il Ducato » diritto allo studio http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » diritto allo studio http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Debora e Gabriella, le due candidate al Consiglio nazionale degli studenti http://ifg.uniurb.it/2013/05/15/ducato-online/debora-e-gabriella-le-due-candidate-al-consiglio-nazionale-degli-studenti/47225/ http://ifg.uniurb.it/2013/05/15/ducato-online/debora-e-gabriella-le-due-candidate-al-consiglio-nazionale-degli-studenti/47225/#comments Wed, 15 May 2013 07:44:08 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=47225 [continua a leggere]]]> URBINO – Contribuzione studentesca, diritto allo studio e didattica: intorno a questi temi Debora Caporale e Gabriella Flammini , le due studentesse della Carlo Bo candidate al Consiglio nazionale degli studenti universitari (Cnsu) cercheranno di ottenere i 1500 voti necessari alla vittoria. Gli universitari saranno chiamati a scegliere tra le due martedì 21 e mercoledì 22 maggio, in occasione delle contemporanee elezioni dei rappresentanti delle strutture didattiche.

Debora Caporale, candidata al Cnsu

Debora Caporale, classe ’91, è nata a Casoli in provincia di Chieti. Si candida come membro dell’associazione studentesca Agorà, ma anche con il sostegno di Cuspide (Centro di unione studentesca per i diritti dell’educazione), nonostante i contrasti sorti tra i due gruppi in occasione delle elezioni universitarie di ottobre 2012. Realizza le sue iniziative tramite “amicizia e autofinanziamento”, come ci ha spiegato, ad esempio grazie al sostegno del sindacato studentesco Udu (Unione degli universitari), “dal quale abbiamo ricevuto magliette e spillette, per le quali stiamo mettendo ognuno un piccolo contributo economico invece di regalarle”.

Tutti la conoscono come Debby e non a caso ha inserito il soprannome nel suo slogan, che in origine era in lingua inglese come “Debby no doubt”, ma sul valore dell’internazionalità ha vinto l’immediatezza e la formula definitiva si è trasformata in “Indubbiamente Debby”.

Da quando è entrata nel Senato accademico Debby ha ottenuto l’istituzione di una nuova fascia di reddito per la differenziazione delle tasse universitarie. Le fasce sono così diventate sette e il denaro guadagnato dalla Carlo Bo grazie a questa operazione “è stato destinato a un fondo previsto per l’anno prossimo dedicato alle borse di studio per il merito e per l’estero”.

Debby si è poi occupata degli studenti che, terminata la triennale a Urbino, vogliono iscriversi alla magistrale. Spesso si rischia di perdere quasi un anno perché l’ateneo richiede che la laurea sia stata ottenuta entro la prima settimana di novembre, che è il termine ultimo per iscriversi alla magistrale. “Abbiamo fatto in modo che si possa fare  una preiscrizione a patto che la laurea triennale sia conseguita entro il 28 febbraio dell’anno successivo – afferma Debora – quindi abbiamo fatto aggiungere una sessione straordinaria di laurea l’ultima settimana di febbraio”.

L’ultimo tra i temi più sentiti da Debby è il progetto “vivere il territorio”, perché “spesso siamo chiusi nelle mura” di Urbino e la possibilità del fuorisede di familiarizzare con il territorio del Montefeltro è molto ridotta.

Gabriella Flammini, candidata al Cnsu

Gabriella Flammini, nata ad Ascoli Piceno nel 1987, si candida con l’appoggio del collettivo FuoriKorso e con lo slogan “Svolta a sinistra”. Ci descrive il programma che ha presentato per la sua candidatura al Consiglio nazionale che  “non è  rappresentativo di tutta l’Italia e di tutti gli atenei,  proprio per questo noi parliamo di una rappresentanza a progetto”. Questa l’idea: ogni eletto cercherà di mettere in pratica le proposte con cui si è candidato e, se non ci riuscirà, dovrebbe non ricandidarsi più alle elezioni successive.

Il programma di Gabriella verte poi sul diritto allo studio, la didattica e la contribuzione studentesca. Propone “un bando unico per le borse di studio, la loro copertura totale e una definizione puntuale dei Lep (livelli essenziali delle prestazioni), che dovrebbe servire a quantificare l’importo delle varie borse di studio, anche in relazione al costo della vita nelle varie città”. I Lep rappresentano infatti quei diritti civili e sociali, come la salute, l’istruzione e l’assistenza, che lo Stato si impegna a garantire su base nazionale e locale, come sancito dall’articolo 117 della Costituzione.

Sul tema della contribuzione studentesca Gabriella sferza i colpi più duri contro la sua avversaria. Debora Caporale ha contribuito a far introdurre la settima fascia di reddito, ma secondo la sua avversaria “è stata aggiunta senza rimodulare quelle precedenti”, non rispettando il principio della proporzionalità. “Sono stata la prima ad entrare in commissione fasciazione – spiega Gabriella – e ad aumentare le fasce da tre a cinque. Allora però riuscimmo a mantenere la proporzionalità”. Gabriella aveva inoltre richiesto la divisione della prima tassa, che è “quasi la più alta d’Italia”, in due rate, “ma anche questo non è stato fatto quest’anno in commissione”.

Un confronto pubblico tra le due avversarie prima delle elezioni si fa sempre più difficile. I curatori della campagna elettorale di Gabriella, che venerdì 17 sarà all’università di Macerata per presentare il suo programma, dicono: “Da quasi 10 giorni stiamo chiedendo un incontro pubblico al gruppo Agorà e alla sua candidata Debora, ma non abbiamo mai ricevuto risposta”. La replica di Debby: “Siamo aperti al confronto e aspettavamo solo che ci proponessero una data”.

(Modificato il 15 maggio alle 12.50) 

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Università per detenuti, verso il diritto di studio nelle carceri marchigiane http://ifg.uniurb.it/2013/04/16/ducato-online/universita-per-detenuti-verso-il-diritto-di-studio-nelle-carceri-marchigiane/43258/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/16/ducato-online/universita-per-detenuti-verso-il-diritto-di-studio-nelle-carceri-marchigiane/43258/#comments Tue, 16 Apr 2013 15:37:47 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=43258 URBINO – Urbino guida gli atenei marchigiani per garantire il diritto allo studio anche ai detenuti nelle carceri. A questo proposito il rettore Stefano Pivato ha dato il via alle procedure amministrative per l’approvazione della convenzione tra Università e il garante dei diritti civili delle Marche. La bozza della convenzione dovrà essere approvata da tutti gli atenei della regione che la dovranno firmare di concerto con l’Ombudsman marchigiano.

Una situazione che è stata sbloccata dall’incontro tra Pivato con il Garante Italo Tanoni, l’Università di Urbino è ottimista e spera che presto anche le Marche potranno essere annoverate tra quelle regioni che in Italia garantiscono il diritto all’istruzione universitaria ai detenuti. Molti però sono i problemi da fronteggiare. In primis il problema economico. Infatti, stando all’articolo 44 del DPR 230/2000, le Università dovrebbero facilitare economicamente i detenuti e il personale della Polizia penitenziaria che volessero continuare la propria formazione universitaria.

Un altro problema da affrontare è l’istruzione dei detenuti della 41bis, ovvero il ‘regime di carcere duro‘ previsto per i criminali più pericolosi. Per far convivere la limitata possibilità di comunicare con l’esterno con la necessità di seguire lezioni e fare esami, l’Università e il Garante stanno valutando l’idea di potenziare la teledidattica, ossia lezioni via web. Si stanno valutando metodi  per favorire la formazione dei reclusi più pericolosi ed evitare che il canale universitario sia usato per comunicare in modo ‘illecito con l’esterno’.

Un primo passo per le Marche dunque, che così metteranno in pratica l’art.14 della Legge Regionale 23/2008 che dice che l’Ombdusman della Regione

assicura alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale che siano erogate le prestazioni inerenti la tutela della salute, l’istruzione e la formazione professionale e altre azioni finalizzate al recupero, alla reintegrazione sociale e all’inserimento nel mondo del lavoro secondo quanto previsto dalla normativa regionale vigente

Le procedure sono state avviate sulla falsa riga di quelle regioni italiane che hanno un polo universitario degli istituti penitenziari.  Infatti in Veneto, Emilia Romagna e  Toscana  il diritto allo studio universitario nelle carceri è già garantito.

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Enrico Letta sul Tribunale: “Urbino non deve essere penalizzata dai tagli” http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/enrico-letta-sul-tribunale-urbino-non-deve-essere-penalizzata-dai-tagli/34399/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/enrico-letta-sul-tribunale-urbino-non-deve-essere-penalizzata-dai-tagli/34399/#comments Mon, 11 Feb 2013 21:41:17 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=34399 La diretta Twitter E risponde alle domande del Ducato sul futuro del tribunale e sul diritto allo studio. Giovanelli (Pd): "Meno autarchia e più collaborazione" GLI ALTRI CANDIDATI IN CAMPO / Rivoluzione Civile / Movimento 5 Stelle / FARE ]]> URBINO – “Il nome al plurale delle Marche richiama l’attenzione a ogni parte del suo terriorio”. Enrico Letta, vicepresidente del Pd e capolista alla Camera nella regione, commenta così l’incontro tenuto a Urbino nella sala Serpieri del collegio Raffaello: “L’Università di Urbino e il suo tribunale meritano rispetto, i tagli alla spesa pubblica vanno fatti con intelligenza. Per il futuro – ha aggiunto Letta – cercheremo di rimpinguare il fondo per il diritto allo studio”.


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Diritto allo studio: così gli studenti rischiano un taglio del 20% http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/diritto-allo-studio-cosi-gli-studenti-rischiano-un-taglio-del-20/33936/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/11/ducato-online/diritto-allo-studio-cosi-gli-studenti-rischiano-un-taglio-del-20/33936/#comments Mon, 11 Feb 2013 05:22:34 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33936 URBINO – “Noi ci lamentiamo spesso ma a Urbino si sta bene, il diritto allo studio è garantito a tutti e lo standard è molto alto rispetto alle altre università” così ha raccontato uno studente di scienze politiche. Una città e un’università che “ti fanno vivere come in una bolla fatta di collegi, mense e giovedì sera. Vedi gente giovane, parli con gente giovane e le notizie che arrivano da fuori ti sfiorano appena”.

Ma che succede se le notizie che arrivano dal “mondo vero” rischiano di far scricchiolare il mondo artificiale degli studenti di Urbino? E’ questo il caso delle parole del ministro Francesco Profumo: “Stiamo lavorando per garantire il diritto allo studio. Fra pochi giorni ci sarà un decreto che premierà chi vale”.

Il decreto in questione è il decreto attuativo sul diritto allo studio – contenuto nella riforma Gelmini – che prevede una revisione sulla base del merito e del reddito nella distribuzione delle borse di studio. Il ministro ha garantito che si cercherà di favorire gli studenti svantaggiati e fuorisede e che non sarà l’ennesimo taglio alle borse di studio.

Non la pensano così i rappresentanti delle associazioni universitarie italiane che, dopo la prima vittoria con il rinvio del provvedimento nella conferenza Stato-regioni dello scorso 7 febbraio, stanno continuando a manifestare e a fare pressione per far desistere completamente dall’approvazione che verrà ridiscussa il prossimo 21 febbraio. “Toccare il diritto allo studio significa toccare la vita degli studenti” ha spiegato Antonio Astolfi, rappresentante degli studenti ad Urbino per l’associazione universitaria Agorà. “Il rischio è quello della rinascita di un’università per censo” ha dichiarato, denunciando i nuovi e più rigidi vincoli di accesso alle borse che farebbero diminuire i beneficiari del 45%.

Il decreto agisce su due lati: il merito, con l’aumento dei crediti minimi per mantenere la borsa di studio; e la condizione economica (Isee) cioè i limiti massimi per poter ottenere la borsa. Il limite attualmente previsto sarebbe di 20.124,71 euro ma il limite fissato è sempre inferiore e varia da regione a regione:
• 20.000 euro Liguria, Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna
• 17.150 euro Toscana, Umbria, Marche, Lazio
• 14.300 euro Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna

Il decreto prevede inoltre l’introduzione di limiti di età per accedere alle borse: 25 anni per la triennale o magistrale a ciclo unico e 32 per la laurea magistrale. Non è prevista alcuna distinzione per chi abbia deciso di interrompere gli studi o per chi voglia riprendere l’università alcuni anni dopo. Questo comporterà una riduzione del numero degli studenti che rispetteranno i requisiti necessari, tanto che i rappresentanti degli studenti prevedono una diminuzione da 130 mila idonei a 89 mila.
A ciò si aggiunge la diminuzione dell’importo delle singole borse che è stata stimata del 18,3%, pari a 600 euro.

Così cambiano le borse di studio:

Situazione attuale in sede pendolare fuori sede
Importo lordo 1.848,95 2.704,27 4.905,40
Importo netto con riduzioni
per mensa e alloggio
1.248,95 2.104,27 2.205,40
Previsioni sul decreto
Importo lordo 1.800,00 2.650,00 5.250,00
Importo netto con riduzioni
per mensa e alloggio
1.100,00 1.950,00 1.210,00
Fonte: Unione degli universitari

Ultima clausola: per il primo anno non sono previste due rate (come avveniva fin ora) per l’erogazione delle borsa, ma due casi differenti:
• Se le regioni garantiscono servizi abitativi e ristorativi, l’erogazione della quota monetaria potrà avvenire in un’unica rata, senza anticipi, solo quando verranno raggiunti i 35 crediti, se conseguiti entro il 10 agosto.
• Altrimenti le quote della borsa saranno erogate in 3 rate:
1. 20% entro il 10 novembre
2. 30% al raggiungimento di 10 crediti (purché raggiunti entro il 15 marzo)
3. 50% al raggiungimento di 35 crediti (purché raggiunti entro il 10 agosto)

Il primo caso è quello che interessa maggiormente l’università di Urbino, dove l’Ersu si occupa dei servizi abitativi e ristorativi. Gli studenti del primo anno – denunciano i rappresentanti degli studenti – rischiano di rimanere senza un euro fino alla fine dell’anno o di dover anticipare gran parte dei costi del mantenimento agli studi.

Il decreto si inserisce nel piano di tagli, previsto dalla spending review del governo Monti, che con l’introduzione della riforma sulla tassazione, consente agli atenei di innalzare le tasse per tutti gli studenti non borsisti senza alcun limite. La manovra, colpirà soprattutto gli studenti extracomunitari e i fuori corso che sono circa il 40% . Previsti per loro aumenti medi intorno a 600 euro.

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Diritto allo studio: Rinviata Stato-Regioni. Udu: “Segnale positivo, ma proteste continuano” http://ifg.uniurb.it/2013/02/07/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-rinviata-stato-regioni-udu-segnale-positivo-ma-proteste-continuano/33891/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/07/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-rinviata-stato-regioni-udu-segnale-positivo-ma-proteste-continuano/33891/#comments Thu, 07 Feb 2013 21:00:39 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33891 [continua a leggere]]]> URBINO – La conferenza tra Stato e Regioni per il nuovo decreto sul diritto allo studio e l’accesso alle borse è stata rinviata al 21 febbraio. “Non ci convincono i criteri d’accesso alle borse di studio – ha dichiarato il rappresentante delle regioni Vasco Errani dopo la conferenza – inoltre i fondi per il 2013 devono essere modificati e distribuiti secondo i vecchi criteri”.

Gli studenti, sebbene molto cauti nel cantar vittoria, guardano con ottimismo al rinvio. “Le istituzioni hanno riconosciuto l’inadeguatezza del decreto – ha sottolineato Antonio Astolfi rappresentante dell’associazione universitaria Agorà – e la decisione di rinviare il tavolo conferma ciò che gli studenti hanno sostenuto fino a oggi. La protesta andrà avanti fino al 21 febbraio, non solo a Urbino, ma in tutta l’Italia”.

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Diritto allo studio: contestazione degli studenti a porta Valbona http://ifg.uniurb.it/2013/02/07/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-gli-studenti-contestano-a-porta-valbona/33769/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/07/ducato-notizie-informazione/diritto-allo-studio-gli-studenti-contestano-a-porta-valbona/33769/#comments Thu, 07 Feb 2013 09:50:16 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33769 [continua a leggere]]]> URBINO – Questa mattina l’associazione universitaria Agorà ha istituito un presidio a Porta Val Bona. Con degli striscioni, gli studenti hanno ribadito il loro no alle norme previste dal nuovo decreto sul diritto allo studio, che si sta discutendo oggi alla conferenza Stato-Regioni.

Ieri sera anche il rettore dell’Università di Urbino Stefano Pivato ha voluto dire la sua “il decreto in oggetto, se approvato, costituirà l’ennesimo duro colpo inferto alla vita universitaria del nostro paese. La riduzione del numero delle borse a favore degli studenti rischia di collassare ulteriormente l’Università. Esprimo per questo il mio più totale dissenso e auspico che nelle sedi deputate il decreto venga ritirato”.

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Borse di studio, Luchetti: “Terrò conto delle proteste, discuteremo partendo dal decreto” http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-notizie-informazione/borse-di-studio-luchetti-terro-conto-delle-proteste-discuteremo-partendo-dal-decreto/33631/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/06/ducato-notizie-informazione/borse-di-studio-luchetti-terro-conto-delle-proteste-discuteremo-partendo-dal-decreto/33631/#comments Wed, 06 Feb 2013 10:03:24 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33631 [continua a leggere]]]> URBINO – Durante le proteste di ieri contro il decreto sul diritto allo studio, gli studenti hanno chiamato in causa l’assessore competente della regione Marche, Marco Luchetti: “Terrò conto delle richieste degli studenti – ha dichiarato al Ducato – ma ci sono considerazioni che è doveroso fare. Un conto è avere un decreto su cui ragionare, un conto è non avere niente in mano”. Secondo l’assessore regionale non ci saranno gravi ripercussioni sul polo universitario di Urbino e, ha aggiunto, “il decreto deve essere visto come un’opportunità per discutere dei problemi legati all’università”.

Luchetti domani prenderà parte al tavolo di discussione Stato-Regione. Durante il picchetto di ieri, gli studenti hanno chiesto alle istituzioni di lavorare per abolire il decreto che introduce modifiche al sistema di assegnazione delle borse di studio e del sistema didattico.

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Gli studenti protestano contro il decreto sul diritto allo studio http://ifg.uniurb.it/2013/02/05/ducato-notizie-informazione/gli-studenti-protestano-contro-il-decreto-sul-diritto-allo-studio/33547/ http://ifg.uniurb.it/2013/02/05/ducato-notizie-informazione/gli-studenti-protestano-contro-il-decreto-sul-diritto-allo-studio/33547/#comments Tue, 05 Feb 2013 18:29:00 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=33547 [continua a leggere]]]> URBINO – Gli studenti dell’associazione universitaria Agorà hanno appeso questo pomeriggio striscioni al collegio internazionale per protestare contro il decreto legge sul diritto allo studio. “Non vogliamo che l’Università torni a essere elitaria, non accettiamo che sia il censo o la ricchezza a determinare le possibilità di accesso ai massimi gradi dell’istruzione.” queste le parole del comunicato dell’associazione su Facebook. Ad Agorà fanno eco anche i ragazzi del gruppo universitario Cuspide che sempre su Facebook dice “Tale proposta risulta fortemente arretrata rispetto a modelli esistenti in altri paesi”. Gli studenti chiedono all’assessore regionale Marco Lucchetti che rappresenterà le Marche al tavolo di confronto Stato-Regione del 7 febbraio, di tenere conto delle necessità e delle richieste degli studenti e di impegnarsi affinché il decreto venga bloccato.

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