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Marche, 21 consiglieri chiedono le dimissioni di Spacca. Il Pd: “Si vergogni”. Lui: “Non lascio”

di    -    Pubblicato il 22/04/2015                 
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Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

ANCONA – La richiesta di dimissioni del Presidente della Giunta regionale Gian Mario Spacca è stata formalmente presentata oggi alle 15.00 dal capogruppo del Pd Mirco Ricci. Si tratta di una mozione di sfiducia firmata da 21 consiglieri che fanno parte delle liste che finora hanno sostenuto il presidente. Questo accade mentre il governo, decidendo di non impugnare la legge elettorale, ha rinunciato a opporsi alla candidatura di Spacca per il terzo mandato alla presidenza della regione Marche.

Spacca ha scelto di affidare la sua replica al profilo Facebook: “E’  il Pd che ha offeso e continua ad offendere i cittadini anche in queste ore”. La rottura con il suo ex partito è netta: “Il centrosinistra nelle Marche è deflagrato e ora non c’è più”. Infine, ribadisce quel che tutti si aspettavano: “Continueremo l’azione di governo”. Quindi, niente dimissioni.

L’intenzione di firmare un documento di sfiducia da parte dei consiglieri era stata annunciata ieri in conferenza stampa. Non hanno preso parte all’iniziativa solo gli appartenenti a Marche2020 (la lista del presidente uscente alle prossime regionali). “Auspichiamo che il presidente – si legge nel comunicato stampa – tradito il mandato popolare rimetta il suo ruolo e affidi la gestione ordinaria alla Giunta regionale. Diversamente gli assessori regionali rassegneranno le proprie dimissioni”. Si tratta dei democratici Antonio Canzian, Sara Giannini, Marco Luchetti, Almerino Mezzolani e Pietro Marcolini.

Nel caso Spacca restasse al suo posto e i cinque assessori si dimettessero, a poco più di un mese dalle elezioni regionali il Presidente potrebbe portare avanti solo atti di ordinaria amministrazione, che non richiedono la maggioranza in giunta.  Si tratterebbe comunque di un atto politico, visto che il Consiglio regionale è già sciolto e, come riporta l’Ansa, è convocabile solamente “per atti indifferibili e urgenti”.

“Non possiamo fingere che il nostro presidente – ha dichiarato ieri il segretario regionale del Pd Francesco Comi – non sia oggi il candidato di Forza Italia e del Nuovo Centro Destra. Abbiamo resistito al nostro posto finora per portare avanti l’amministrazione, perché lo dovevamo ai cittadini. La candidatura di Spacca col centro-destra è un’offesa a tutti gli elettori, di qualsiasi colore, perché mina la credibilità di tutta la politica, oltre alla sua personale”. Non ci va leggero il segretario, e prosegue: “Spacca dovrebbe vergognarsi per non essersi dimesso. Non so che soddisfazione possa trarre dall’apparire un fantoccio. La sua volontà di restare ancorato allo scranno è ridicola. La sua unica motivazione è un attaccamento personale al ruolo che ricopre”.

Pezzo aggiornato il 22/04 alle 16.00

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