il Ducato » collettivo drude http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » collettivo drude http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Il Ducato 4 – 24 febbraio 2012 http://ifg.uniurb.it/2012/02/24/ducato/il-ducato-12-24-febbraio-2012/26533/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/24/ducato/il-ducato-12-24-febbraio-2012/26533/#comments Fri, 24 Feb 2012 21:34:21 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26533 [continua a leggere]]]> Sfoglia il quindicinale della Scuola di Giornalismo di Urbino

Ducato 12-2012_xinternet

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La protesta per la C1:”Ridateci l’aula, appartiene a tutti” http://ifg.uniurb.it/2012/02/23/ducato-online/la-protesta-per-la-c1ridateci-laula-appartiene-a-tutti/26351/ http://ifg.uniurb.it/2012/02/23/ducato-online/la-protesta-per-la-c1ridateci-laula-appartiene-a-tutti/26351/#comments Thu, 23 Feb 2012 14:13:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=26351 URBINO – Gli studenti della C1 continuano la protesta contro lo sgombero dell’aula. E’ questo il messaggio lanciato all’assemblea studentesca nell’ex Magistero di via Saffi, dove da giorni alcuni studenti appartenenti a vari collettivi universitari, presidiano l’ingresso della C1. Nell’atrio davanti all’aula, ora chiusa da un lucchetto, almeno una trentina di studenti ha provato a chiarire le posizioni delle associazioni e l’attuale situazione.

Erano presenti membri di Assemblea permanente, Drude, Fuorikorso e alcuni ragazzi del collettivo Carlo Giuliani, composto anche da studenti liceali. Contestano le modalità di chiusura dell’aula. A chi dice loro che la sala è di proprietà dell’Università, che ne decide l’uso come e quando vuole, i ragazzi rispondono:

AUDIO Rocco e i ragazzi di Assemblea Permanente: “L’aula è sempre stata aperta a tutti”

“Anche noi usavamo lo spazio in Magistero – racconta Ilaria, liceale del colettivo Carlo Giuliani  – per studiare e riunirci settimanalmente. Era il punto ideale d’incontro, un luogo che manca negli istituti superiori dove non è permesso l’ingresso a estranei di altre scuole”.

Mentre il rettore Stefano Pivato non dialoga direttamente con i collettivi, gli studenti si difendono dall’immagine negativa che è stata loro attribuita negli ultimi giorni.

AUDIO Il parere dei ragazzi e di Gigi, studente liceale: “Il Rettore venga qui a parlare”

La riapertura dell’aula studio del collegio Internazionale, secondo i ragazzi, non è sufficiente: “Le aule studio non sono una alternativa a un’aula autogestita. Nella C1 si studiava ma si organizzavano anche incontri, mostre. Non si può chiaccherare dove la gente sta studiando. Io non vedo neanche il motivo di levare un’aula per darne un’altra” commenta Sara, matricola.

 

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http://ifg.uniurb.it/2012/02/23/ducato-online/la-protesta-per-la-c1ridateci-laula-appartiene-a-tutti/26351/feed/ 0 I ragazzi di alcuni collettivi universitari si sono riuniti per discutere l'attuale situazione dell'aula C1, sgomberata qualche giorno fa per decisione del Rettore Stefano Pivato. Una gesto ingiusto, secondo i ragazzi, I ragazzi di alcuni collettivi universitari si sono riuniti per discutere l'attuale situazione dell'aula C1, sgomberata qualche giorno fa per decisione del Rettore Stefano Pivato. Una gesto ingiusto, secondo i ragazzi, che nega agli studenti un luogo d'incontro e di partecipazione alternativa. il Ducato no
Gli studenti all’Ersu: “Internazionale troppo caro. E ridateci l’aula studio” http://ifg.uniurb.it/2012/01/19/ducato-online/gli-studenti-allersu-internazionale-troppo-caro-e-ridateci-laula-studio/16425/ http://ifg.uniurb.it/2012/01/19/ducato-online/gli-studenti-allersu-internazionale-troppo-caro-e-ridateci-laula-studio/16425/#comments Thu, 19 Jan 2012 10:48:15 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=16425 URBINO – Molti studenti e cittadini la chiamano ormai la “Casa Albergo”. Una volta il Collegio Internazionale (ex Casa dello Studente) ospitava gli studenti beneficiari di borsa di studio, oggi è diventato una specie di residenza d’elite. Anche per questo gli studenti delle associazioni C1 Autogestita, FuoriKorso e Collettivo Drude hanno occupato ieri l’ingresso della struttura: protestano per rivendicare prezzi più bassi per gli alloggi e la riapertura della vecchia aula studio.

Oggi la struttura offre 93 posti letto in camere singole e doppie, dotate di comfort e servizi di qualità, climatizzazione, televisione e accesso wireless. Una chimera per gli studenti che alloggiano nelle altre residenze universitarie. Più volte le associazioni studentesche hanno infatti denunciato le condizioni in cui versano le altre strutture. Emblematico il caso del collegio Tridente, di proprietà della Regione, dove molti studenti lamentavano infiltrazioni d’acqua nelle pareti e problemi di manutenzione.

Il Collegio Internazionale adesso offre solo un servizio di foresteria.
È possibile così pernottare al massimo per una settimana, al costo di 110 euro. Per dormire una notte invece lo studente paga tra i 18 e i 25 euro. Secondo gli universitari la residenza non risponde più alle esigenze del mondo studentesco. “I prezzi sono fuori dalla portata delle famiglie a reddito medio-basso – afferma Luca Ferracuti, vicepresidente di FuoriKorso – e non c’è la possibilità di stabilirsi per periodi più lunghi”. “Dati i prezzi competitivi, il Collegio può fare concorrenza agli alberghi del centro, nonostante sia stata costruita con soldi pubblici” spiega Rafael Campagnolo di C1 Autogestita. (qui l’intervista a Rafael Campagnolo)

Rispetto al passato la funzione del collegio non è più la stessa: per questo gli studenti rivendicano la necessità di gestire la struttura in modo funzionale al diritto allo studio. La richiesta principale è quella di riappropriarsi degli spazi comuni disponibili: tra questi la storica aula studio, chiusa in via temporanea durante i lavori di ammodernamento del Collegio.

La struttura era molto frequentata dagli studenti: questo perché, a differenza delle aule universitarie, restava aperta anche nelle ore notturne. L’Ersu aveva promesso all’Ateneo di Urbino di conservare per gli spazi la loro funzione originaria, ma le promesse non sono state mantenute. La vecchia aula studio è stata convertita in sala convegni, utilizzata solo in occasione della conferenza d’inaugurazione della nuova sede. Agli studenti, invece, l’accesso non è più consentito.

Ma gli accordi tra la Carlo Bo e l’ente per il diritto allo studio erano diversi: “Con il direttore dell’ente Massimo Fortini avevamo un accordo verbale”, ricorda Nicola Giannelli, delegato rettorale agli studenti: secondo quanto concordato, la sala doveva essere rimessa a disposizione degli universitari, anche dopo cena. “Oggi però l’Ersu ci ha informato di non poter mantenere l’impegno preso prima dell’inizio dei lavori”, afferma il delegato.

L’Università conferma di condividere la richiesta di maggiori spazi: “Allo stato attuale per chi vuole studiare anche di sera, non ci sono altri spazi all’interno del centro storico”, conclude Giannelli. Per questo l’Ateneo si farà promotore della riapertura del dialogo tra Ersu ed associazioni studentesche. Intanto però la protesta continua: “In un momento di forte crisi e di scomparsa progressiva del diritto allo studio, siamo convinti della necessità di riappropriarsi di diritti ormai acquisiti”, spiegano gli studenti.

Federica Prestigiacomo, membro del Collettivo Drude, concorda: “Le strutture disponibili sono piccole e inadeguate ad una città che da tempo si fregia del titolo di Città Campus”. Secondo la studentessa sarebbe quindi necessario rendere nuovamente accessibile l’aula studio del Collegio, in grado di ospitare un numero maggiore di persone. (qui l’intervista a Federica Prestigiacomo)

Lo spazio sarebbe utile anche per portare avanti iniziative e conferenze autogestite dagli stessi studenti: “La vecchia aula studio era e rimarrebbe l’unica sede gratuita offerta dalla città. Allo stato attuale è quasi impossibile organizzare seminari ed eventi culturali fuori dall’orario accademico”, conclude Rafael Campagnolo.

Per questo studenti ed associazioni non intendono fermarsi: “L’azione di protesta durerà – dicono gli organizzatori – fino a che non si otterranno risposte dall’Ersu”.

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