il Ducato » biogas http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » biogas http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Via “incostituzionale”, a rischio le autorizzazioni per il biogas http://ifg.uniurb.it/2013/06/06/ducato-online/via-incostituzionale-a-rischio-le-autorizzazioni-per-il-biogas/50043/ http://ifg.uniurb.it/2013/06/06/ducato-online/via-incostituzionale-a-rischio-le-autorizzazioni-per-il-biogas/50043/#comments Thu, 06 Jun 2013 08:38:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=50043 SCHEDA Perché la Consulta ha bocciato la legge]]> URBINO – Le centrali di biogas della Valle del Metauro, a partire da Fano e Montefelcino, passando per Ostra, Corridonia, Petriolo, Matelica, Monteprandone e Recanati, potrebbero presto fermare i motori o – in alcuni casi – non vedere la luce.

A bloccare le turbine è la sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionali alcuni punti della legge regionale 3/2012 sulla Valutazione d’Impatto ambientale (Via) .

La prima conseguenza della sentenza è che l’avvocatura regionale ha dichiarato l’intenzione di sospendere le autorizzazioni concesse, ponendo come limite di tempo circa una settimana.

Il riferimento è ai  procedimenti che non prevedono l’obbligo di essere sottoposti alla Via (perché di dimensioni inferiori rispetto ai parametri che imporrebbero la procedura di valutazione):  proprio questo è uno dei punti della legge richiamati dalla Corte costituzionale.

“Secondo le direttive europee – spiega Alessandro Mei, coordinatore di “comitati in rete”- anche un piccolo impianto di biogas da 200-300 kwatt richiederà la Valutazione d’impatto ambientale perché, in un determinato territorio, potrebbe sommarsi ad altre strutture che già emettono gas di scarico e superare le soglie consentite per legge”.

Non basterà più, insomma, che una centrale produca meno di 1 megawatt per evitare il procedimento della Via (sono diverse le centrali di biogas che producono 999kw, 0,9 megawatt) di cui una ad Acqualagna.

“La commissione d’inchiesta che si è riunita martedì- ha commentato la consigliera regionale di opposizione Elisabetta Foschi -  ha  chiesto all’avvocatura della Regione di stabilire se la sentenza avrà effetti anche sulle autorizzazioni già concesse. Procedimenti  su cui pendono i ricorsi dei comuni e dei comitati, come nel caso delle due centrali di biogas di Fano e quella di Montefelcino”.

Molte delle autorizzazioni sarebbero state rilasciate dopo che il Governo aveva già deciso di impugnare la legge, a giugno del 2012, “ignorando completamente il pronunciamento dell’assemblea legislativa regionale che aveva messo in guardia la giunta dal rilasciarle”, specifica Foschi.

Con la nuova proposta di legge, i progetti saranno valutati singolarmente e caso per caso. Inoltre, la decisione su quelli di piccole dimensioni sarà lasciata a Comuni e Province.

È una questione che va oltre le Marche, secondo il dirigente del settore Valutazione Impatto Ambientale della Regione David Piccinini: “La nascita della legge regionale 3/2012 è stata particolare: il Testo Unico Ambientale  prevedeva che chi non avesse varato una legge regionale specifica in materia avrebbe dovuto riferirsi a quella statale, cioè allo stesso Testo Unico. E così hanno fatto molte regioni. Le Marche, invece, per scelta politica, hanno optato per una legge molto restrittiva che abbassava da 50 megawatt a 1  il limite massimo per evitare la Via. Solo dopo aver approvato la legge, in Regione si seppe che l’Italia era sotto la procedura d’infrazione. A noi, come alle altre Regioni, non era mai arrivata alcuna informativa su tale procedura”.

Poi, commentando le autorizzazioni già rilasciate, Piccinini si esprime a titolo personale: “Il mio buonsenso mi dice che bisognerà operare la sospensione solo per le autorizzazioni su cui pende un ricorso. Per le altre, si lasceranno le cose come stanno”.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/06/06/ducato-online/via-incostituzionale-a-rischio-le-autorizzazioni-per-il-biogas/50043/feed/ 0
Autorizzazioni al biogas, insediata ieri Commissione d’inchiesta regionale http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-notizie-informazione/autorizzazioni-al-biogas-insediata-ieri-commissione-dinchiesta-regionale/46146/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-notizie-informazione/autorizzazioni-al-biogas-insediata-ieri-commissione-dinchiesta-regionale/46146/#comments Wed, 08 May 2013 09:02:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=46146 [continua a leggere]]]> URBINO – Si è insediata ieri la Commissione d’inchiesta regionale che dovrà indagare sulle procedure di rilascio delle autorizzazioni per le centrali biogas, biomasse ed eoliche nelle Marche. Durante la riunione è stato nominato presidente Fracesco Massi (Pdl) e vice Paolo Perazzoli (Pd).

Gli altri componenti  della commissione sono:  Francesco Comi, Enzo Giancarli, Paola Giorgi, Mirco Carloni, Gino Traversini, Elisabetta Foschi, Francesco Acquaroli, Giancarlo D’Anna, Raffaele Bucciarelli.

La commissione ha il compito di fare luce sui presunti illeciti nelle procedure di autorizzazione per le centrali a biogas. Nei mesi scorsi tredici imprenditori e funzionari regionali hanno ricevuto degli avvisi di garanzia e sono sotto inchiesta con le accuse di associazione a delinquere e abuso di ufficio.

“La giunta regionale calpesta le proteste dei comitati locali e dei sindaci dichiara Elisabetta Foschi, consigliere regionale della lista Pdl. “E’ assurdo – aggiunge – che gli uffici tecnici continuino ad autorizzare le centrali basandosi su una legge che è a dubbio di incostituzionalità“. Oggetto della polemica è infatti la legge regionale 3 del 2012, che permette la concessione di autorizzazioni, senza la valutazione dell’impatto ambientale, agli impianti con una potenza inferiore a 1 mega watt.

 

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/05/08/ducato-notizie-informazione/autorizzazioni-al-biogas-insediata-ieri-commissione-dinchiesta-regionale/46146/feed/ 0
Biogas, commissione d’inchiesta regionale sulle autorizzazioni http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/biogas-commissione-dinchiesta-regionale-sulle-autorizzazioni/44517/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/biogas-commissione-dinchiesta-regionale-sulle-autorizzazioni/44517/#comments Wed, 24 Apr 2013 10:38:20 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=44517

ANCONA – Il Consiglio Regionale ha istituito ieri una commissione d’inchiesta ad hoc che dovrà analizzare le carte che riguardano gli impianti a biogas, quelli a biomasse ed eolici, e capire se sia il caso di bloccare le autorizzazioni. Questo perché agire senza accertarne prima l’effettiva esigenza provocherebbe un ingente danno economico.

Gli undici consiglieri nominati, che tra cinque mesi dovranno presentare il resoconto dell’indagine, sono: Francesco Comi,
Enzo Giancarli, Paola Giorgi, Paolo Perazzoli, Mirco Carloni, Francesco Massi, Gino Traversini, Elisabetta Foschi, Francesco Acquaroli, Giancarlo D’Anna, Raffaele Bucciarelli.

Nei giorni scorsi la Procura della Repubblica di Ancona ha inviato tredici avvisi di garanzia a imprenditori e funzionari regionali, per sospetti di illegalità nelle procedure per la realizzazione di alcuni impianti. Nel mirino quelli di Osimo, Castelbellino, Camerata, Agugliano, Fano, Morrovalle, Corridonia e Loro Piceno. Luciano Calvarese, dirigente del servizio infrastrutture ed energia della Regione e i funzionari Mauro Moretti e Sandro Cossignani, oltre all’associazione a delinquere hanno a carico anche l’ipotesi di abuso d’ufficio.

Secondo i sostituti procuratori di Ancona Paolo Gubinelli, Andrea Laurino e Marco Pucilli i tre funzionari avrebbero avuto un interesse nelle società che proponevano i progetti, tant’è che in tutte le pratiche di autorizzazione ci sarebbero passaggi mancati, tempi non rispettati, rilievi irregolari. Le indagini dovranno chiarire se questi illeciti siano dovuti a un’errata interpretazione delle leggi oppure siano voluti.

Molti imprenditori, per costruire gli impianti, hanno richiesto alti prestiti (diversi milioni di euro), motivati dalle prospettive di incasso sicuro. Con gli incentivi statali ed europei, infatti, ci sono 15 anni di guadagni garantiti per chi produce energia da biogas, che incassa 30 centesimi a Kilowattora, e tramite impianto eolico, che rende 22 centesimi a Kilowattora. Il rischio, con il blocco della produzione, è quello che gli imprenditori non possano onorare i debiti contratti con le banche.

Sullo stesso argomento:

]]>
http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/biogas-commissione-dinchiesta-regionale-sulle-autorizzazioni/44517/feed/ 0