nella politica. I seggi con maggiore affluenza sono stati quello centrale in piazza della Repubblica, a Gadana-Cavallino e a Piansevero.

“L’affluenza in aumento del 25% è un segnale chiaro – dice Piero Sestili,  fondatore del comitato di Urbino per Ceriscioli – c’è interesse per la politica del Pd, che viene percepita centrale per il destino della regione. A Urbino la reazione è stata anomala, una parte del partito era vicina alle posizioni di Marcolini e non voleva fare un passo indietro”.

Il disagio per la cattiva politica viene espresso con la denuncia di un elettore. A Piansevero, secondo il presidente del seggio, una scheda è stata resa nulla dalla scritta “66 indagati”, in riferimento alle indagini sulle spese pazze dei consiglieri della regione Marche.

Adesso, nella sede regionale del Pd si lavora per un progetto comune, soprattutto in vista di un incontro tra i due ormai ex avversari che si terrà in settimana e fortemente voluto da Comi. Marcolini suggerisce a Ceriscioli di “correggere la linea politica adottata finora e consolidare l’enorme patrimonio che non abbiamo intenzione di disperdere né di mortificare”.
“Anch’io mi impegno a collaborare, nelle modalità possibili, con il vincitore di queste primarie”, commenta Donini. “E’ stata una bella esperienza, ma stancante”. Michele Pompili, presidente del comitato Marcolini di Urbino, conferma l’alleanza: “Nessuno sconfitto. Domani saremo tutti a lavoro”.

Le elezioni sono state raccontate anche attraverso i social: se su Facebook la giornata è stata seguita dai gruppi di sostegno dei singoli candidati, su Twitter i volontari presenti nei seggi hanno rilanciato con #volontarixpassione, un hashtag meno istituzionale di #primariemarche. Visibili in rete gli stessi candidati che hanno caricato sui rispettivi profili dei social le foto ai seggi. Vero vincitore è l’entusiasmo, visibile dai selfie postati su Twitter, dei ragazzi che si riavvicinano alla politica.

Sullo stesso argomento:

I commenti sono chiusi