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Regionali Marche 2015, verso una corsa a cinque. Spacca e Ceriscioli pronti alla sfida

di e    -    Pubblicato il 3/03/2015                 
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Luca Ceriscioli dopo la vittoria alle Primarie
(Fonte: Facebook- Comitato per Luca Ceriscioli Presidente

URBINO – Dopo Luca Ceriscioli, consacrato domenica dalle primarie del centrosinistra, il secondo candidato alle regionali del 10 maggio sarà un esponente di Marche 2020-Area Popolare. Manca l’ufficialità, ma il prossimo ad entrare nella rosa degli aspiranti governatori potrebbe essere proprio il presidente uscente delle Marche Gian Mario Spacca.

“La nostra posizione è quella espressa sabato”, comunica il gabinetto del governatore. E cioè che si va alle regionali insieme a Nuovo Centro Destra e a Unione di Centro. L’incontro del 28 febbraio alla Fiera di Ancona ha infatti sancito l’alleanza tra il partito fondato da Spacca, Marche 2020, e l’area centrista.“Non esiste una questione del mio terzo mandato, né di ruoli personali da preservare qui o altrove – aggiunge il presidente in una nota – esiste solo un problema di coalizione e di formula di governo”. Un appunto indirizzato allo stesso Ceriscioli, che al Resto del Carlino ha affermato che Spacca sarebbe “l’avversario ideale”. Perché il voto alle primarie dimostra la voglia di “discontinuità dal governo attuale della Regione”.

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona (Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Il Congresso di Marche 2002-Area Popolare di Ancona
(Fonte: Sito ufficiale Gian Mario Spacca)

Se Marche 2020 aspetta a dare l’annuncio ufficiale, il Pd marchigiano è certo della ricandidatura di Spacca. Non è un caso che la convention di sabato – dicono fonti interne al partito – si sia conclusa senza l’annuncio di un nome certo. L’attuale governatore avrebbe infatti preferito attendere l’esito delle elezioni per essere sicuro di non doversi scontrare con il collega di giunta Pietro Marcolini. Ora che l’assessore al Bilancio è uscito definitivamente dai giochi, i dubbi sulla partecipazione di Spacca sfumano.

Della discesa in capo del presidente uscente è convinto anche Giorgio Cancellieri, sindaco di Fermignano ed esponente della Lega Nord. Giorgio Mochi, sindaco di Piobbico in quota Forza Italia, dichiara al Ducato che sul nome di Spacca potrebbero convergere le forze di centrodestra. Non la Lega, che presenterà un suo candidato. Il Movimento 5 Stelle punterà su Gianni Maggi, attivista di Ancona eletto a fine gennaio dalle Regionalie online. Insomma: sarà corsa a cinque.

Pd con Ceriscioli, se si resta uniti. Il Partito Democratico da domenica ha il suo candidato ufficiale. Ma l’ex sindaco di Pesaro ha vinto le primarie con un margine ristretto: 2800 preferenze. Ecco perché dovrà cercare di riconquistare i voti andati a Marcolini.  I due si incontreranno nei prossimi giorni per discutere la linea da seguire, e lo sconfitto delle primarie si è già detto intenzionato a collaborare.

M5S con Maggi: “Contro l’alleanza di poltrone”. Eletto dalla rete con appena 200 voti su un totale di 1.485, Gianni Maggi è l’uomo di Grillo per le Marche. Che non si stupirebbe di fronte alla candidatura del presidente in carica. “Quella tra Spacca e Area Popolare è chiaramente un’alleanza di poltrone – commenta al Ducato il candidato grillino – dopo due mandati non avrebbe potuto ripresentarsi, e allora ha pensato bene di raccogliere i vecchi esponenti dell’Udc e del partito di Alfano. Area Popolare parla di nuove idee: ma se le avevano davvero potevano averle già applicate”.

Lega Nord: “No lista Tosi”. Per le regionali non c’è ancora un candidato definitivo. “Di certo se dovesse uscir fuori il nome di Spacca – dichiara il segretario regionale Luca Ridolfo Paolini – la Lega non lo appoggerebbe. L’attuale presidente propone una lista che è un rimpasto di vecchi partiti. Salvini vuole una Lega improntata al cambiamento: in questo Ceriscioli ci sembra l’avversario adatto. Lui è il nuovo, Spacca il vecchio”. E sul possibile divorzio nazionale tra Salvini e Tosi commenta: “Non ci sarà una lista Tosi perché non ci sono due leghe”.

Forza Italia prende tempo. Gli azzurri restano alla finestra. “L’alta affluenza alle primarie significa che Urbino va a sinistra? In realtà i risultati delle comunali hanno dimostrato il contrario”, rivendica la consigliera regionale Elisabetta Foschi. Che a concorrere per le regionali potrebbe trovare suo marito. Stefano Aguzzi, ex sindaco di Fano, è tra i papabili che potrebbero mettere d’accordo la restante parte del centrodestra. Fra i nomi trapelati dai militanti azzurri c’è anche quello del sindaco di Piobbico Mochi. Ma resta l’incognita di un possibile accordo tra Gian Mario Spacca e il segretario regionale di Forza Italia Remigio Ceroni, che già lo scorso novembre aveva dato la sua “benedizione” a Marche 2020, di cui si era definito possibile alleato. E se il centrodestra finisse davvero per diventare l’ombra di Spacca?

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