il Ducato » agnese vastano http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » agnese vastano http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Turismo culturale, l’Italia cresce, le Marche no. E Palazzo Ducale si riempie solo grazie a grandi mostre http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/turismo-culturale-litalia-cresce-le-marche-no-e-palazzo-ducale-si-riempie-solo-grazie-a-grandi-mostre/73726/ http://ifg.uniurb.it/2015/05/06/ducato-online/turismo-culturale-litalia-cresce-le-marche-no-e-palazzo-ducale-si-riempie-solo-grazie-a-grandi-mostre/73726/#comments Wed, 06 May 2015 16:24:19 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=73726 DSC_0458

L’ingresso di Palazzo Ducale

URBINO – Vent’anni di alti e bassi, un saliscendi che però porta più spesso il segno meno. I grafici dei risultati di incassi e affluenza del Palazzo Ducale di Urbino negli ultimi due decenni tracciano la linea di una sostanziale decrescita, con pochi picchi isolati. La fotografia che emerge dai dati raccolti dall’Ufficio statistica del ministero dei Beni culturali, nell’ambito del Programma statistico nazionale, è infatti quella di un turismo stagnante. Ma per le Marche si può dire la stessa cosa: le due linee sono praticamente parallele.

Valori che non reggono il confronto con il trend nazionale, che invece è in continua ascesa, sia per quanto riguarda il numero di visitatori che per gli incassi annuali. Per Urbino, un record di introiti e visitatori nel 2001, poi il crollo costante fino al 2004. Da allora sono passati più dieci anni, ma la situazione non è migliorata. Al contrario, sono stati registrati i record negativi: nel 2010 319mila euro per Palazzo Ducale e 734mila nell’intera regione (valori indicizzati al 2014 per l’inflazione). E solo nello scorso anno si è avviata una leggera ripresa, ma sempre al di sotto dei risultati di inizio secolo.

Dati che tengono conto del valore dell’inflazione annuale

I dati, disponibili online, evidenziano anche il grande ruolo giocato da Palazzo Ducale nell’andamento delle Marche. Insieme alla rocca di Gradara, rappresentano quasi la totalità di incassi e ingressi regionali. Il loro andamento è quindi in grado di influire su quello dell’intera regione che, nel 2014, era ancora al di sotto dei valori del 1996 relativi agli introiti, nonostante un numero di visitatori maggiore.

Le eccezioni sono poche e i momenti di ripresa corrispondono sempre a grandi eventi, come le mostre temporanee organizzate nelle sale di Palazzo Ducale. Il 2001 è stato l’anno più fruttuoso per la Galleria nazionale delle Marche (Palazzo Ducale): oltre 600mila euro di incassi e 240mila visitatori in corrispondenza dell’esposizione contemporanea della Fornarina di Raffaello e del Dittico dei Duchi di Piero della Francesca. Una mostra che come ha raccontato al Ducato Lorenza Mochi Onori, soprintendente per il patrimonio storico e artistico delle Marche dal 2003 al 2009, “è stato un gesto per omaggiare Carlo Bo, che prima di morire aveva scritto una lettera in cui si auspicava il ritorno della Fornarina a Urbino”.  Nel 2009, altro successo di pubblico per la mostra Raffaello e Urbino, ma in questo caso gli incassi non hanno raggiunto i 400mila euro.

Dati che tengono conto del valore dell’inflazione annuale

“Le ragioni di questo andamento sono molteplici – ha detto Mochi Onori – bisogna tenere conto di numerose varianti”. Secondo la ex soprintendente le Marche sono una regione ‘isolata’, difficile da raggiungere, certamente non una regione di passaggio. È quindi necessario sapere richiamare i turisti con eventi ‘eccezionali’, come le mostre temporanee, nonostante le attrazioni marchigiane abbiano una buona base di visitatori anche per le mostre permanenti. “È necessario lanciare nuove iniziative – ha detto Mochi Onori – per esempio, ho suggerito di riaprire le case storiche dei centri cittadini, che sono una grande attrazione e dovrebbero rappresentare l’offerta peculiare della nostra regione”.

La motivazione delle basse entrata degli ultimi venti anni è data anche dall’altissimo numero di ingressi gratuiti, spesso più di quelli a pagamento. Fino all’anno scorso, infatti, gli over 65, che rappresentano una grossa fetta del turismo nazionale, avevano diritto all’ingresso gratuito nei musei. Con la riforma del ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini è scomparso questo ‘privilegio’ ed effettivamente nell’ultimo anno, a fronte di un numero di visitatori quasi uguale a quello del 2013, gli incassi sono aumentati di circa 40mila euro.

Dati che tengono conto del valore dell’inflazione annuale

Non è d’accordo con una visione pessimistica Agnese Vastano, della Soprintendenza per i Beni storici artistici ed etnoantropologici delle Marche. “Palazzo Ducale, così come gli altri musei delle Marche, hanno da sempre un andamento costante. Anzi nel 2014 e nei primi mesi del 2015 c’è stato un grande miglioramento”. A gennaio, febbraio e marzo si sono registrati 10mila ingressi in più rispetto all’anno precedente e, come ricorda la Vastano, “in quei mesi non abbiamo avuto nessuna mostra temporanea. Si tratta anche di un periodo di bassa stagione, quindi questo risultato è ancora più significativo”. E il primo week-end di maggio, beneficiando della mostra Lo studiolo del Duca, si è chiuso con circa 7mila ingressi. “Considerando il periodo di crisi che stiamo attraversando e la posizione scomoda delle Marche e di Urbino, la nostra situazione è buona. Dobbiamo essere positivi” ha concluso la Vastano.

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Giornate Fai a Urbino, visite agli oratori S. Giovanni e S. Giuseppe http://ifg.uniurb.it/2015/03/20/ducato-online/giornate-fai-a-urbino-visite-agli-oratori-s-giovanni-e-s-giuseppe/68821/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/20/ducato-online/giornate-fai-a-urbino-visite-agli-oratori-s-giovanni-e-s-giuseppe/68821/#comments Fri, 20 Mar 2015 14:27:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68821 Il presepe di Federico Brandani, Oratorio S. Giuseppe

Il presepe di Federico Brandani, Oratorio S. Giuseppe

URBINO – Le stile gotico quattrocentesco dei fratelli Salimbeni e la Natività rappresentata dall’urbinate Federico Brandani. Alle Giornate FAI di Primavera 2015 Urbino parteciperà con le opere conservate negli oratori di San Giovanni e di San Giuseppe. Dal 20 al 22 marzo i due monumenti nel centro storico della città ospiteranno una serie di eventi, dal concerto musicale alle visite guidate.

La manifestazione del Fai, Fondo Ambiente Italiano, arrivata alla ventitreesima edizione, propone visite ai luoghi che rendono unico il patrimonio culturale del Paese. Sono 340 le località italiane presenti nel programma 2015, con più di 780 punti da visitare tra sabato 21 e domenica 22. Chiese, borghi, castelli, archivi musicali e altri luoghi di interesse, aperti con visite a contributo libero. Tramite questi eventi, il Fai, fondazione senza scopo di lucro, ha l’obiettivo di “far conoscere e amare i tesori d’arte e natura” dell’Italia.

A Urbino le iniziative inizieranno venerdì 20. All’Oratorio di San Giuseppe, in via Barocci 40, si parlerà degli interventi di restauro compiuti di recente, con la relazione di Agnese Vastano e delle restauratrici. L’appuntamento è alle ore 17. Aprirà l’incontro Maria Rosaria Valazzi, soprintendente ai beni storico artistici ed etnoantropologici delle Marche. La chiusura dell’evento sarà affidata all’associazione Cappella Musicale di Urbino. All’interno dell’Oratorio si trova il Presepe di Federico Brandani, realizzato tra il 1545 e il 1550 in scagliola, una tipologia di gesso che rende le sculture simili al marmo. Il tufo che ricopre le pareti della stanza dove si trova l’opera dà al visitatore l’idea di trovarsi realmente nella grotta della Natività. Sabato alle ore 16 e domenica alle 11 e alle 16 sono previste visite con Vastano e le autrici dell’intervento, insieme ad Alessandro Marchi e Anna Falcioni. Nei due giorni l’Oratorio sarà comunque aperto dalle 10 alle 12,30 e dalle 15 alle 18,30.

Gli affreschi nell'Oratorio S. Giovanni

Gli affreschi nell’Oratorio S. Giovanni

L’Oratorio di San Giovanni (via Barocci, 31) dedicherà la giornata di venerdì ad un’inaugurazione più conferenza fissate per le 17, ma aperte ai soli iscritti Fai (e a quelli che si iscriveranno al momento). Il pubblico potrà partecipare alle conferenze di sabato (alle 16) e di domenica (alle 11 e alle 16). Entrando nell’Oratorio si possono ammirare gli affreschi, datati 1416, dei fratelli Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino Marche. Fu scelto lo stile gotico per rappresentare le storie della vita di San Giovanni e la Crocifissione di Cristo. L’orario di apertura segue lo stesso dell’Oratorio San Giuseppe: sabato e domenica, 10-12,30 e 15-18,30.

In tutti e due i luoghi gli studenti del liceo classico ‘Raffaello’ di Urbino presteranno servizio come guide turistiche. Saranno ‘Apprendisti Ciceroni’, così li chiama il Fai, e si aggiungeranno ai ragazzi delle scuole che, in tutta Italia, durante questo weekend di cultura, guideranno i visitatori nella riscoperta del nostro patrimonio.

LEGGI L’INCHIESTA del Ducato sul turismo a Urbino: dall’introduzione della tassa di soggiorno alle difficoltà che si trova ad affrontare il turista che arriva in città.

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Scuola di restauro: gioielli dimenticati in mostra alla Grotta della Cattedrale http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/scuola-di-restauro-gioielli-dimenticati-in-mostra-alla-grotta-della-cattedrale/39283/ http://ifg.uniurb.it/2013/03/19/ducato-online/scuola-di-restauro-gioielli-dimenticati-in-mostra-alla-grotta-della-cattedrale/39283/#comments Tue, 19 Mar 2013 10:52:28 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=39283

Laura Barattin, direttrice della Scuola di restauro

URBINO – Forse non saranno la Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca o la Scuola di Atene del Raffaello, ma le tele, le sculture e i manufatti affidati agli allievi della Scuola di Conservazione e restauro dei beni culturali di Urbino “sono comunque opere importanti” come spiega Laura Baratin, direttrice dell’Istituto.

La mostra “Il restauro per una didattica dell’arte” , dal 23 marzo al 30 giugno all’Oratorio della Grotta della Cattedrale, ospiterà le opere d’arte restaurate dagli studenti che hanno cercato di riportare alla visibilità, ciò che non era più visibile come “Il passaggio del popolo eletto nel Mar Rosso” del Villiani, opera scelta come simbolo della mostra.

Alla conferenza stampa di presentazione, che si è tenuta questa mattina all’ex sala consiliare del Municipio,  la responsabile della Soprintendenza di Urbino, Agnese Vastano ha spiegato che, grazie alla collaborazione tra le diverse istituzioni, si riesce a recuperare cose che i circuiti dello stato e degli sponsor, in tempi di crisi non possono più recuperare. Con questo tipo di partenariato, a Maggio inizieranno anche i lavori per la restaurazione del Portico di san Francesco in piazza della Repubblica.

Gli allievi della Scuola diretta dalla professoressa Laura Baratin si sono cimentati nel recupero di numerose opere d’arte di diversa forma, dalle tele alle sculture, che altimenti sarebbero rimaste nell’oblio dei depositi. Queste opere così rilevanti a livello artistico, fanno capire quanto forte sia stata la fiducia data agli allievi  della scuola. La Scuola di restauro è considerata un’eccellenza che non tutte le città d’arte hanno a loro disposizione.

La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione tra l’Arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, la soprintendenza per i beni artistici ed entnoantropologici della Regione Marche e appunto la Scuola di restauro dell’Uniurb.

A co-finanziare l’evento un’impresa privata, il Consorzio della casciotta di Urbino. “Anche la casciotta è cultura” le parole di Paolo Cesaretti, del Consorzio, che ha sottolineato l’importanza dell’enogastronomia e della cultura come importanti motori dello sviluppo per l’Italia.

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C’è il sole, pericolo stalattiti aumenta. Corbucci: “Meglio non uscire di casa” http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-online/ce-il-sole-pericolo-stalattiti-aumenta-corbucci-meglio-non-uscire-di-casa/25071/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-online/ce-il-sole-pericolo-stalattiti-aumenta-corbucci-meglio-non-uscire-di-casa/25071/#comments Wed, 15 Feb 2012 20:37:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=25071 Scuole chiuse fino a sabato 18]]> di Micol Sara Misiti
URBINO – Eccola la nuova emergenza, anche se su Urbino è spuntato il sole: l’aumento delle temperature e le forti raffiche di vento potrebbero provocare il crollo di blocchi di neve e di stalattiti dai tetti del centro storico di Urbino.

Il Comune ha invitato i cittadini alla prudenza e ad uscire dalle abitazioni solo in caso di assoluta necessità. “Meglio non uscire, se non per stretta emergenza”. E’ questo l’appello del sindaco Franco Corbucci ai cittadini di Urbino. “A causa del miglioramento del tempo – continua il sindaco – il pericolo di caduta stalattiti aumenta”. Nelle prossime ore le temperature saranno nuovamente in discesa nei valori minimi, mentre le massime rimarranno stazionarie.

LEGGI Studenti sfollati costretti a pagare. L’Ersu: “Rimborseremo”

Volontari del soccorso alpino e speleologico, della protezione civile e il corpo speciale soccorso alpino delle Fiamme Gialle lavorano da giorni per rimuovere la neve dai tetti dei palazzi, portare medicine ai malati isolati ed evacuare le abitazioni in situazione di emergenza. Le squadre Saf (speleo-alpinistiche-fluviali) continuano gli interventi alla chiesa dei Cappuccini, dove il tetto è crollato lunedì.

VIABILITA’ – Il lavoro si è concentrato sul ripristino delle strade inagibili e che costringono all’isolamento una decina di nuclei famigliari intorno a Urbino” come ha riferito Massimo Galuzzi, assessore con deleghe alle opere pubbliche e alla viabilità. La condizione della viabilità è migliorata, da oggi l’85 per cento delle strade comunali è tornato percorribile. Le navette e i collegamenti tra Urbino e Pesaro sono regolari, però è ancora inaccessibile il centro storico.

“Per quanto riguarda gli edifici e la cittadina ducale – continua l’assesore Galuzzi – priorità sono, come nei giorni scorsi, la messa in sicurezza dei tetti che sopportano un peso inusuale per via della neve accumulata e la rimozione delle stalattiti”. Le famiglie bloccate, secondo quanto riferisce Galuzzi, sono state raggiunte telefonicamente e la loro condizione non crea particolari preoccupazioni, quindi non si tratta di emergenze.

SCUOLE – Il sindaco di Urbino ha deciso di sospendere l’attività didattica di tutte le scuole, asili nido inclusi, per venerdì 17 e sabato 18 febbraio. Le strutture saranno aperte per il solo personale amministrativo, mentre gli alunni potranno riprendere le lezioni da lunedì 20 febbraio.

SAN BERNARDINO -I frati del convento si sono spostati a causa del rischio del crollo del tetto. “La situazione è delicata e da tenere costantemente sotto controllo”, ha detto l’ingegner Alessandro Cioppi, responsabile dell’area tecnica dell’Arcidiocesi di Urbino. “Si tratta di una misura precauzionale – dice frate Samuele – il tempo che i vigili del fuoco mettano in sicurezza il tetto, che però finora non presentava particolari problemi, tranne qualche piccola infiltrazione d’acqua”.

DUOMO - E’ stato effettuato anche il sopralluogo al Duomo di Urbino. “Sulla volta ci sono due piccolissime infiltrazioni d’acqua, forse causate dallo scivolamento di qualche coppo. Tutte le opere all’interno sono in sicurezza”, comunica la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano. Il lavoro dei tecnici giunti nella città ducale da Ancona è continuato nel pomeriggio con le visite agli oratori di san Giovanni e san Giuseppe, “oltre a tutti gli edifici cosiddetti vincolati”, quelli oggetto di tutela statale per il loro valore storico-artistico.

UNIVERSITA’ – L’università di Urbino ha fatto un elenco, ancora provvisorio, delle strutture danneggiate dall’emergenza neve. L’Ateneo ha segnalato crolli di soffitti a Palazzo Albani, nel cinema Ducale e nel campus scientifico Enrico Mattei ex-Sogesta. Nella facoltà di Scienze motorie, la sede di via dell’Annunziata ha subito il crollo di due solai in un laboratorio del gruppo muscolare e sono stati realizzati lavori per la messa in sicurezza della copertura della piscina Mondolce e di una pista di atletica.

EMERGENZA RIFIUTI - Il Comune ha invitato i cittadini a limitare l’accumulo di sacchetti in prossimità dei cassonetti e a tenere per qualche giorno l’immondizia sui terrazzi o nei propri giardini, dove il freddo ferma qualunque fenomeno di fermentazione o degrado. Marche Multiservizi è al lavoro per riportare la situazione alla normalità e sta utilizzando dei bobcat per liberare i cassonetti.

L’amministrazione comunale ha anche invitato i proprietari delle automobili lasciate sotto la neve a segnalare le proprie vetture per evitare danneggiamenti, perché i mezzi spalaneve trovano grande difficoltà a pulire le strade, spesso proprio per le auto abbandonate.

FERMIGNANO – La Comaf, un’azienda di carpenteria metallica di Fermignano, rischia il fallimento. E’ isolata da giorni e la Protezione civile ha fatto un sopralluogo per permettere l’arrivo di un camion carico di materie prime. L’attività è ferma da due settimane ed è stata spostata ad Acqualagna.



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Sopralluogo al Duomo, nessun problema per il tetto http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/sopralluogo-al-duomo-nessun-problema-per-il-tetto/24961/#comments Wed, 15 Feb 2012 15:50:01 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24961 [continua a leggere]]]> URBINO – “Sulla volta del Duomo ci sono due piccolissime infiltrazioni d’acqua, forse causate dallo scivolamento di qualche coppo. Tutte le opere all’interno sono in sicurezza”. E’ questo il risultato del sopralluogo dei tecnici arrivati da Ancona al Duomo di Urbino. Lo comunica, al termine dell’incontro, la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano, che aggiunge: “Attualmente, non siamo assolutamente preoccupati per la tenuta del tetto che è stato rifatto all’indomani del terremoto del 1997″.

Il lavoro dei tecnici (Biagio de Martinis della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche, Paola Mazzotti della Direzione regionale beni culturali , Domenico Fucili del Comune e  Alessandro Cioppi per la Curia vescovile), dopo la verifica nel Duomo, continua nel pomeriggio con le visite agli oratori di san Giovanni e san Giuseppe, “oltre a tutti gli edifici cosiddetti vincolati”, quelli oggetto di tutela statale per il loro valore storico-artistico.

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Frati sgomberati da San Bernardino http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/frati-sgomberati-da-san-bernardino/24940/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/frati-sgomberati-da-san-bernardino/24940/#comments Wed, 15 Feb 2012 14:43:44 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24940 [continua a leggere]]]> URBINO –  I frati del convento di San Bernardino saranno sgomberati a causa del rischio crollo del tetto. Lo afferma la vicedirettrice di Palazzo Ducale Agnese Vastano, al termine della riunione con gli ingegneri di Regione e Soprintendenza delle Marche.  “Si tratta di una misura precauzionale – dice frate Samuele – il tempo che i vigili del fuoco mettano in sicurezza il tetto, che però finora non presentava particolari problemi, tranne qualche piccola infiltrazione d’acqua”.

I frati, però, non sanno ancora dove si sposteranno per la notte: “Aspettiamo la riunione di oggi pomeriggio con il ministro provinciale”, fa sapere il religioso. Escluso, come dice padre Andrea, che possano essere alloggiati nel convento dei frati francescani dove un’ala è stata resa inagibile dal crollo di una trave.

 

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Infiltrazioni al Duomo, atteso sopralluogo dei tecnici da Ancona http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/15/ducato-notizie-informazione/infiltrazioni-al-duomo-atteso-sopralluogo-dei-tecnici-da-ancona/24781/#comments Wed, 15 Feb 2012 11:02:18 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=24781 [continua a leggere]]]> URBINO – Prevista in tarda mattinata una riunione tra la Soprintendenza di Urbino e gli architetti Biagio De MartinisPaola Mazzotti, rispettivamente della Soprintendenza per i beni architettonici delle Marche e della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici.  La vicedirettrice di Palazzo Ducale, Agnese Vastano, fa sapere che i due tecnici faranno anche un sopralluogo all’interno del Duomo, “dove ci sono infiltrazioni d’acqua”.  Nell’incontro si farà il punto sui danni subiti, a causa del peso della neve, dal patrimonio storico nel comprensorio urbinate, e sui rischi delle infiltrazioni d’acqua, già segnalate “alla chiesa di Santa Caterina a Cagli, al Palazzo ducale di Urbania e alla Rocca di Sassocorvaro”.

 

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Palazzo Ducale, cumuli di neve nel chiostro. “Federico era più organizzato” http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-online/palazzo-ducale-cumuli-di-neve-nel-chiostro-il-custode-federico-era-piu-organizzato/23561/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/12/ducato-online/palazzo-ducale-cumuli-di-neve-nel-chiostro-il-custode-federico-era-piu-organizzato/23561/#comments Sun, 12 Feb 2012 20:09:50 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=23561 di Antonio Siragusa e Maria Sara Bertuccioli

Il  Palazzo Ducale di Urbino è rimasto aperto in questi giorni e lo è anche oggi, nonostante l’emergenza neve e l’assenza di turisti. Gli unici temerari, nell’ultima settimana, sono stati due russi, due inglesi e un giapponese. E l’ingresso è una porticina davanti all’obelisco, in piazza del Rinascimento e non quello consueto da piazza duca Federico, ricoperta da metri di neve.

Clicca qui per vedere il video incorporato.

Ce lo ha confermato Agnese Vastano, della direzione tecnico-scientifica della Galleria nazionale delle Marche. “Domani il Palazzo Ducale resterà chiuso per ordine del prefetto, così come tutti gli uffici pubblici della provincia, mentre per martedì ancora non è stata presa una decisione” ha aggiunto. Abbiamo incontrato un custode notturno del Palazzo, che ci ha mostrato la neve nel cortile interno. “Almeno il duca Federico aveva centinaia di servi per spalare la neve, ora è più complicato toglierla” ha detto.

 

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