il Ducato » enzo marangoni http://ifg.uniurb.it testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino Mon, 01 Jun 2015 01:40:19 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=4.1.5 testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato no testata online dell'Istituto per la Formazione al Giornalismo di Urbino il Ducato » enzo marangoni http://ifg.uniurb.it/wp-content/plugins/powerpress/rss_default.jpg http://ifg.uniurb.it Regionali 2015, Marche: Spacca rieleggibile per altri due mandati con la nuova legge elettorale http://ifg.uniurb.it/2015/03/07/ducato-online/regionali-2015-marche-spacca-rieleggibile-per-altri-due-mandati-con-la-nuova-legge-elettorale/67293/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/07/ducato-online/regionali-2015-marche-spacca-rieleggibile-per-altri-due-mandati-con-la-nuova-legge-elettorale/67293/#comments Sat, 07 Mar 2015 11:37:41 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67293 Il Consiglio Regionale delle Marche (fonte: picenooggi.it)URBINO – Il presidente della Regione Marche non potrà essere rieletto per la terza volta consecutiva alla guida della Regione. Varrà per tutti ma non per Gian Mario Spacca. Una norma transitoria approvata dal Consiglio regionale lo scorso 17 febbraio stabilisce infatti una deroga di cui solo lui può usufruire e che, sembra, gli consentirà di restare presidente (se rieletto) fino al 2025. Dal 2005, prima vittoria, saranno passati 20 anni.

La legge elettorale votata a febbraio, e che entrerà in vigore dal prossimo 20 marzo, stabilisce all’articolo 3bis che non è rieleggibile “chi ha ricoperto tale carica (quella di presidente, ndr) per due legislative consecutive”. È una norma semplice e chiara, varata seguendo le prescrizioni della legge nazionale n. 165 nel 2004. Le Regioni, stabilisce quella legge, devono prevedere “la non immediata rieleggibilità allo scadere del secondo mandato consecutivo del Presidente della Giunta regionale eletto a suffragio universale e diretto”.

In fondo alla legge delle Marche del 17 febbraio, all’articolo 11 (Disposizioni transitorie e finali), è annidata la norma transitoria che stabilisce la deroga a favore di Spacca. Vi è scritto che l’articolo 3bis, che sancisce la non rieleggibilità per la terza volta del presidente, “si applica alle legislature successive a quella di entrata in vigore della presente legge”. Quindi varrà per tutti i futuri presidenti ma non per Spacca che, se non ha ancora sciolto la riserva sulla sua terza corsa alla presidenza, si è comunque lasciata aperta questa porta chiudendola contemporaneamente ai suoi successori.

La legge è stata approvata con 27 voti a favore e due contrari, quelli della consigliera di Forza Italia Elisabetta Foschi e di Giancarlo D’Anna del Gruppo Misto. Alla conta mancano però 13 consiglieri che non hanno partecipato al voto.

“L’ho trovata pretestuosa – spiega al Ducato la Foschi – abbiamo avuto cinque anni per cambiare la legge elettorale, e ci troviamo a varare questa norma solo ora”. Per la consigliera forzista “l’ultima parola spetta agli elettori”, dunque non è sbagliato concedere a chi vota la possibilità di rieleggere più volte un presidente che reputa all’altezza del ruolo. “Certo è che si tratta di una legge ad hoc, presentata per salvaguardare chi è al potere in questo momento”.

Di tutt’altro avviso è Enzo Marangoni, consigliere di Forza Italia e membro della Commissione Affari Istituzionali: “In realtà l’articolo 11 (la norma transitoria che dispone l’applicazione della legge a partire dalla legislatura successiva) è stato introdotto proprio per evitare che quella appena varata venisse interpretata, al contrario, come una legge anti-Spacca”. Marangoni scende ancora più nel dettaglio: “Da ora si ricomincia a contare. Spacca è come se queste ultime due legislature non le avesse fatte. Sarà rieleggibile nel 2015 e nel 2020″.

Trovando applicazione nelle legislature successive a quella in corso, dunque, la legge n.5 di fatto azzera la somma dei mandati consecutivi ricoperti ad oggi dal presidente uscente. Ciò significa che dal 20 marzo, giorno stabilito per l’entrata in vigore della norma, si deve ricominciare a contare. E che Spacca, nel caso ufficializzasse la sua ricandidatura, non solo avrebbe il diritto di farlo, ma potrebbe ripresentarsi alle elezioni anche nel 2020. Insomma il presidente, in carica dal 2005, potrebbe rimanerci fino al 2025.

Il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca

Il presidente delle Marche Gian Mario Spacca

Considerando che la norma è stata largamente condivisa, l’articolo 11 ha trovato i favore anche dell’opposizione. In vista di una possibile intesa – oggetto di discussione in questi giorni – tra Spacca e il centrodestra. Proprio mercoledì scorso era previsto un incontro a Roma tra il presidente delle Marche e il braccio destro di Silvio BerlusconiGiovanni Toti. Ma la trattativa (smentita dal governatore perché a casa con l’influenza) sarebbe stata rimandata. Resta il fatto che Forza Italia non ha ancora il suo candidato per le Regionali, e che le forze di centrodestra potrebbero ancora convergere sul suo nome.

“La legge è stata ampiamente discussa nei mesi scorsi – rimarca Marangoni – è stata scelta questa linea sul principio che la legge si applica al futuro e non al passato. Introdurre la retroattività sarebbe stata una mostruosità giuridica”.

Il fatto che la norma contrasti con la disposizione del governo di limitare la carica di presidente di Regione a due mandati consecutivi non disturba nemmeno Fabio Badiali del Pd: “È già successo per i sindaci che avevano alle spalle più di due legislature. Nulla da obiettare rispetto alla possibilità di un terzo incarico per Spacca”.

La normativa nazionale. È la nostra Costituzione, con l’articolo 122, a chiedere alle Regioni di disciplinare con legge i casi di ineleggibilità del presidente. Alcuni enti hanno provveduto negli anni a porre qualche limite alle candidature dei governatori. Altri no. Le Marche, fino a quest’anno, non avevano mai stabilito dei criteri di ineleggibilità: il vecchio testo (legge n. 27/2004), a cui ora è stato introdotto il 3bis, prima non aveva alcun articolo dedicato.

Poi è arrivata la normativa nazionale, che ha ordinato alle Regioni l’attuazione del 122, dando lo stop al triplo mandato. Anche la vicina Regione Abruzzo era in ritardo sulla legge italiana. Ma nel 2013 ha rimediato mettendo mano al proprio statuto. “Non può essere candidato Presidente della Giunta chi ha già ricoperto tale carica per due mandati consecutivi”, dice la legge abruzzese. Per l’Abruzzo però, oltre a questa disposizione, riportata all’articolo 3, nessuna norma transitoria. Insomma, nessuna eccezione.

 

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Primarie Marche, Marangoni (Fi): “Numeri non credibili”. Replica Morani (Pd) “Solo fuffa” http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/primarie-marche-marangoni-fi-numeri-non-credibili-replica-morani-pd-solo-fuffa/67245/ http://ifg.uniurb.it/2015/03/04/ducato-online/primarie-marche-marangoni-fi-numeri-non-credibili-replica-morani-pd-solo-fuffa/67245/#comments Wed, 04 Mar 2015 17:02:10 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=67245 LEGGI - Spacca e Ceriscioli pronti alla sfida / Primarie, vince Ceriscioli]]> URBINO – Forza Italia critica la legittimità della vittoria di Luca Ceriscioli alle primarie di centrosinistra nelle Marche. Lo fa attraverso il consigliere regionale Enzo Marangoni, secondo cui i numeri dell’affluenza, circa 43mila persone, “potremmo giocarceli al lotto”. Secca la risposta di Alessia Morani, deputata del Pd: “Si tratta di una dichiarazione farneticante, è solo fuffa”.

Enzo_Marangoni

Enzo Marangoni

Il fulcro della discussione sono i dati forniti dal Pd stesso sul suo sito web: i voti di domenica 1 marzo sono stati 43.588, ma alle 19 (secondo quanto riportato anche dal Ducato) la conta aveva appena superato i 25mila. Quindi, secondo il ragionamento di Marangoni, 18.588 persone si sarebbero ‘precipitate’ a votare dalle 19 alle 22, orario di chiusura dei seggi. In pratica un terzo dei voti sarebbe stato raccolto in sole tre ore. “Questa incredibile corsa forsennata alle urne – ironizza il consigliere regionale – per recuperare lo scarso risultato dell’intera giornata, sarebbe avvenuta proprio nelle ore di cena e in una fredda serata, in certe zone della regione anche sotto la pioggia. Come possiamo credere che abbia vinto legittimamente un candidato piuttosto che un altro?”. Piccata la risposta della Morani, che difende i suoi elettori: “Voglio dire a Marangoni che i nostri volontari, e in generale i marchigiani, sono persone perbene. Certe affermazioni non gli fanno certo onore”.

La seconda accusa mossa da Marangoni riguarda il successo delle primarie sbandierato dai dem, che a suo parere sarebbero invece state “un flop”. Infatti, rispetto ai 93.716 votanti del dicembre 2013, “la cifra sulla partecipazione popolare è più che dimezzata, nonostante a questo giro si sia trattato di primarie aperte anche ai non iscritti, mentre due anni fa si trattò di primarie chiuse e non di coalizione”. Di nuovo la Morani precisa: “Non c’è niente di più falso: le primarie del Pd del 2013 erano aperte come quelle celebrate lo scorso primo marzo. Il successo di domenica è perciò evidente: hanno votato oltre 43mila democratici ai nostri seggi per scegliere il candidato del Pd al governo delle Marche.”

La deputata del Pd conclude con un ultimo affondo: “Solo quando Forza Italia smetterà di prendere ordini da un solo capo ed inizierà ad esercitare il metodo democratico nella scelta dei propri candidati, potrà parlare. Per ora è solo fuffa”.

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Pedaggio Fano-Grosseto, la Regione dice “No”. Rossi (Fap): “Vigileremo” http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/pedaggio-fano-grosseto-la-regione-dice-no-rossi-fap-vigileremo/44596/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/24/ducato-online/pedaggio-fano-grosseto-la-regione-dice-no-rossi-fap-vigileremo/44596/#comments Wed, 24 Apr 2013 11:20:36 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=44596 Prima vittoria per il Fronte di azione popolare sulla Fano-Grosseto. Il Consiglio regionale ha votato all’unanimità un importante ordine  del giorno che invita formalmente a lasciare il transito gratuito nei tratti esistenti della Fano-Grosseto e a mantenere il tracciato originario  nell’alta Valle del Metauro.

Il presidente del Fap Giacomo Rossi ha dichiarato: “Sono soddisfatto del voto espresso e ringrazio tutti i consiglieri regionali, in particolare l’indipendente Enzo Marangoni che ha seguito e appoggiato la nostra battaglia fin dall’inizio.” Rossi ha però sottolineato che il parere del Consiglio è solo di indirizzo rispetto alla vera decisione che spetterà alla Giunta. “Gli staremo col fiato sul collo -ha avvertito- e vigileremo affinché la Giunta tenga in considerazione il parere espresso.”

Il Fap sta inoltre lavorando per presentare, tra qualche mese, al presidente Spacca, della proposte tecniche alternative per scongiurare il pedaggio come chiesto dai sindaci dell’alta valle del Metauro.

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Fano-Grosseto: le firme contro il pedaggio arrivano a Spacca http://ifg.uniurb.it/2013/04/23/ducato-online/fano-grosseto-le-firme-contro-il-pedaggio-arrivano-a-spacca/44218/ http://ifg.uniurb.it/2013/04/23/ducato-online/fano-grosseto-le-firme-contro-il-pedaggio-arrivano-a-spacca/44218/#comments Tue, 23 Apr 2013 09:47:33 +0000 http://ifg.uniurb.it/?p=44218

Giacomo Rossi del Fap

URBINO – Le 15.000 firme contro il pedaggio sulla ‘incompiuta’ Fano-Grosseto, sono state portate ieri ad Ancona al presidente della regione Marche Gian Mario Spacca. In un incontro privato, a cui era presente anche il consigliere regionale indipendente Enzo Marangoni che condivide la battaglia del Fronte di azione popolare di Pesaro-Urbino. Giacomo Rossi, leader del movimento, ha ribadito a Spacca le ragioni della protesta contro la tariffa. “Il presidente ci ha ascoltati ed è stato disponibile a discutere delle nostre proposte” ha detto Rossi al termine dell’incontro.

Ipotesi alternative, avanzate dal Fap, sono il pedaggio parziale solo nei tratti ancora da realizzare oppure una tassazione regionale. Se la “Quadrilatero” (la strada che unisce Foligno-Civitanova e Perugia-Ancona), nel sud delle Marche, è stata realizzata senza pedaggio, secondo Rossi, anche la Fano-Grosseto dovrebbe essere pagata con i soldi pubblici.

Un altro argomento caldo è quello delle modifiche al tracciato. Il Fap sta studiando con un gruppo di tecnici un modo per non sconvolgere i piani urbanistici dei comuni interessati e realizzare l’opera a costi contenuti. Solo la settimana scorsa le posizioni delle due parti, la Regione da una parte e i comitati dall’altra, erano sembrate inconciliabili.

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