il Ducato » cantiere http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » cantiere http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Ducato Tv n. 1 – 1 aprile 2015 http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducatotv/ducato-tv-n-1-1-aprile-2015/69845/ http://ifg.uniurb.it/2015/04/01/ducatotv/ducato-tv-n-1-1-aprile-2015/69845/#comments Wed, 01 Apr 2015 16:25:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=69845 URBINO – Torna il Ducato Tv. La prima edizione del nuovo biennio tratterà il problema della viabilità e della sicurezza sulle strade dissestate della provincia di Pesaro e Urbino. Abbiamo fatto un viaggio sulla provinciale metaurense, che collega Fermignano a Urbania: un pericoloso percorso a ostacoli raccontato dalle nostre telecamere. Ne abbiamo parlato con il sindaco di Urbania Marco Ciccolini.

A distanza di 5 anni, i lavori al cantiere dell’ex L.a.r. di Fermignano sono ancora bloccati. Doveva essere un punto di riferimento per la città ma oggi non è altro che un deposito abbandonato. Le recinzioni sono rovinate e i bambini possono entrare facilmente. Lì giocano tra ferri arrugginiti e calcinacci. Per il sindaco Giorgio Cancellieri la colpa è della crisi.

È stata sepolta la capsula del tempo: un contenitore con oggetti e ricordi dei giorni nostri, che sarà aperta tra 100 anni. Abbiamo chiesto ai cittadini cosa hanno donato ai posteri.

Ottimo inizio di Valentino Rossi, che in Qatar ha vinto il primo gran premio del motomondiale 2015. Siamo stati a Tavullia, a trovare la famiglia del campione. Il padre, emozionatissimo, ci ha raccontato i progetti e le aspettative del numero 46, ma anche le paure di un genitore con un figlio in pista.

“La Muta” di Raffaello Sanzio è tornata a Urbino e sarà in esposizione al Palazzo Ducale fino al 5 maggio. Il quadro era tra i dipinti trafugati nel 1975 e ritrovati in Svizzera un anno dopo. Abbiamo parlato del restauro del quadro con Maria Rosaria Valazzi, la sopraintendente ai beni artistici delle Marche.

Dalla classica al rock: così si avvicinano i ragazzi alla musica. La big band “L’Aurora” di Michele Quagliani si è esibita al teatro Sanzio di Urbino, in un concerto gratuito per gli studenti.

Caporedattore: Jacopo Salvadori.

Conduttrice: Serena Santoli.

In redazione: Daniela Larocca, Riccardo Marchetti, Gianmarco Murroni, Michele Nardi, Martina Nasso, Andrea Perini, Nicola Petricca, Giorgio Pinotti, Rita Rapisardi, Valentina Ruggiu, Anna Saccoccio, Antonella Scarcella e Marco Tonelli.

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Ex L.a.r. Fermignano, cantiere fermo dal 2010. Casa di ratti e ranocchi, dove giocano i bambini http://ifg.uniurb.it/2015/03/24/ducato-online/ex-l-a-r-fermignano-cantiere-fermo-dal-2010-casa-di-ratti-e-ranocchi-dove-giocano-i-bambini/68982/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/24/ducato-online/ex-l-a-r-fermignano-cantiere-fermo-dal-2010-casa-di-ratti-e-ranocchi-dove-giocano-i-bambini/68982/#comments Tue, 24 Mar 2015 11:35:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68982 Dettaglio transenna forzata

Dettaglio transenna forzata

FERMIGNANO – È diventato un rifugio per gatti e ranocchi. Oggi, l’area dell’ex L.a.r. di Fermignano, non è altro che un cantiere abbandonato. Sovrastata da un’imponente gru abbandonata a se stessa, questa gigantesca opera incompiuta è ormai parte dell’arredo cittadino, con le sue vecchie recinzioni arrugginite e i buchi nella rete. È da lì che passano i bambini che entrano per giocare. Senza preoccuparsi dei ferri arrugginiti, delle impalcature instabili sulle quali si arrampicano e delle profonde pozze di acqua piovana nei piani interrati, mai drenate. Uno stato di abbandono lungo cinque anni.

Il piano per l’area ex L.a.r. Il progetto, presentato nel 2008, “Due piazze per una città” prevedeva la costruzione di 50 appartamenti, 10 uffici, una struttura di grande distribuzione e grandi spazi pubblici, con due piazze, di cui una coperta, per “favorire la coesione sociale nella cittadina”. “Non sono riusciti a vendere gli appartamenti, il cantiere costava molto e quindi non sono andati avanti” conferma il sindaco Giorgio Cancellieri al Ducato. Il piano è stato approvato dall’amministrazione comunale nel 2008 con una convenzione che prevedeva l’obbligo per la ditta costruttrice, la Gemma srl, di pagare gli oneri di urbanizzazione, cioè le opere pubbliche necessarie alla vivibilità del quartiere: marciapiedi, verde pubblico, lampioni e parcheggi.

Nello stesso anno, l’inizio dei lavori. Innanzitutto sono stati abbattuti i vecchi edifici e anche “La Vela”, un importante esempio di archeologia industriale, sotto la quale doveva sorgere la piazza coperta. Il progetto iniziale prevedeva di salvare la struttura ma gli accertamenti tecnici hanno stabilito che non era sicura. Ed è stata demolita. I lavori si sono bloccati nel 2010 dopo che la ditta costruttrice, la Gemma srl, aveva eretto solo un lotto di 20 appartamenti che sono rimasti allo stato grezzo. A causa della crisi infatti non c’erano le necessarie risorse economiche per proseguire con la realizzazione del progetto.

Ordinanze su ordinanze. Finiti i soldi, rimangono solo i muri scrostati e i calcinacci. Il tutto con numerosi problemi ai margini di un quartiere residenziale, a partire dalla presenza dei topi che si rintanano nell’edificio. All’inizio di ogni estate questi disagi obbligano il sindaco a firmare un’ordinanza che induca la Gemma srl ha effettuare gli interventi necessari per la derattizzazione, la messa in sicurezza dell’area e lo sfalcio dell’erba e che, dichiara Cancellieri, “viene tendenzialmente ottemperata dalla ditta costruttrice”.

La storia della zona. L’ex L.a.r. copriva un’area molto vasta di proprietà in parte del Comune e in parte della famiglia Sartori. Lo stabilimento, costruito tra il 1954 e il 1956, ospitava il mobilificio dei Laboratori Artigianali Riuniti. L’attività dell’azienda è cessata alla fine degli anni ’90 e l’area si è avviata a un lento decadimento. Per tentare di riqualificare la zona, il Comune di Fermignano ha partecipato a un bando regionale per ottenere un finanziamento pubblico. Si trattava dei “contratti di quartiere II” promossi dal governo Prodi nel 2002 che avrebbero concesso un finanziamento Stato-Regione (65% a carico dello Stato e 35% a carico della Regione) per la riqualificazione di alcune zone periferiche degradate. La graduatoria, pubblicata nel 2005, ha visto l’ex L.a.r. di Fermignano piazzarsi al 17° posto, su 33 progetti presentati in tutte le Marche. Di questi solo i primi undici hanno avuto accesso al finanziamento. Un anno più tardi, nel 2006, è sopraggiunta l’amministrazione Cancellieri che ha deciso di vendere la parte di terreno di proprietà comunale alla Gemma srl, costituita al 45% dall’immobiliare Sartori, al 45% dalla cooperativa edile di Predappio e al 10% dalla PiQuadro srl. “Una scelta assurda – dice Arpo Angeli, consigliere comunale di Sel – la posizione in graduatoria faceva ben sperare e Fermignano avrebbe potuto partecipare a un nuovo bando dei contratti di quartiere ed essere scelta”.  Bando che, però, non è più stato rinnovato dai governi successivi.

Il futuro dell’area. Oggi la Gemma srl, con l’aiuto di altri partner commerciali, ha intenzione di proporre un nuovo piano per la zona che tenga conto anche delle mutate esigenze abitative del territorio. Tra le varie proposte quella di creare un centro commerciale in superficie e terminare il lotto di 20 appartamenti ancora allo stato grezzo, garantendo, come previsto dalla convenzione con il Comune, gli stessi spazi pubblici previsti dal progetto originario. “L’azienda nel nuovo progetto – dice l’ingegner Alessandro Cioppi, socio della Gemma srl – vuole mantenere le parti comuni, ma terrà conto delle nuove esigenze di mercato vista la crisi edilizia ed economica”.

“Quando ancora i lavori andavano in pompa magna – dice Arpo Angeli - noi avevamo denunciato la mancanza di precisione e chiarezza nel progetto presentato e alla fine, come previsto, si è risolto tutto in un nulla di fatto” e aggiunge: “Nell’ultima variante al piano regolatore si è puntato molto sull’esaltazione delle storiche sette porte di Fermignano. Proprio di fronte a una di esse adesso stanno costruendo la nuova Conad che coprirà la vista della torre. Non è solo un problema estetico. Quel supermercato era previsto nel progetto di riqualificazione dell’ex L.a.r. e, a causa dei ritardi, ora sorgerà nel posto sbagliato”.

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Torricini, fine lavori slitta ad agosto. “Ma se il meteo ci assiste, liberi prima dell’estate” http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/torricini-fine-lavori-slitta-ad-agosto-ma-se-il-meteo-ci-assiste-liberi-prima-dellestate/68374/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/17/ducato-online/torricini-fine-lavori-slitta-ad-agosto-ma-se-il-meteo-ci-assiste-liberi-prima-dellestate/68374/#comments Tue, 17 Mar 2015 17:25:12 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=68374 LEGGI - CInquanta giorni di ritardo. E i lavori non sono finiti]]> torricini_ok

Le impalcature sui torricini di Palazzo Ducale

URBINO – Il cartello che si poteva leggere fino a pochi giorni fa diceva che i lavori ai Torricini sarebbero dovuti finire lo scorso 29 dicembre. Ma le impalcature sono ancora lì, da ormai più di due anni, e il cartello è cambiato. Adesso la fine lavori è stata fissata al 26 agosto 2015. Urbino sembra così destinata a passare la stagione turistica con il suo gioiello nascosto da tubi e reti metalliche.

Il cartello con la la data di chiusura del cantiere, che riporta tutte le notizie sulle attività che si stanno svolgendo dietro le impalcature, informa che il direttore dei lavori è Biagio De Martinis.

L’architetto conferma che è quella la data ufficiale in cui la facciata tornerà libera. Ma dice anche che, se il tempo lo permetterà, tutto finirà molto prima, anche prima dell’estate. E anche alla soprintendenza di Urbino, anche se con prudenza, sono ottimisti, e prevedono che tutto finisca entro poco tempo anche se è stata proprio la Soprintendenza a dare il via al nuovo lotto di lavori.

Il cantiere che sta celando i Torricini era stato costruito per la messa in sicurezza e antisismica. “Operazioni che sono terminate”, spiega De Martinis. “I ponteggi, perciò, cominceranno presto a scendere, ma non del tutto. Resteranno in piedi le strutture di scarico sul torricino destro dove si trova il montacarichi, necessario per nuovi lavori che la Soprintendenza ha deciso di avviare subito dopo gli ultimi interventi”.

“Per questi nuovi lavori abbiamo impiegato 350.000 euro rimasti inutilizzati dal fondo stanziato per il complesso degli interventi, che era di circa due milioni. Abbiamo così iniziato un’opera di completamento sulle cornici e un trattamento alle pietre della facciata. Inoltre all’interno stiamo procedendo con la sistemazione dell’allestimento museale che sostituirà l’ex istituto d’arte” ha spiegato De Martinis.

“Per poter usare i nuovi fondi serviva l’autorizzazione diretta del Ministero dei Beni Culturali. Appena arrivato l’ok da Roma abbiamo iniziato –continua De Martinis-  fermandoci solo per l’inaugurazione della mostra degli Uomini Illustri. La consegna dei lavori, adesso, dipende solo dalle condizioni mfeteo”.

“Sulla facciata esterna”, spiega il direttore “dovremo intervenire con  sostanze per il trattamento della pietra che richiedono condizioni climatiche ottime. Se il tempo sarà bello potremo lavorare di più e i ponteggi scenderanno più rapidamente. Ovviamente sono strutture imponenti, da più di duemila giunti, quindi più lunghi da rimuovere. Però conto di liberare i Torricini prima delle vacanze estive” assicura De Martinis.

 

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Ducato tv n.9 – 29 febbraio 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducatotv/ducato-tv-n-9-29-febbraio-2012/27139/ http://ifg.uniurb.it/2012/03/01/ducatotv/ducato-tv-n-9-29-febbraio-2012/27139/#comments Thu, 01 Mar 2012 09:33:48 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=27139 Il magazine tv della scuola di giornalismo

 

Caporedattore: Antonio Ricucci

A CARO PREZZO

Tetti crollati, macchinari non più utilizzabili. La neve ha causato gravi danni nella zona industriale di Petriano e Fermignano. Alcune aziende stanno già iniziando la conta dei danni.

(di Davide Maria De Luca e Giulia Foschi)

URBINO CHIEDE AIUTO

Danni anche alle bellezze di Urbino, dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità. “Chiederemo un contributo allo stato” ha detto l’assessore provinciale alla cultura Davide Rossi e spiega come salire in cima alle priorità del ministero per i beni culturali per sbloccare i fondi.

(di Gloria Bagnariol e Gabriele Miceli)

MALEDETTO FANGO

Fanghi inquinanti ostacolano l’accesso al porto di Fano. Sono iniziate le operazioni di dragaggio ma solo per eliminare una piccola parte della melma. I pescatori sono preoccupati per il loro lavoro ma soprattutto per la propria incolumità.

(di Nadia Ferrigo e Martina Manfredi)

NEL REGNO DI VALENTINO

Aperto a Tavullia nel fan club del “Dottore” il nuovo info-point della provincia di Pesaro-Urbino per coniugare la passione per le moto e le bellezze del Montefeltro. Valentino Rossi non poteva mancare all’inaugurazione.

(di Stefania Bernardini e Massimiliano Cocchi)

DOTTORE. E POI?

Tempo di lauree per gli studenti dell’Ateneo “Carlo Bo” di Urbino. Tra brindisi, feste e simpatici travestimenti i neo-dottori raccontano i loro progetti per il futuro, tra sogni, speranze e paure.

(di Domenico Mascialino e Stefano Strano)

TESORI DI CARTA

Manoscritti del 1400 restaurati da giovani studenti. La Scuola del libro di Urbino è nata nel 1861 ed è l’unica in Italia. Qui, più di 400 allievi imparano le tecniche per il recupero di volumi antichi, veri e propri gioielli artistici. Tra le varie opere anche un’opera di Elisabetta Gonzaga.

(di Rossella Nocca e Antonio Siragusa)

NIENTE SESSO, SIAMO GRECI

Al teatro Raffaello Sanzio di Urbino è andata in scena la “Lisistrata”, famosa commedia di Aristofane. Gaia De Laurentis è la protagonista che riunisce tutte le donne greche per proporre l’astinenza da rapporti sessuali con i propri compagni finchè gli uomini non firmeranno la pace e smetteranno di lottare tra loro.

(di Gloria Bagnariol e Gabriele Miceli)

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Operai senza il casco, l’ingegnere responsabile: “Il cantiere è sicuro” http://ifg.uniurb.it/2012/01/17/ducato-online/operai-senza-il-casco-lingegnere-responsabile-il-cantiere-e-sicuro/16208/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/17/ducato-online/operai-senza-il-casco-lingegnere-responsabile-il-cantiere-e-sicuro/16208/#comments Tue, 17 Jan 2012 17:56:27 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16208 le foto degli operai che non indossavano le attrezzature di protezione sul lavoro]]> URBINO – “Il cantiere è ineccepibile dal punto di vista della sicurezza sul lavoro. E’ la difesa dell’ingegner Michele Pompili, coordinatore per la sicurezza nei lavori alla facciata dell’ospedale di Urbino, dopo che il Ducato ha pubblicato ieri le foto degli operai sui ponteggi senza il caschetto. “Tuttavia abbiamo provveduto a fare verbale e auspichiamo che le attrezzature siano usate. La sicurezza in cantiere è organizzata da regolare Piano di Sicurezza e Coordinamento, le cui misure risultano rispettate e svolte a perfetta regola d’arte – ha continuato Pompili –  un’eventuale e puntuale mancanza di rispetto nell’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali quali caschi, scarpe di sicurezza è da imputarsi esclusivamente alle scelte dei singoli operai impiegati dall’impresa”.

L’ingegner Rodolfo Cascioli, responsabile tecnico dell’unità operativa A.S.U.R. 2 di Urbino e direttore dei lavori di demolizione dei balconi e di manutenzione della facciata del Santa Maria della Misericordia, ha confermato la condotta positiva della ditta appaltatrice Tagliamuri s.n.c. di Rimini: “Mi hanno sempre garantito che – fatti i sopralluoghi – il cantiere era dotato di tutte le misure di sicurezza”.

Dei controlli nei cantieri edili della provincia è responsabile la Direzione Provinciale del Lavoro di Pesaro, che svolge ispezioni a campione sulla base di liste e verifiche preliminari oppure su segnalazione.

Il Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro (decreto legislativo 81 del 2008) sanziona con l’arresto da 3 a 6 mesi o con un’ammenda da 2.000 a 5.000 euro chi contravviene all’obbligo di “messa a disposizione ai lavoratori di idonei dispositivi di protezione individuale”.

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