il Ducato » Castelcavallino http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » Castelcavallino http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Castelcavallino, il campo dedicato a Simone Florio http://ifg.uniurb.it/2014/01/20/ducato-online/castelcavallino-il-campo-dedicato-a-simone-florio/54855/ http://ifg.uniurb.it/2014/01/20/ducato-online/castelcavallino-il-campo-dedicato-a-simone-florio/54855/#comments Mon, 20 Jan 2014 11:31:07 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=54855 castelcavallinoURBINO – A Castelcavallino c’è un campo da calcio che da sabato scorso ha un nuovo nome. Il campo comunale è stato dedicato alla memoria di Simone Florio, morto 13 anni fa in un incidente stradale proprio mentre tornava a casa dopo un allenamento nella frazione. A organizzare la cerimonia sono state le associazioni New Football Team Urbino e Amici di Simone Florio.

La dedica dello stadio è solo l’ultimo di una serie di eventi dedicati a Simone: Andrea Sorgente, che assieme ad altri amici dell’ex calciatore urbinate ha fondato l’associazione Amici di Simone Florio, ogni anno nel mese di ottobre organizza diverse iniziative per ricordare il ragazzo. Quest’anno è stata la volta di un torneo calcistico cui hanno partecipato, oltre alla New Football Team, anche squadre da Piobbico, Fermignano e Urbania. E proprio in quell’occasione è stata annunciata l’intenzione di intestare il campo di Castelcavallino a Simone.

“Il primo anno abbiamo organizzato il memorial a Urbino – racconta Andrea Sorgente – ma abbiamo avuto alcune difficoltà. Negli anni successivi la manifestazione è stata itinerante e solo a 13 anni dalla sua morte siamo tornati qui”.

Proprio il memorial autunnale è stata l’occasione per coinvolgere nelle iniziative legate al nome di Simone Florio una nuova realtà calcistica urbinate, la New Football Team, nata il 7 agosto 2013 e presieduta da Alessandro Gualazzi. L’associazione si ispira a un’altro protagonista scomparso del calcio ducale, Sandro De Crescentini, ex cardiologo e responsabile del settore giovanile calcistico. “La nostra associazione ha messo i risultati e le vittorie in secondo piano rispetto all’insegnamento dei valori dello sport – racconta il presidente Gualazzi – Cerchiamo di impegnarci anche nel sociale e quindi abbiamo accolto l’iniziativa dedicata a Simone”.

La New Football Team allena oltre 170 ragazzi, suddivisi in scuola calcio (i più piccoli, che partecipano a tornei non agonistici) e settore agonistico (ragazzi dai 13 ai 17 anni, che giocano anche nei campionati regionali). “Partirà presto un nostro progetto di collaborazione con l’oratorio Annunziata – spiega Gualazzi – Prima degli allenamenti i ragazzi andranno infatti a studiare in oratorio dove saranno seguiti da dei tutor”.

 

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Le frazioni di Urbino senza Adsl / MAPPA http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/le-frazioni-di-urbino-senza-adsl-mappa/34214/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/le-frazioni-di-urbino-senza-adsl-mappa/34214/#comments Mon, 11 Feb 2013 06:10:40 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34214 [continua a leggere]]]> URBINO – Circa 5.000 residenti da Torre San Tommaso a Castelcavallino, passando per Mazzaferro, ancora non possono connettersi ad Internet o comunque hanno una connessione molto lenta dovuta al fatto che la Telecom non ha interesse e convenienza ad investire in infrastrutture in luoghi poco abitati. Nonostante le rassicurazioni della Regione (“stiamo affidando i lavori dopo il bando del 2010 ed entro l’agosto di quest’anno tutto il territorio sarà coperto dalla Rete”) e l’impegno del consigliere comunale del PD di Urbino, Federico Scaramucci, per garantire a tutti la connessione ad Internet, gli abitanti delle frazioni del Montefeltro ancora aspettano. Ecco le zone in difficoltà


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Senza Rete: le frazioni di Urbino ‘condannate’ a sognare l’Adsl http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/senza-rete-le-frazioni-di-urbino-condannate-a-sognare-ladsl/33737/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/senza-rete-le-frazioni-di-urbino-condannate-a-sognare-ladsl/33737/#comments Mon, 11 Feb 2013 06:03:14 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33737 MAPPA LEGGI Ilvo Diamanti: "Il lavoro ha un futuro?" Mille artigiani si sono arresi alla crisi di M. Cioncoloni Imu, imposta a zero entrate di F. Morrone SFOGLIA Il Ducato in edicola]]>

URBINO – Abiti a Castelcavallino, Montesoffio, Pallino, Pieve di Cagna, Trasanni, Gadana, Torre San Tommaso, Mazzaferro? Sei ‘fuori’. Non sei ‘coperto’. E lo sai. Lo sa il signor Pellegrini – località Fornace di Mazzaferro, una delle piccolissime frazioni di Urbino – che ogni volta che deve connettersi ad internet, anche solo per inviare qualche mail, va in città, si siede sulla prima panchina libera e mette in moto il suo computer portatile. Lo sa la signora Matteucci, che abita nella stessa zona e che addirittura ha problemi con la linea telefonica. Ultimamente non può più telefonare o mandare fax. Stava con la Okcom che ora sta fallendo per un contenzioso con il gigante Telecom. Ed è moglie del titolare di un’azienda di lavorazione del ferro a gestione familiare. Fortunatamente non risentono della crisi. Ma la mancanza di ‘copertura’ – “quella famosa copertura!”, esclama – potrebbe essere fatale. Attraverso la rete Angela manda i preventivi (dato che il ‘servizio’ fax è in disuso), tiene i contatti con i clienti. In una parola: lavora. Per il momento ovvia con la pennetta usb della Vodafone, ma la connessione è davvero lenta e incerta.

Un problema vecchio

Stiamo parlando di circa 5.000 persone senza ‘rete’, fuori dal mondo, fuori da Urbino centro. “Facciamo come una volta che andavano tutti a Torino per la Fiat?”, si chiede Federico Scaramucci, consigliere comunale di Urbino che si è occupato a più riprese, ma senza esito, del problema. Quello della mancanza di infrastrutture per la diffusione della banda larga su tutto il territorio urbinate è un problema vecchio, liquidato dalla Telecom con una lettera del 30 ottobre scorso al sindaco Corbucci.“I piani di copertura del servizio Adsl sono stati definiti dando priorità alle situazioni che permettono di raccogliere il maggior numero di clienti e che nel contempo presentino minori complessità realizzative”. Detta in breve: non ci conviene spendere soldi con voi. Siete troppo pochi. Siete troppo costosi. Nessuna garanzia.

La legislazione e il Servizio universale
Però, ci sono due paroline magiche che potrebbero venire in soccorso agli urbinati: Servizio universale. C’è una Direttiva Ce di undici anni fa. E c’è il Codice delle Comunicazioni Elettroniche del 2003. La prima definisce il Servizio universale come “l’insieme minimo di servizi di qualità specifica cui tutti gli utenti finali hanno accesso a prezzo abbordabile”. Il Codice prevede tra gli obiettivi quello della “libertà di comunicazione”. In Italia c’è inoltre il Dpr n. 318/1997 che comporta un serie di obblighi a carico dell’operatore con la maggior quota di mercato (Telecom Italia), che vengono annualmente rimborsati dallo Stato al gestore privato, se ne derivano oneri iniqui per l’azienda. Tra questi c’è la fornitura di un collegamento internet con velocità di trasmissione minima di 2,4 Mb al secondo. Nelle frazioni di Urbino, siamo a 640 Kb al secondo, circa un quarto. “Viviamo una realtà molto triste” ci dice Giovanni Torrisi, insegnante di sociologia residente a Castelcavallino. “L’Adsl qui è satura; se un’altra persona volesse aggiungersi non potrebbe farlo”. Non solo segnale debole o del tutto assente, ma anche l’impossibilità di poter solo pensare di usufruire del servizio pagando.

Una questione di scelte

In ballo c’è una questione a monte. Una questione di parole. Di significato. E di scelte. Adsl, banda larga, garanzia di un buon livello di connessione, sono solo sinonimo di profitto o possono configurarsi come diritto? Ormai senza internet non si fa più nulla. Si è per l’appunto ‘fuori’dal mondo. Devono trasferirsi tutti in città? A Urbino centro? Forse il paragone con l’esodo rurale verso l’urbe torinese non è azzardato.

Le responsabilità: Telecom, Regione, Provincia

E forse qualche risposta possiamo trovarla dalle istituzioni: la Regione, la Provincia. Dalla prima ci fanno sapere che nel 2008 è stato approvato il Piano Telematico che prevede l’installazione di fibre ottiche nelle centrali Telecom già esistenti, il potenziamento delle stesse, l’ampliamento del servizio wireless su tutto il territorio regionale. Hanno avuto un finanziamento dalla Comunità Europea di 145milioni di euro. A cui sono seguiti due bandi per affidare i lavori agli operatori privati interessati e dove si prevede che la Regione si occupi di far mettere le fibre ottiche nelle centrali Telecom e la Provincia di provvedere alla copertura wireless di zone ancora prive di connettività Adsl.

Aspetta e spera…

Sin’ora la cosa certa è che sono passati cinque anni da quando alla conferenza delle autonomie qualcuno annunciava che “entro la fine del 2009 la banda larga attraverserà tutto il territorio della provincia di Pesaro-Urbino”. Intanto il signor Pellegrini, la signora Matteucci e i 5.000 residenti nei dintorni di Urbino, ancora aspettano. E nel frattempo, quando ne hanno necessità e quando possono, vanno in città per ‘connettersi’ con il mondo.

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